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Sei domande per sei candidati. Intervista-confronto di OK!...

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Sei domande per sei candidati. Intervista-confronto di OK!... Sei domande per sei candidati. Intervista-confronto di OK!... © n.c.
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Borgo. OK!Mugello realizza una lunga intervista - confronto in vista delle amministrative. Pubblichiamo di seguito una lunga intervista con i sei candidati che hanno risposto, in modo autonomo e singolarmente, alle stesse sei domande. Interviste realizzata dalla nostra collaboratrice Gianna Grifoni. Buona lettura: Nota tecnica per il lettore. Precisiamo che le domande sono state poste singolarmente ai vari candidati. Quindi al momento di rispondere nessuno di loro conosceva le risposte degli altri e, anche se le risposte sono state pubblicate una dopo l'altra, non si sono influenzate a vicenda. Nota 2: E' possibile cliccare qui per vedere le liste che sostengono i vari candidatia Borgo San Lorenzo Domanda 1): Perché i borghigiani dovrebbero votarla? Omoboni: Credo che sia importante che i borghigiani votino per i contenuti della proposta politica del candidato sindaco. Per quanto riguarda la proposta del centrosinistra, incentrata sul programma elettorale ma fatta non solo di quello, è nata come un progetto aperto a molti contributi, ma soprattutto orientata all'ascolto dei numerosi cittadini che hanno portato il loro contributo, accogliendo quelle idee e proposte che sono realizzabili. Non abbiamo bacchette magiche , ma la gente ci chiede una politica più credibile e più vicina alle persone. Noi siamo qui per questo. Frandi: Chi vota “dal cuore di Borgo”, vota tre cose: la persona Franco Frandi, un candidato sindaco con esperienza amministrativa e conoscenza delle molte realtà del nostro territorio; una squadra di giovani e “diversamente giovani”, sia del capoluogo che delle frazioni, con competenza ed entusiasmo, che da quasi un anno si impegna nel progetto; un progetto innovativo, organico e coerente, descritto nel nostro programma (che si può consultare e scaricare su www.dalcuorediborgo.it), che è stato costruito grazie agli interventi dei cittadini, e che riguarda il futuro di Borgo San Lorenzo, capoluogo e frazioni, e di tutto il Mugello. Margheri: Perché vogliono un cambiamento credibile. Perché sono delusi dai partiti e dagli amministratori che ci hanno governato fino ad oggi. Perché è giusto che non siano sempre i soliti ad amministrare: si prendono brutti vizi, ci si appiattisce, proprio quello che è accaduto a Borgo. Io sono l'unico candidato diverso, che non ha mai avuto commistioni con la politica: gli altri sono tutti stati già candidati, o eletti. Per questo posso portare un elemento di novità, insieme alla competenza che mi viene dall'esperienza di imprenditore, e di persona da lungo tempo impegnata nel mondo dell'associazionismo sportivo, e del volontariato solidale. E spero che mi votino perché ho una lista per il consiglio comunale di persone competenti e fortemente motivate. E faccio un invito particolare a non disperdere il voto: lo dico soprattutto a chi vuole un cambiamento di amministrazione. In un possibile ballottaggio avrà possibilità maggiori di riuscita un candidato di lista civica, in grado di raccogliere consensi trasversali. Se, come le altre volte, va al ballottaggio il candidato della destra o della sinistra estrema, sarà tutto più facile per il candidato del centrosinistra. Gozzi: Perché io e la mia squadra siamo persone oneste e capaci. Facciamo politica per passione e idealità e non per carrierismo e per questo non abbiamo problemi di contiguità politica e sudditanza con le altre istituzioni (Regione, Provincia, ASL). Portiamo l’entusiasmo e la freschezza dei nuovi arrivati coniugato alla profonda preparazione che molti di noi hanno in campi specifici. Abbiamo un programma di governo completo, nato da una lunga operazione di ascolto dei cittadini, che abbina la concretezza dell’attenzione ai bisogni della popolazione e del territorio con spunti innovativi di grande valore. Perchè sulle questioni vitali della città (ospedale, bilancio, RUC, tasse) siamo gli unici ad avere posizioni chiare e nette e progetti innovativi.  Perché abbiamo intenzione di governare mantenendo tutti i giorni quello spirito di servizio che ci porta ad uscire dalle sedi e dagli uffici per incontrarci con i cittadini, parlare, vedere di persona i problemi, ascoltare proposte e critiche. La mia sarà un’amministrazione trasparente e dialogante, aperta ed inclusiva. Il mio unico referente saranno i cittadini che mi hanno eletto ed i miei assessori dovranno avere lo stesso atteggiamento altrimenti li cambierò. Ferruzzi: Mi sono candidato per un partito, Forza Italia, che privilegia il liberalismo, la voglia di fare, la creazione di opportunità di lavoro; il mio intento è proprio quello di smuovere una situazione da troppo tempo stagnante. L’assistenzialismo, la burocrazia, l’incapacità di effettuare scelte mirate ad aiutare il sistema produttivo invece di deprimerlo e di soffocarlo non mi fanno presagire nulla di buono per la nostra terra e per la nostra gente, che se ne va perché qui non c’è nulla da fare. Questo è il punto principale: si tratta di invertire una rotta che non porta da nessuna parte, di far rinascere la fiducia della gente che, ripeto, non vive di soli servizi, peraltro sempre più rarefatti e di lavori socialmente utili ma intenderebbe, se potesse, se ce ne fossero le condizioni, guadagnarsi onestamente il pane. Masini: Mi faccio portatrice di una proposta per borgo e per i borghigiani. Ritengo che sia necessario  nuovo sistema amministrativo che metta al centro risposte concrete per i bisogni crescenti dei cittadini. Ci proponiamo come una reale alternativa -l'unica orgogliosamente di sinistra- ad una politica che fino ad oggi è stata troppo distante dalle persone e reverente nei confronti degli interessi di partito e degli Enti superiori (come la Regione o la Provincia) e troppo passiva rispetto a quelle società di gestione, come Publiacqua o Publiambiente, che hanno potuto agire in piena libertà nell'aumento delle tariffe e nel corrispettivo peggioramento dei servizi. Per me, per noi, i diritti delle persone vengono prima di tutto il resto, compresi quei vincoli assurdi come il Patto di Stabilità che tolgono la possibilità di