OK!Valdisieve

Valdarno e Valdisieve uniti per il ricollocamento dei lavoratori Bekaert: il punto della situazione

Abbonati subito
  • 306
Bekaert Bekaert © Ok!Valdisieve
Font +:
Stampa Commenta

Gli Amministratori dei Comuni interessati dalla vertenza Bekaert si sono incontrati mercoledì pomeriggio (12 maggio, ndr) , per lavorare insieme sulle prospettive per gli oltre 110 operai appena licenziati dalla azienda dopo mesi di attesa sulle decisioni e tenere alta l’attenzione sulla ripartenza del sito. 

Erano presenti il Sindaco Mugnai (Figline e Incisa Valdarno), il Sindaco Marini (Pontassieve), il sindaco Giunti (Reggello), entrambi anche in rappresentanza dell’Unione dei Comuni Valdarno Valdisieve, il Sindaco Vadi (San Giovanni Valdarno), il Sindaco Cacioli (Castelfranco Piandiscò), il vicesindaco Cipro (Rignano sull’Arno), l’assessore con delega al Lavoro Stagi (Cavriglia), l’assessore con delega al Lavoro Ginestroni (Loro Ciuffenna) all’incontro, a tema Bekaert.L'obiettivo quello di creare un tavolo di coordinamento tra la Regione Toscana e le Amministrazioni dei Comuni interessati dalla chiusura dello stabilimento figlinese, per favorire il percorso di ricollocamento dei lavoratori, che riguarda appunto l’intera vallata. Oltre agli enti intervenuti direttamente hanno rappresentato, attraverso i rispettivi Sindaci, la loro piena disponibilità al percorso anche i Comuni, impossibilitati a partecipare, di Terranuova Bracciolini, Rufina, Montevarchi, Laterina Pergine Valdarno, Bucine, Pelago, Londa e San Godenzo, a dimostrazione che la vertenza sta davvero a cuore a tutto il territorio.

Gli operai e le loro famiglie, infatti, non sono residenti solo a Figline e Incisa Valdarno, ma anche nei comuni limitrofi del Valdarno, fiorentino e aretino, e della Valdisieve. Ed è proprio per questo motivo che gli amministratori hanno condiviso la proposta di attivarsi per strutturare una progettualità che individui, per gli oltre 110 lavoratori appena licenziati, nuove opportunità di ricollocamento nelle aziende e nelle attività del territorio, come sollecitato dalle sigle sindacali subito dopo l’ufficializzazione della notizia dei licenziamenti da parte di Bekaert.

Il percorso individuato dovrà essere coordinato dalla Regione Toscana, in modo da sfruttare gli incentivi esistenti a tema rioccupazione. Infine, come precisato anche dal presidente Eugenio Giani durante la sua ultima visita a Figline (per l’avvio dei lavori presso la Cassa d’espansione Pizziconi 2), il Comune di Figline e Incisa Valdarno vigilerà, grazie al supporto della Regione Toscana, sulle condizioni dello stabilimento, che è importante mantenere sicuro dal punto di vista ambientale e recuperare dal punto di vista urbanistico. Resta infatti prioritaria per il Comune di Figline e Incisa Valdarno, oltre che la garanzia occupazionale per tutti i lavoratori oggi licenziati, l’individuazione di una soluzione reale e concreta per la reindustrializzazione del sito che deve tornare a produrre e non può restare all’abbandono.

Lascia un commento
stai rispondendo a