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Quando Firenze era una piccola New York


Le case-torri sono un vero e proprio simbolo della Firenze medievale.

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frontespizio libro frontespizio libro © Pagliai
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Tra l’XI e il XIII secolo ne vennero edificate più di 150: alte fino a settanta metri, rendevano la città del Giglio simile a una piccola New York ante litteram. Nel corso dei secoli molte di queste strutture furono parzialmente demolite e inglobate negli edifici circostanti, ma ciò che oggi rimane è oggetto di un’indagine di Nicoletta Casali i cui esiti sono pubblicati nel volume Alla ricerca delle “case torri” a Firenze, in uscita il 15 febbraio per i tipi della fiorentina Sarnus. Il libro è stato presentato in anteprima dal professor Ulisse Tramonti, presidente degli Amici dei Musei Fiorentini e autore di un testo introduttivo, giovedì 9 febbraio al Teatro Niccolini (via Ricasoli, 3) all’interno del ciclo «Niccolitudini» curato dall’editore Antonio Pagliai.

Collegate l’una all’altra con terrazzature e ballatoi, senza ingresso al piano terra e senza servizi igienici – per cui i rifiuti venivano gettati direttamente in strada – le case torri costituivano dei veri e propri “isolati difensivi” in cui trovare rifugio in caso di pericolo. Simbolo di prestigio e potere, sorgevano adiacenti alle normali abitazioni e crescevano in altezza rivaleggiando con quelle delle famiglie vicine. In quattro itinerari accompagnati da una preziosa documentazione fotografica, il volume ci porta indietro nel tempo facendoci anche scoprire aspetti curiosi della vita quotidiana nel Medioevo.

Accanto al “popolo minuto”, emergono figure di papi e imperatori, magnati e guerrieri, personalità che, distinguendosi nel campo dell’arte o della politica, riuscirono a rendere grande la città costruendo i suoi più celebri monumenti come il Duomo o Palazzo Vecchio. “L’esauriente sintesi di Nicoletta Casali”, scrive Tramonti, “mette in correlazione analisi storiche di settore sui rapporti intercorsi tra situazioni politico economiche e variazioni di proprietà, tra evoluzioni giuridico istituzionali e modifiche di tessuti urbani.

Viene messo dunque in campo tutto il necessario per recepire in trasparenza gli sviluppi e le trasformazioni di Firenze, per leggere la sua immagine urbana attraverso una dinamica che definisce il costruito, tra consolidamenti e mutazioni, nelle sue svariate forme”.

Per informazioni,  Gherardo Del Lungo - Eventi Pagliai s.r.l. tel. +39 055 7378721 - [email protected]

 

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