utilizzare risorse, disponibili, fondamentali per dare risposte e garantire efficienza. Forse i borghigiani dovrebbero votarmi perchè, a differenza di altri, noi proponiamo un cambiamento reale. Non facciamo nè proclami vuoti nè attacchi volgari e demagogici. Io voglio cambiare in meglio. Domanda 2: In caso di vittoria, quale sarà la sua prima azione da sindaco? Omoboni: La riorganizzazione del Comune. Questa è una priorità. Dobbiamo valorizzare le competenze che ci sono all'interno dell'organigramma attuale e raggiungere un obiettivo di contenimento dei costi grazie alla riduzione del numero dei dirigenti. Siamo convinti che le risorse umane e le competenze per affrontare questa sfida siano già presenti all'interno del nostro Comune, ma devono essere riorganizzate e valorizzate. Pensiamo infatti, affrontando ad esempio il tema del decoro urbano, ad un rafforzamento delle funzioni del responsabile delle manutenzioni ed un miglioramento del processo di gestione delle segnalazioni dei cittadini. Frandi: Come abbiamo già detto in molti incontri e dibattiti, crediamo che sia finito il tempo della politica delle promesse: non si tratta di un linea di prudenza, ma di rispetto per i cittadini, onestà e correttezza. Per questo, la prima cosa che faremo sarà quella di capire bene la situazione finanziaria: dobbiamo vedere come stanno i conti. Da lì, inizieremo a valutare operazioni di riduzione degli sprechi e riallocamento di risorse: terremo presenti sia le nostre linee programmatiche che le contingenze del momento. Margheri: La questione lavoro è un'emergenza. Chiamerò imprenditori e organizzazioni di categoria per concordare un piano straordinario di azione per creare nuovi posti di lavoro e sostenere le imprese. Gozzi: Purtroppo appena in carica la priorità sarà rimediare alle pillole avvelenate che la giunta di centrosinistra ci lascia in eredità: in primo luogo l’approvazione del bilancio preventivo 2014 in mancanza del quale il comune sarà commissariato. Se i tempi ce lo consentiranno, realizzeremo uno “zero base budget” cioè andremo ad analizzare tutti i settori di attività del Comune e decideremo ex novo quali sono le attività necessarie, quelle utili e quelle inutili, e ad individuare le aree in cui si può risparmiare senza ridurre i servizi ai cittadini e su quella base procederemo agli stanziamenti. L’obiettivo è eliminare spesa inutile e sprechi per ridurre le tasse comunali che sono le più alte del Mugello. Poi affronteremo di petto le altre emergenze lasciate in eredità dal peggior sindaco della storia di Borgo: RUC, Ospedale, famiglie di Panicaglia, emergenza abitativa, intervento sull’imminente gara per i trasporti pubblici locali. Nel primo mese mi incontrerò anche faccia a faccia con tutti i dipendenti comunali: la Pubblica Amministrazione ha un ruolo decisivo per la qualità della vita e lo sviluppo del territorio e quella borghigiana esprime valori morali e professionali importanti che sono stati mortificati da una gestione padronale ed autoritaria. Nei 5 anni riorganizzeremo tutta la struttura comunale ma sin da subito modificheremo il regolamento comunale nella parte che vieta ai dipendenti di esprimere opinioni sugli amministratori: non mi importa che mi critichino purchè nel lavoro mettano il massimo delle loro capacità e della loro moralità. Mi piacerebbe anche un piccolo atto simbolico: la dismissione del parco di auto blu che potrebbero essere vendute o utilizzate per servizi di car sharing per la popolazione. Ferruzzi: Intraprendere un’opera di cambiamento radicale nella percezione che il Comune ha di se stesso: da ente regolatorio / sanzionatorio a partner attivo dello sviluppo sociale ed economico tramite una razionalizzazione profonda della macchina comunale, una revisione delle procedure di lavoro, da improntarsi maggiormente all’efficienza del servizio; un monitoraggio dei risultati ottenuti in termini di indicatori di sviluppo economico del territorio gestito. In una parola: il Comune al servizio dello sviluppo. Masini: Metterei subito mano alla questione delle imposte e dei tributi comunali introducendo criteri di forte progressività. I dati sulla disoccupazione e sull'impoverimento dei cittadini di Borgo sono allarmanti. Ora più che mai è fondamentale una tutela delle fasce sociali più deboli, di tutte quelle persone che sono state travolte o impoverite dagli effetti di questa crisi economica.  Domanda 3). Borgo. Centro storico e Frazioni, come bilanciare gli interventi senza lasciare indietro nessuno? Omoboni: Le frazioni sono un patrimonio di tutti, sono un patrimonio di Borgo San Lorenzo, meritano un'attenzione particolare alle loro esigenze. Con fatti, non parole. Noi proponiamo un “patto con le frazioni” una presenza costante e calendarizzata dell’amministrazione direttamente nelle frazioni e la scelta di un progetto o azione pilota da scegliere con i cittadini. Per il centro storico, che è il cuore pulsante del paese, abbiamo formulato nel programma delle proposte, che diano nuova vitalità culturale e commerciale a tutto il centro di Borgo. Frandi: Abbiamo scelto come nome “dal cuore di Borgo” appunto perché quel “dal” esprime moto da luogo, volendo far intendere che la nostra politica parte “dal” centro coinvolgendo tutte le realtà periferiche: vogliamo superare un certo “Borgo-centrismo” che purtroppo c’è stato in questi ultimi anni. Per quanto riguarda il Centro Storico, vogliamo che torni ad essere un luogo di aggregazione sociale, un polo attrattivo. Se collaboriamo tutti insieme, potremmo sfruttare i fondi in affitto e le vetrine vuote per “far da vetrina” ai nostri capolavori artistici; potremmo favorire l’insediamento di start up giovanili agevolandole nei primi periodi; in più, istituire una serie di percorsi turistici che restituiscano visibilità al CCN. Per quanto riguarda le Frazioni, la nostra proposta è quella di istituire un assessorato con delega alle frazioni (e ambiente, trasporti, cantiere comunale); promuovere la costituzioni di organi di rappresentanza locale con funzione consultiva; quindi, restituire un ruolo da protagonista alla figura del consigliere, che farà da portavoce delle esigenze del territorio affiancando l’assessore alle Frazioni. Margheri: Non ci possono essere luoghi di serie A e di serie B. Le frazioni finora sono state trascurate troppo, e questo non va bene. Anche se devo aggiungere che la trascuratezza delle frazioni non