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Per i bambini altro che Istruttori di volo. E' sufficiente che imparino a parcheggiare l’Ape 50

Tra “tesoro” e “cretino”, pedagogia creativa e bombe al cobalto, l’educazione moderna fa scintille. Letteralmente.

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vignetta vignetta © fabu
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Il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato una mozione per contrastare il disagio giovanile, che porta alla devianza sociale e alla criminalità; si propongono iniziative che arginino la cultura della violenza, coinvolgendo scuole, prefetture e servizi sociosanitari.
Un argomento che ci fa riflettere sulle indicazioni dei maggiori esperti del settore: secondo Paolo Crepet, gli adulti per i giovani devono essere degli "istruttori di volo".
Non vorrei fare il disfattista, ma io mi accontenterei che le nuove generazioni imparassero a guidare l’Ape 50 Cross, senza andare a sbattere.

Un altro esperto, il professor Daniele Novara, afferma che i ragazzi non devono essere chiamati dai genitori con termini tipo “amore” oppure “tesoro”. Sono d’accordo: infatti, sarebbe più opportuno apostrofarli con “sei un cretino!!” oppure “zitto, imbecille!!”, che rafforzano il carattere dei pargoli.

La pedagogista Rosicler Ramirez sostiene invece che “un bambino, quando è immerso con sicurezza e serenità in ciò che sta facendo, la cosa più saggia è non intervenire”.
Siamo d’accordo, ma vorremmo precisare che, se il piccolo sta costruendo una bomba al cobalto, sarebbe opportuno interrompere il “gioco” — senza sconvolgerlo — magari con la scusa che è pronta la merenda.

Fabio Buffa

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