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Matrimoni al tempo del Covid-19: parole e speranze di Ginevra, giovane fotografa della Valdisieve

A tu per tu con Ginevra Terenzi, Wedding photographer con base a Pontassieve

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Ginevra Terenzi fotografa Ginevra Terenzi fotografa © Ok!Valdisieve
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Sono tempi difficili e buii per l'economia. L'estate 2020 sembrava aver dato uno spiraglio di luce in fondo al tunnel ma per molti è stato solo un miraggio. Fra i settori più colpiti dal Covid-19 troviamo senza dubbio, ad esempio, quello dei bar e ristorazione, del turismo e dello spettacolo. 

C'è un altro settore molto colpito di cui però si sente meno parlare : quello degli eventi. Fra essi il mondo del Wedding, un settore che ogni anno macina in Italia miliardi di euro e fa girare l'economia del Bel Paese. E' sufficiente pensare che nel 2019 il fatturato del mondo dei matrimoni in Italia aveva registrato 35 miliardi di euro. Nel 2020 ha perso l'80% ovvero 29 miliardi di euro e promette poco anche il 2021 dove da gennaio a marzo è stato perso, a confronto dello stesso periodo del 2019, il 100% del fatturato. 

Qualche settimana fà le wedding planner Elisa Mocci, Lucia Boriosi e Manuela Speroni hanno avviato via Instagram una campagna Social nazionale basata sullo slogan "Non c'è più tempo. Ci state spegnendo" per richiamare l'attenzione sulla filiera dei matrimoni, ferma da un anno a causa della pandemia di Covid-19. Il mondo del Wedding vorrebbe, infatti, risposte dal Governo con delle linee guida che permettano agli operatori del settore di poter programmare la stagione 2021 in sicurezza; come già per molti altri settori è stato fatto. Dietro al mondo dei matrimoni, oltre ai Wedding planner, ci sono moltissime figure che ogni giorno da dietro le quinte permettono il realizzarsi del Grande giorno e che da oltre un anno sono a casa (eccetto nel caso di alcuni eventi che si sono potuti celebrare la scorsa estate, ndr) : dal mondo dei catering a quello dei fioristi, dai fotografi alla sicurezza.

All'appello delle note Wedding planner ha risposto anche la giovane fotografa Ginevra Terenzi che dalla Valdisieve ha voluto dare voce alla campagna. Ginevra ha 26 anni, è laureata in fotografia ed è specializzata in matrimoni, coppie e ritratti di bambini o famiglie con base di lavoro a Pontassieve; dove è nata e cresciuta.

"Il 2020 - spiega Ginevra ad Ok!Valdisieve - è stato un anno davvero difficile, nonostante fortunatamente vivendo con i miei non avevo spese, non avere entrate è stato davvero pesante. Io mi occupo anche di altro oltre al mondo dei matrimoni ma buona parte del fatturato, nonostante lavori comunque tanto, deriva da quello. Su 23 matrimoni programmati per lo scorso anno ne ho fatti solo quattro. E' difficile rimanere costanti nel lavoro che si sceglie già di normale, in queste condizioni di più."

"Io continuo a studiare - prosegue - e lavoro veramente tanto a prescindere e sono contenta di questo ma le entrate sono senza alcun dubbio minori. Molti dei matrimoni dello scorso anno sono stati slittati a quest'anno, alcuni di questi hanno già annullato ed altri sono ancora in bilico nella speranza che arrivino delle tanto auspicate linee guida. Cosa sarebbe sufficiente per realizzare in sicurezza un matrimonio? Saper quante persone invitare, cosa è possibile fare e cosa no, un registro delle presenze, grandi tavoli, persone a tavola solo delle stesse famiglie, mascherine obbligatorie tranne a tavola, assenza di buffet, preferibili luoghi aperti e persone addette esclusivamente alla sicurezza. Per una perfetta sicurezza sarebbe ideale anche un tampone ad ogni invitato uno o 2 giorni prima dell'evento (con obbligo di quarantena nei giorni di attesa, ndr) ma comprendo che sia difficile da realizzare e molto costoso."

"A differenza di altri settori, non sono arrivati aiuti specifici per il settore eventi. Ho ricevuto in quanto Partita Iva le tranche da 600 euro di marzo e aprile 2020 ed ad ottobre un aiuto sulla base della perdita del fatturato rispetto al 2019 ma purtroppo quanto preso è stato restituito in tasse. Quelle ci sono e sono sempre esistite quindi non mi lamento, le ho pagate subito perchè slittarle di un mese e mezzo (come il DPCM prevedeva come possibilità, ndr) non mi sembrava potesse cambiare molto. Mi rendo conto che sia una situazione difficile anche per lo stesso Governo ma dopo un anno mi aspettavo almeno delle linee guida per far ripartire un settore fermo ormai da molto tempo; in altri settori è stato fatto. Non avendo linee guida non abbiamo modo di seguire le coppie che sono demoralizzate e dunque tendono a rimandare.", spiega Ginevra. 

"Spero - conclude - di poter di nuovo tornare a lavorare. E come lo spero per me, e per il settore del Wedding, lo spero per tutti i lavoratori del settore degli eventi, dei teatri e dei cinema che si meritano di poter riaprire prima possibile."

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