è andata neppure a vantaggio del centro, perché incuria e mancanza di iniziative hanno purtroppo caratterizzato anche il capoluogo e il centro storico. Occorre invertire la rotta, decisamente, anzitutto con un atteggiamento diverso, con un'attenzione nuova. Io mi sono sempre chiesto, negli ultimi anni, se il nostro sindaco e i nostri assessori passassero per le strade del nostro paese. Non è possibile lasciare il paese in condizioni così penose, con le strisce invisibili e pericolose, con le buche, i marciapiedi dissestati, la sporcizia. E se c'è un'attenzione nuova, unita a un'organizzazione migliore del personale -meno dirigenti e più personale operativo-, si possono fare cose migliori, a vantaggio sia del centro che della periferia e delle frazioni Gozzi: Per le frazioni abbiamo un programma articolato su vari livelli. A livello politico nomineremo un Assessore Delegato Alle Frazioni che sarà il referente diretto dell’amministrazione comunale per tutte le necessità e le problematiche espresse dalla popolazione locale, nonchè per l’elaborazione ed implementazione dei progetti e provvedimenti che riguardano le frazioni. Favoriremo la partecipazione con “consigli di frazione” su base volontaria e gratuita. Organizzeremo riunioni di giunta e di consiglio in ciascuna frazione per coinvolgere la cittadinanza. Poi vogliamo assicurare un livello minimo di servizi amministrativi nelle frazioni con l’apertura di uffici distaccati multiservizio in quelle più grandi e con funzionari comunali che visiteranno le più piccole in alcuni giorni della settimana per l’espletamento di pratiche. Spingeremo sull’informatizzazione dei servizi per evitare ai cittadini spostamenti verso la sede comunale. Favoriremo la mobilità intervenendo sul piano dei trasporti pubblici e con la cura delle strade. Cercheremo di mantenere o far tornare i servizi pubblici che non dipendono da noi (poste, banche). Interverremo sui concessionari di pubblici servizi (telefonia, internet, acqua, gas) per assicurare livelli di servizio adeguati a quelli del centro. Valorizzeremo le esperienze locali di cooperazione di consumo (ampliando la gamma di beni e servizi che possono vendere) e di volontariato (integrandolo in servizi di cura del territorio e del verde pubblico). Ferruzzi: Lo sviluppo decentrato, nelle frazioni, rappresenta forse la parte più pesante del nostro programma. Per quanto possibile, le frazioni devono avere gli stessi servizi ed opportunità del territorio metropolitano. Ecco allora la figura del Prosindaco per le frazioni più popolose o periferiche (Luco, Ronta e Polcanto), il rilascio gratuito di licenze per la vendita di beni o servizi alle associazioni in caso di frazioni sprovviste di esercizi commerciali, sgravi sulla tassazione locale per servizi di comunità, incentivazioni per reti elettriche, internet e ripetitori telefonici per promuovere attività decentrate, razionalizzazione dei servizi di trasporto pubblico anche utilizzando in convenzione mezzi delle associazioni di volontariato, istituzione di punti d’appoggio per medici di base e punti di assistenza fiscale CAF. La popolazione delle nostre frazioni non solo aumenta, ma invecchia anche: non possiamo costringere tutti al pellegrinaggio verso il capoluogo, o peggio, a Firenze. Masini: E' uno dei punti centrali del nostro programma. Proponiamo di introdurre nello Statuto comunale lo strumento del Bilancio Partecipativo e l'istituzione di assemblee e Comitati di frazione e, per il capoluogo, di zona. In ogni bilancio annuale il 20% delle risorse destinate alle opere pubbliche sarà investito in base alle scelte fatte direttamente dai cittadini. Con criteri di ripartizione chiari saranno direttamente le persone a indicare gli interventi da realizzare e loro stesse a scegliere, votando tra le varie proposte, quella che il Comune si impegnerà a realizzare.  Domanda 4.  Riguardo al Regolamento urbanistico (R.U.C.) ci sono delle modifiche che vorrebbe effettuare? Omoboni: L’adozione del Regolamento Urbanistico Comunale impegna la prossima amministrazione all’approvazione definitiva, sulla base anche delle osservazioni che perverranno, tenendo ben saldi i principi generali di non prevedere ulteriore consumo di suolo, ma valorizzare recupero e sostenibilità, tutela del territorio, qualità urbanistica e trasparenza. Sicuramente dovremo pensare a progetti specifici per l’area Soterna, dell’area del Foro Boario. Al RUC vogliamo affiancare un Piano delle aree verdi per valorizzarle e gestirle come meritano. Frandi: Il nostro metodo politico si basa sulla partecipazione e sulla condivisione, elementi che forse sono un po’ mancati nella stesura del RUC; per quanto riguarda i punti su cui richiamare l’attenzione, vorremo attivare una serie di controlli, per vigilare su quello che avviene nel nostro territorio; poi, vorremmo affrontare il tema del risparmio energetico, dell’uso intelligente del suolo, evitando ulteriore cementificazione, incentivando l’utilizzo del legno per la salvaguardia dell’ambiente; quindi, un’altra questione importante è quella di individuare dei percorsi alternativi fuori dal centro abitato per il traffico pesante, tutte questioni non affrontate in questo regolamento. Margheri: Una l'abbiamo ottenuta anche dall'esterno, senza essere in consiglio comunale. Siamo stati i primi a denunciare pubblicamente la sciocchezza di prevedere una nuova area commerciale accanto all'ospedale. Assurdo, in una zona così satura e con i problemi strutturali dell'ospedale. Le liste civiche hanno proposto di cancellare la previsione, la maggioranza non ha potuto dire di no. Ci convincono ben poco anche alcune previsioni nella zona di via Marconi, e l'idea di costruire un ponte e una strada che attraversano le Cale e i Bastioni. Si tratta di riprendere in mano il disegno complessivo del RUC, e questo sarà possibile perché non dimentichiamo che ancora il RUC non è in vigore, e con le osservazioni e la definitiva approvazione è possibile incidere e modificare. Gozzi: Il  RUC che è stato approvato dopo 10 anni di inerzia, nell’ultimo consiglio comunale, in modo truffaldino  per  renderlo esecutivo a cavallo delle elezioni, è un’altra pillola avvelenata del centrosinistra. Su questo provvedimento abbiamo molte perplessità perché è basato su previsioni economiche e demografiche della fine degli anni ’90 che non si sono realizzate: la popolazione si è stabilizzata e l’attività economica