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Residenti preoccupati per il taglio degli alberi sul lungarno Colombo

Da tempo la comunità locale manifesta timori per la salvaguardia del verde urbano, considerato un prezioso rifugio contro...

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Il taglio dei pini in lungarno Colombo Il taglio dei pini in lungarno Colombo © facebook
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A Firenze cresce la tensione tra i residenti delle zone di lungarno del Tempio e via Colombo, dove nelle ultime ore sono iniziate le operazioni di abbattimento degli alberi lungo i viali centrali. L’intervento, legato ai lavori per la realizzazione della nuova linea della tramvia, ha suscitato forte indignazione tra i cittadini, che esprimono una miscela di rabbia e preoccupazione.

Da tempo la comunità locale manifesta timori per la salvaguardia del verde urbano, considerato un prezioso rifugio contro le alte temperature estive e un elemento essenziale del paesaggio urbano. Il malcontento è esploso in modo più evidente a seguito delle rassicurazioni fornite pochi giorni fa via radio dall’assessore Giorgio, il quale aveva dichiarato che gli alberi non sarebbero stati abbattuti bensì spostati. Le immagini delle motoseghe in azione, tuttavia, raccontano un’altra realtà.

A generare ulteriore sconcerto è stata anche l’assenza di cartellonistica informativa sulle transenne che delimitano l’area di cantiere, in apparente violazione delle normative sulla trasparenza dei lavori pubblici. Questo dettaglio ha alimentato il senso di disorientamento e sfiducia tra i cittadini, che lamentano una scarsa comunicazione e partecipazione.

Va tuttavia ricordato che gli interventi rientrano nel progetto esecutivo della tramvia, approvato e reso pubblico nei mesi scorsi. L’amministrazione comunale, pur negando colpi di scena, si trova ora a fronteggiare le conseguenze di una comunicazione percepita come ambigua, soprattutto alla luce delle promesse elettorali che garantivano la salvaguardia del patrimonio arboreo esistente.

La città appare paralizzata da una moltitudine di cantieri sparsi a macchia di leopardo, contribuendo a un clima di frustrazione generalizzata. Intanto, gli alberi continuano a cadere, suscitando un senso di perdita non solo ambientale ma anche identitaria per un quartiere che sente di vedere trasformato il proprio volto senza un adeguato confronto con la cittadinanza.

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