ristagna. E’ mancato qualsiasi confronto con la popolazione, con le categorie e le associazioni, sono stati tenuti in considerazione solo gli interessi dei proprietari. Ci sono punti oscuri come quelli della edificabilità dei terreni riconducibili al PD. Le risposte che il RUC dà sono legate ad una logica vecchia fatta di cementificazione ad oltranza senza un progetto che si traduca in veri vantaggi per la popolazione. Non siamo contrari all’aumento delle costruzioni ma solo se sono finalizzato ad obiettivi precisi, altrimenti privilegiamo recupero e riqualificazione dell’esistente. Le nostre priorità sono la messa in sicurezza dell’Ospedale, delle scuole elementari e delle abitazioni di Panicaglia danneggiate dalle frane. Se potremo apporteremo le modifiche necessarie al RUC esistente altrimenti lo annulleremo ed in tempi brevi ne approveremo un altro mantenendo quello che c’è di buono in quello attuale. Ferruzzi: Ci sembra che il regolamento urbanistico non sia stato pensato per massimizzare le opportunità di lavoro del settore. A parità di superficie coperta, sui capannoni industriali c’è molto meno lavoro che sull’edilizia abitativa: forse in questo periodo di crisi anche questo poteva dare una mano; vorremmo anche discutere di una viabilità passante in direzione est-ovest posizionata a nord della linea ferroviaria e non solo a sud della sieve, per liberare Borgo dal traffico da e per comuni limitrofi. I paesi sono quasi tutti a nord della ferrovia, e per andare da San Piero / Scarperia /Luco verso Vicchio / Dicomano siamo costretti a passare per Borgo. La sola direttrice prevista, Cardetole – Sagginale non serve ai paesi del versante nord. Inoltre, nel RUC, si poteva forse lavorare un po’ di più razionalizzando l’area della Soterna, che invece non ha subito praticamente modifiche. Masini: Sono molto critica nei confronti del Ruc. In primo luogo per una questione di metodo: la stesura del regolamento è avvenuta senza un adeguato coinvolgimento e senza un'adeguata informazione per i cittadini. Su questo vorrei recuperare il vuoto che si è prodotto. Nel merito delle scelte le considerazioni da fare sarebbero tante, mi limito a tre questioni: le volumetrie sull'edificabile mi appaiono, nella attuale fase di blocco del mercato immobiliare, eccessive. Prima di costruire nuove abitazioni e nuovi capannoni io riterrei opportuno  fare un serio censimento su quello che ad oggi è l'invenduto. La nuova strada prevista per il collegamento tra la zona del Centro Commerciale e il Foro Boario mi pare inutile, costosissima (con la realizzazione di un nuovo ponte sulle Cale) e devastante per l'impatto sui Bastioni. Terzo punto, si persevera in errori già compiuti in passato riguardo alle aree commerciali. A mio avviso servirebbero soluzioni per decongestionare la zona dell'ingresso ovest (quello da San Piero) satura fino al collasso. Domanda 5) Ospedale a rischio? Lavoro che non c’è. Eppure un sindaco dovrebbe mirare a migliorare la qualità della vita, come fare? Omoboni: Sono tutti argomenti che la nostra proposta politica affronta. Innanzitutto sul territorio ci sono risorse e servizi, come l'Ospedale ad esempio, che sono essenziali. noi dobbiamo difenderli a spada tratta, senza pregiudiziali, opponendoci a tutte quei provvedimenti di razionalizzazione che si traducono in un indebolimento del territorio. Per fare questo riteniamo però che sia determinate il ruolo che il Mugello riuscirà ad avere. Dobbiamo recuperare un valore politico determinante come l'unità di intenti e di obiettivi, agendo come un comune unico. Il mezzo con cui possiamo raggiungere questo obiettivo è il salto di qualità che l'Unione Montana dei Comuni deve fare, riuscendo ad essere un volano di sviluppo e, parlando come voce unica, riuscire a incidere sulle decisioni provinciali e regionali, facendo emergere le nostre priorità. Sul lavoro, vera priorità del nostro territorio, il Comune dovrà essere un punto di riferimento fra gli imprenditori, i lavoratori e il mondo della scuola, programmando azioni per sviluppare impresa a Borgo San Lorenzo e in Mugello. Il Mugello ha un tessuto artigianale di piccola impresa, che spazia da settori tradizionali a produzioni di eccellenza. Le imprese chiedono soprattutto impegni sulla semplificazione amministrativa, anche attraverso una revisione del Suap dell’Unione dei Comuni, per la velocizzazione delle pratiche e non un ulteriore passaggio burocratico. Noi dovremo dare questa risposta. Frandi: Sul problema Ospedale, vorremmo delle garanzie effettive, al di là delle promesse: in più, dobbiamo iniziare a coinvolgere tutte le Amministrazioni mugellane, dato che la questione investe un contesto ben più ampio del solo comune di Borgo San Lorenzo. Soprattutto, vigileremo sulla qualità dei servizi offerti al cittadino. Per il lavoro, sappiamo che la situazione è davvero difficile: quello che proponiamo è una programmazione strategica di sviluppo a medio/lungo termine nell’ottica del Sistema-Mugello, cercando di avvicinare le istituzioni scolastiche alle aziende del territorio, migliorandone la collaborazione e l’integrazione. Pensiamo anche all’istituzione di un indirizzo scolastico o corso professionalizzante in “Ceramica Artistica”: sarebbe bello che i nostri figli scegliessero un lavoro artigianale, tradizionale, legato al patrimonio storico culturale del luogo, e potessero restare a lavorare nel nostro Comune. Margheri: Sul lavoro ho già detto in una domanda precedente. Quanto all'ospedale sono mesi che sto sollevando la questione. Che è gravissima ed è stata assurdamente minimizzata dal sindaco e da tutta la maggioranza. Anche in questo caso, se non ci fossero stati i giornali locali, e se non ci fossero state le liste civiche, in consiglio comunale non ne avrebbe parlato nessuno. C'è un documento che ipotizza la demolizione dell'ospedale, e questi fanno finta di nulla, minimizzano. Solo per questo andrebbero tutti mandati a casa. L'ospedale è a rischio perché ha gravi problemi strutturali. Prendiamo atto delle rassicurazioni del presidente della Regione ma non vorremmo fossero rassicurazioni elettorali. Per rassicurarci davvero ci devono dire qual è il progetto di ristrutturazione, quanto costa, e quanti finanziamenti hanno stanziato. Solo allora staremo tranquilli. Anche in questo caso la maggioranza che amministra il nostro comune ha dimostrato un atteggiamento davvero censurabile. Non si scherza su questioni del genere, non possiamo correre il rischio di perdere un servizio sanitario così importante per tutta la nostra zona. E non ci basta che ora il candidato sindaco ci dica che l'ospedale non si tocca: avremmo preferito che lui, e i partiti che lo appoggiano, e che governano comune, provincia, regione, anziché nascondere il problema lo avessero con chiarezza spiegato ai cittadini, senza venire a fare dichiarazioni di circostanza sotto elezioni. Gozzi: La premessa è l’atteggiamento che il Sindaco deve avere, deve decidere se vuole privilegiare la sua carriera o gli interessi dei cittadini. Nel primo caso non sarà mai indipendente e dovrà accettare le imposizioni che gli arrivano dai suoi “capi” siano essi il partito, la Regione, l’Asl o altri. Questo è quello che è avvenuto a Borgo negli ultimi 30 anni con sindaci che poi sono passati ad altri incarichi politici o amministrativi e non potevano prendere posizione contro il loro futuro “datore di lavoro”. Per me è diverso: farò il sindaco al massimo per due mandati, poi per le regole del Movimento 5 Stelle dovrò cessare la politica attiva. Questo è un grande stimolo per fare qualcosa di importante, ad esempio mi piacerebbe passare alla storia come il sindaco che ha unito tutto il Mugello in un unico comune. Poi questo mi dà le mani libere verso tutti: la soluzione del problema dell’Ospedale è in alto mare perchè mancano i terreni ed i soldi e richiede un grande sforzo di volontà politica per rapportarsi alla Regione. Io lo posso fare tranquillamente, il candidato del centrosinistra dovrà accettare gli stop che vengono dai suoi superiori. Infine bisogna avere idee ma anche la forza di implementarle. Per questo è importante avere sempre un atteggiamento di apertura perché le migliori soluzioni nascono dall’incontro di esperienze e dal dialogo. Ma anche una squadra di assessori e consiglieri coesa e motivata, che “sia sul pezzo” tutti i giorni e sia un riferimento ed uno stimolo continuo per l’amministrazione. Ferruzzi: Proprio così! E’ bene ricordare che i servizi, se non sono accompagnati da prospettive di lavoro, sono importanti, ma non riempiono la scodella. Il lavoro, a sua volta, non nasce sugli alberi ma è creato dalla ricchezza, che è ricchezza economica ma anche di idee, di iniziative. Le piante vanno innaffiate e nutrite, se no si inaridiscono e crepano. Quindi, mi sembra abbastanza semplice: accogliamo, e non facciamo scappare chi il lavoro vorrebbe crearlo. Sull’ospedale, poi, e sulla sua difesa, è stato detto di tutto. Noi ci associamo, ma con una parola in più: a norma di Costituzione non è l’ASL, ma il Sindaco che è responsabile della salute pubblica del suo territorio. Le armi, anche estreme, per difendere l’ospedale ci sono e penso di averle ben chiare. Il Comune dovrà ottenere garanzie scritte da parte della Regione per la permanenza del presidio ospedaliero e dall’ASL per quello che riguarda le specialità principali, tipo cardiologia, oncologia, maternità, chirurgia, ortopedia e medicina generale. Questo da un punto di vista ideale, ma altre opzioni a disposizione non mancano tipo ospedali municipali o privati, magari gestiti da facoltà di Medicina, fino all’esproprio per pubblica utilità; l’importante è non dormire. Masini: Sull'ospedale sussistono due rischi preoccupanti: il primo di natura politica. Mi risulta che l'attuale vicepresidente della regione abbia di recente ritirato fuori il proposito di chiudere il nostro presidio. Un'ipotesi inaccettabile contro la quale sono pronta a battermi fino allo strenuo. Il secondo elemento di rischio, quello relativo ai problemi di staticità, va affrontato con molta attenzione e soprattutto rivendicando con forza il fatto che in fase di realizzazione degli adeguamenti nessun reparto dovrebbe essere chiuso. Personalmente ritengo che per garantire la continuità dei servizi si potrebbero realizzare strutture temporanee nell'area adiacente a quella dell'ospedale. Lavoro che non c’è. Eppure un sindaco dovrebbe mirare a migliorare la qualità della vita, come fare?Questo è uno dei drammi prodotti da questa crisi economica, il nostro territorio ne è stato investito in pieno. I dati dell'Osservatorio del Mercato del lavoro della  Provincia parlano da soli: nel 2013 ci sono state nel Mugello ben 13 nuove crisi aziendali, gli iscritti al Centro Per l'Impiego sono aumentati, rispetto all'anno precedente, di circa 700 unità arrivando ad un complessivo di 7400 persone. Nella consapevolezza di quali siano gli strumenti effettivi in mano ad un'amministrazione comunale credo che si debba partire da un assunto di fondo: questa situazione è stata prima causata e poi aggravata da politiche tutte tese a favorire i profitti rispetto ai salari, a smantellare il settore pubblico per favorire gli interessi privati. Da questa consapevolezza parte il mio convincimento: oggi, solo  un nuovo intervento pubblico, un nuovo ruolo del settore pubblico in economia, può aiutarci ad uscire dal pantano. Non parlo di assistenzialismo, parlo, lo dicevo all'inizio, di liberare quelle risorse che sono disponibili ma, per effetto del patto di Stabilità, inutilizzabili dal Comune. Noi ci batteremo per lo sblocco di queste risorse e per il loro utilizzo nei servizi e negli investimenti, per creare posti di lavoro e opportunità. I drammatici eventi calamitosi dell'ultimo periodo (la frana di Panicaglia in primo luogo) hanno evidenziato che sarebbe necessario un Piano di messa in sicurezza del territorio e di prevenzione rispetto al rischio idrogeologico. Credo che su questo dovremmo investire. Da subito. Domanda numero 6) Cosa intende fare per la promozione del territorio mugellano e, in particolare, borghigiano? Omoboni: Il Mugello può diventare un forte realtà a livello culturale e turistico, ma per poter aspirare a questo è necessario quel ruolo di cui parlavo prima dell'Unione Montana dei Comuni. E' necessario un lavoro di coordinamento delle realtà, potenzialità e ricchezze che ha il nostro territorio. Tutto questo deve però avere la base di un paese vivo. Accanto all'azione necessaria a livello di zona, diventa importante l'intervento incentrato sul paese. Per questo nnel nostro programma, oltre ad un'attenzione per il decoro urbano del paese e la valorizzazione del nostro patrimonio verde, abbiamo pensato ad un processo partecipato di cittadinanza, "Piazze Vive", fra cittadini, locatori e gestori di attività o servizi e istituzioni che, partendo anche dai contenuti presenti nel protocollo di intesa firmato fra Comune, Comitato "Nel Borgo" e Confesercenti, possa far scaturire azioni che possano rivitalizzare, non solo il centro storico, ma molte piazze del nostro paese. Frandi: Cultura, eventi, turismo, orgoglio. Prima di tutto, dobbiamo far rinascere la vita cittadina: c’è bisogno di far tornare la gente nelle piazze. Una buona Amministrazione ha sempre una buona spalla: pensiamo, per questo, ad un rilancio della ProLoco e una riproposizione delle feste paesane di qualche anno fa (‘900 in fiera, Il pane in pappa, il Berlingaccio). Quindi, puntare su ogni forma di turismo: sportivo, scolastico, culturale. Dall’Outlet al Lago di Bilancino, dal Golf all’Autodromo, dalla Barbiana di Don Milani alla nostra Villa Pecori. Inoltre, pensiamo a valorizzare e promuovere le eccellenze del territorio, legate per esempio ai nostri cibi caratteristici, e al patrimonio artistico, il tutto coinvolgendo per esempio il mondo scolastico (pensiamo ad un insegnamento in “Storia e Cultura del Mugello”, a studi e pubblicazioni di valore) e le varie associazioni di categoria (ristoratori, albergatori, commercianti). Margheri: Non c'è una ricetta magica, o un'unica soluzione. Occorre orchestrare in modo logico una serie di iniziative. Il territorio si promuove con un buon ufficio turistico a livello zonale, con eventi ben calendarizzati e di qualità, e adeguatamente promossi, con una cura maggiore del territorio, del suo paesaggio e dei suoi centri urbani; sviluppando una cultura dell'accoglienza -anche con un uso più diffuso dell'inglese-; con una valorizzazione dell'enogastronomia di qualità. E unendo tutto questo sotto un marchio che già abbiamo, il marchio "Mugello". Che deve diventare un marchio vero, che qualifica i prodotti tipici e l'intero territorio. Purtroppo anche in questo caso credo sia mancata soprattutto la regia, quella che dovevano fare i nostri comuni. Anche su questo occorrono idee nuove, più freschezza, più passione Occorre un nuovo modo di amministrare, che non ha nulla a che fare con i precedenti. Consiglieri decennali come Omoboni hanno già calato le loro carte, c'hanno già fatto vedere fino a dove arrivano. Occorrono degli amministratori che provengono da esperienze diverse, di rilievo nei vari campi, sia maturate dalla professionalità di una vita sia provenienti dall'energia e dall'entusiasmo di chi è giovane. "Cambiamo, Insieme!" ha queste caratteristiche. Gozzi: La prima cosa è che dovremmo seriamente valutare l’opportunità di un comune unico che è quello che ci chiedono le associazioni economiche. A parte tanti altri vantaggi, potremmo fare una programmazione unitaria e coordinata dello sviluppo economico, sociale e urbanistico di un territorio già fortemente integrato. Inoltre potremmo avere il “premio” di 750.000 euro l’anno da investire sul territorio per creare occupazione. Poi vogliamo fare di Borgo San Lorenzo un comune “investor friendly”, dove sia agevole per gli imprenditori fare investimenti ed impresa. Gli ingredienti per farlo sono noti: amministrazione efficiente, trasparente, onesta e rapida. Servizi di qualità per le imprese a livello comunale ma anche coordinandoci con “business angel” che possano favorire la nascita di nuove imprese e l’internazionalizzazione e la crescita di quelle esistenti. Livello di tasse basso: dal 2014 la Tasi (ex IMU) sarà decisa dai comuni che potranno fare “marketing territoriale” cioè farsi concorrenza abbassando la pressione fiscale ma per farlo occorre eliminare sprechi e spese inutili. Un ambiente vivibile. Una politica dei trasporti che favorisca la mobilità ed i collegamenti. Cultura: vorremmo attirare a Borgo i laboratori delle università per fare rete con imprese innovative. Energia: abbiamo un progetto molto innovativo per l’eolico condiviso che azzererebbe la bolletta per molte famiglie. Rifiuti: puntare tutto sul riciclo per recuperare risorse ed abbassare le tasse. Turismo: il Mugello deve fare rete per valorizzare le sue risorse. Abbiamo più risorse artistiche del Chianti ma siamo poco conosciuti. Abbiamo due siti Unesco ma sono chiusi al pubblico. Le risorse sono poche, per questo vanno gestite in modo coordinato, magari con una sola Pro Loco ed una serie di iniziative (partecipazioni a fiere, sito internet ecc.) gestite in modo unitario: non serve avere un brand unico se rimangono rivalità e divisioni. Il nostro programma è vasto ed abbraccia tutti gli aspetti della vita cittadina, è anche aperto ad altri contributi, abbiamo solo bisogno della fiducia dei cittadini per realizzarlo.  Il 25 maggio, votare per Matteo Gozzi e per il MoVimento 5 stelle significa scegliere di cambiare ed interrompere quel sistema politico-partitico che ci governa da 69 anni  e che ha messo in ginocchio questo paese.  Ferruzzi: Per “promozione” del territorio non vorrei solamente intendere, come invece fino ad ora è stato prevalentemente fatto, l’accontentarsi di proporre il solito turismo / agriturismo, stortellate e sagre varie ed altre occasioni per portare qualcuno solo temporaneamente in zona, per un giorno o due. Tutto ciò che è legato alla cultura, al turismo, all’ambiente è importantissimo, beninteso, ma l’economia vera non si regge sui soli servizi, sul terziario, che crea un numero limitato di posti di lavoro ma anche sulla produzione e sulla trasformazione dei prodotti e delle materie prime, e sulle infrastrutture. Personalmente però non me la sentirei, se non altro da un punto di vista etico,  di attirare il topo nella trappola e cioè far arrivare l’incauto imprenditore / investitore per poi spolparmelo per benino un pò alla volta a colpi di regolamenti, norme, permessi negati, burocrazia varia, tassazione iniqua. Ecco, solo se il Comune riuscirà a lavorare in quest’ottica, solo se si saprà restituire un minimo di respiro a chi sta boccheggiando, allora avremmo finalmente e seriamente promosso non tanto il “territorio” ma tutta la nostra società Masini: Abbiamo un patrimonio paesaggistico e artistico che ci invidiano nel mondo. Dobbiamo avere la capacità di valorizzarlo come dovuto. Occorre mettere da parte i campanilismi e favorire un marchio Mugello, sulla scia di quanto fatto con il brand Tuscany. Su questo un ruolo decisivo potrà e dovrà essere svolto dall'Unione dei Comuni, anche attraverso un attenta e mirata opera di reperimento di fondi europei.  

 

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Commenti 22
  • Maria A. Villano

    Ciao Borghigiano, Ma scusa, anzich fare speculazioni sul primo o secondo turno, anzich commentare con slogan e sull'indicazione di voto, non pi semplice andare a leggersi i verbali dei consigli comunali? Cos puoi vedere se RC ha fatto opposizione oppure no, su quali punti l'ha fatto, ecc. (Trovi i verbali sul sito del comune se ti interessa.) Io sono candidata consigliere per l'Altra Borgo, e davvero non sto a speculare pi di tanto: se i borghigiani ci daranno il loro voto spero che sia perch il nostro progetto ragionevole e non per votare contro qualcuno. Sono cinque anni che frequento il circolo di RC, ho visto i miei compagni investire tanto tempo e tanta fatica per fare di questo paese un luogo migliore e ti posso assicurare che del PD non ho mai visto nessuno, perci a cosa ti riferisci con "ruota di scorta del PD"? Ti invito a venire a trovarci, a conoscerci di persona, cos puoi constatare come e perch si fanno le cose. Siamo

    rispondi a Maria A. Villano
    mar 13 maggio 2014 04:06
  • Maria A. Villano

    le stesse persone che hanno fatto la campagna per l'ultimo referendum, le stesse persone che pi volte sono andate a volantinare davanti alle fabbriche, le stesse che hanno fatto interrogazioni in comune e in provincia, le stesse che sono state membri dei comitati locali, le stesse che organizzano tanti dibattiti su temi di attualit durante la festa di Liberazione.. ecc ecc. E siamo solo studenti e lavoratori con impegni, figli, lavoro, esami, che fanno tutto questo non solo qualche mese ogni cinque anni. E sai perch? Perch nessuno di noi sta facendo carriera politica, n vuole arrampicarsi a chiss cosa: vogliamo solo dare il nostro contributo affinch a Borgo si possa vivere un pochino meglio. Ti saluto!

    rispondi a Maria A. Villano
    mar 13 maggio 2014 04:06
  • czar

    Non mancher di farlo :-) Lunga vita anche a te !

    rispondi a czar
    mar 13 maggio 2014 03:46
  • Antonio veglia

    Caro czar quanti dubbi sul dopo 25.06.mi verrebbe da dire vota per il programma che pi condividi,per il candidato con il quale hai maggiore empatia.i calcoli sul voto utile li hanno fatti veltroni e amici prima di te,e ci hanno dato altri dieci anni di governo berlusconi e svariate sconfitte sociali.oggi a Borgo,in italia ed in Europa ora di dare spazio alla ragione ma anche al cuore ed al coraggio.il coraggio di dire di abbattere il fiscal compact e di dichiarare nel concreto e con proposte praticabili da che parte si sta.noi non diciamo di essere la sinistra moderna,ma moderno il nostro programma,innovative le nostre proposte.ti prego se hai un minuto di tempo leggilo .e i calcoli lasciamoli ai grigi ragionieri ed agli esperti politicanti.noi siamo uomini e donne che nel concreto costruiscono il cambiamento.lunga vita czar

    rispondi a Antonio veglia
    mar 13 maggio 2014 03:32
  • czar

    Ciao Piero ! Per quello che ho letto mi sembra sia una buona lista, permangono i miei dubbi espressi sotto ! Nel caso dovesse sbagliarmi sar felice di cospargermi il capo di cenere :-)

    rispondi a czar
    mar 13 maggio 2014 03:05
  • czar

    Non mi ricordo se vi furono esplicite indicazioni di voto ma Boni che aveva preso circa 1800 voti chiuse con 1900 (insomma nessuno lo vot oltre a quelli del primo turno) mentre Bettarini da 3900 voti arriv a 5300 !!!! Ovvio per chi ha votato il restante delle liste. questo punto che sollevi infatti fondamentale, perch se l'intenzione della Masini in un eventuale ballottaggio PD-altro partito, fosse di dare indicazione di voto per il PD allora............... mi sembra che se il problema levarsi dalle balle il PD la cosa non cambia molto. I suoi elettori delusi dal PD potrebbero solo sperare in un cappotto al primo turno (nel 2009 erano al 15%), il che non mi sembra realistico, in caso contrario il PD avrebbe vinto con tutta probabilit.

    rispondi a czar
    mar 13 maggio 2014 02:59
  • czar

    Ho fatto i complimenti alla Masini pur non appartenedo a quello schieramento ma resto della mia idea sulla difficolt di essere un alternativa credibile al PD. Torno a chiedere in un ballottaggio PD - RC chi si prenderebbe i voti di centro e cdx ? Se la maggioranza in consiglio non schiacciante, su chi potrebbe contare per l'appoggio un partito come rc ? Su forza italia ? E' plausibile che la gente percepisca pi autonomia verso il Pd da una lista RC o da M5S o liste slegate dalla politica o dalla destra ? Io credo che quel simbolo possa essere un freno ! Poi magari mi sbaglio ed un valore aggiunto ma non credo.

    rispondi a czar
    mar 13 maggio 2014 01:32
  • S. Marcos

    Suo di lei partito. Lei Masini partito Rifondazione.

    rispondi a S. Marcos
    mar 13 maggio 2014 12:23
  • Antonio Veglia

    BorghiGiano, c' scritto responsabile di comunit non della cooperativa.e si occupa di soggetti di versamente abili e non di minori in stato di disagio temporaneo. Spero di esserti stato utile.ti ricordo che un responsabile di comunit prende circa 1200 euro per lavorare anche i festivi ed essere reperibile h 24.la Coop arca ha convenzione con alcuni enti non la masini.e con i rifiuti non c'entra nulla neanche la coop arca.spero di esserti stato utile.

    rispondi a Antonio Veglia
    mar 13 maggio 2014 11:28
  • Antonio Veglia

    Claudia masini non presidente della Coop arca . in consiglio di amministrazione. In una cooperativa sociale il consiglio di amministrazione eletto direttamente dall'assemblea plenaria dei soci lavoratori e ne gerarchicamente sottoposto.questo per chiarire questioni tecniche sulle quali si fa confusione. poi il termine giovani disadattati non lo leggevo dai tempi di Freud. L'equazione masini -enti locali ricercata col lanternino e questo mi fa ben pensare perch non ci sono cose serie da rinfacciarle come il dire che il gozzi imparentato con confindustria perch lavora in fabbrica. Per finire sui rapporti pd rifonda niente da dire.gli ultimi decenni di opposizione seria ma feroce di rifondazione in comune a borgo parlano da se.come la decisione di non procedere ad apparentement a queste elezioni nonostante le numerose offerte di posti in comune.

    rispondi a Antonio Veglia
    mar 13 maggio 2014 10:52
  • S. Marcos

    Quelle che sta gi facendo con il suo partito ad esempio?

    rispondi a S. Marcos
    mar 13 maggio 2014 10:35
  • S. Marcos

    Rifondazione vicina al pd? Ma siamo fuori di melone? Rifondazione a borgo san lorenzo si sempre dimostrata ben distante e contrapposta saldamente al pd, il qualunquismo non fa proprio parte del genere di politica che fa questo partito. Si parla di fatti concreti che lo dimostrano.

    rispondi a S. Marcos
    lun 12 maggio 2014 09:38
  • Piero L.

    Ciao czar, hai ragione quando parli di Claudia per come ha risposto e soprattutto per il gruppo che la segue e la supporta. Non so come potranno andare le elezioni, per penso che il voto a Claudia e a L'ALtra Borgo possa rappresentare quello che il PD non ci ha garantito sino ad ora, ovvero un vero cambiamento. Io non conosco bene Margheri ma fare una lista civica per prendere voti a destra e a sinistra mi sembra un p riduttivo per chi vuole amministrare un comune e penso che sia un segnale chiaro di instabilit politica.

    rispondi a Piero L.
    lun 12 maggio 2014 08:40
  • czar

    Anche io votavo pd prima di vedere come funzionano le cose nei comuni pd e farmi esperienze. Secondo me diventato il male assoluto :-) Concordo con Silvano che la Masini ne uscita bene da queste domande, non retorica, non ha tirato in ballo massimi sistemi e dogmi di parte ma ha parlato in modo pragmatico. Ma concordo anche con Borghigiano che la vicinanza dei due schieramenti, renda difficile "rimuovere" certe pratiche perch in genere le cattive pratiche sono legate a persone, persone che magari .......... Non sottintendo robe veramente brutte ma anche solo riconoscenza verso persone che magari hanno militato per entrambi o cose simili. Poi ha ragione Margheri, difficile pensare che in caso di ballottaggio rc possa prendere i voti del cdx per cui, a meno di non pensare che la Masini vinca al primo turno, votare rc e quasi come votare pd. Si deve votare movimenti trasversali per scalzare il pd le aree radicali non hanno

    rispondi a czar
    lun 12 maggio 2014 01:46
  • czar

    speranza.

    rispondi a czar
    lun 12 maggio 2014 01:46
  • Silvano

    Ho votato Pd fino ad oggi. Ho sempre pensato che fosse l'unica forza in grado di garantire una seria amministrazione per Borgo. Questa volta non ce la faccio, credo che si debba cambiare davvero, per vorrei cambiare in meglio, non mi piacciono i vocioni e i ciarlatani. Non voglio che il mio comune finisca in mano ad un sicialista che va in giro ad offendere il pd e che si trova a poter diventare sindaco solo grazie al pd. Questa volta voter con il cuore, pensando alla necessit di ricostruire una sinistra vera. Voter Claudia Masini, mi pare seria e credibile, portatrice di una proposta di prospettiva.

    rispondi a Silvano
    dom 11 maggio 2014 04:45
  • Alfredo

    E' la prima volta che intervengo, mi sembra che i toni siano troppo astiosi. E' vero che dietro una tastiera siamo tutti bravi, ma impariamo a rispettare anche le opionioni degli altri, confrontandoci seranamente, senza troppi hastag e/o parole d'ordine. Il mondo non finisce con la rete, anzi........

    rispondi a Alfredo
    dom 11 maggio 2014 10:00
  • Chiara Lombardi

    Oh Borghigiano, ma una camomilla te la prendi? Mi sembri un po' su di giri, tanto da farmi pensare che sei un candidato nascosto dietro a uno pseudonimo.

    rispondi a Chiara Lombardi
    dom 11 maggio 2014 01:11
  • ginepro

    avrei votato la Ballabio, ma non c' peccato.

    rispondi a ginepro
    sab 10 maggio 2014 10:47
  • samuele

    Secondo me la Masini merita

    rispondi a samuele
    sab 10 maggio 2014 07:35
  • martino

    borghigiano spiega come fa uno di centro destra come te ( basta leggere cosa scrivi ) a votare M5s

    rispondi a martino
    sab 10 maggio 2014 06:45
  • Martino

    VORREI SAPERE SE IL CANDDIATO GOZZI SI RIFERISCE ALLE PANDA SCASSATE IN FORZA AL COMUNE Mi piacerebbe anche un piccolo atto simbolico: la dismissione del parco di auto blu che potrebbero essere vendute o utilizzate per servizi di car sharing per la popolazione.

    rispondi a Martino
    sab 10 maggio 2014 03:14