Paterno. Anche la Bramerini assicura: 'niente discarica' © n.c.
Assemblea partecipata ieri sera a Vaglia: argomento Paterno. Con una sorpresa sostanziale: dopo il presidente della regione Rossi anche l’assessore regionale all’Ambiente, Anna Rita Bramerini, ha escluso (rispondendo per scritto al Partito Democratico di Vaglia) l’eventualità che nella cava di Paterno sia realizzata una discarica di rifiuti contenenti amianto. Secondo quanto scritto dalla Bramerini al Partito Democratico di Vaglia, il contestato piano interprovinciale dei rifiuti sarà nella sostanza superato dal piano Regionale (quando sarà completamente approvato ed adottato, in termine tecnico ‘adeguato’). Poi l’impegno esplicito (preso dopo aver assicurato impegno per la bonifica e messa in sicurezza): “Confermo inoltre l’impegno – scrive – e il fatto che la Regione sia contraria a qualunque futuro intervento che possa contrastare con la tutela e il riprestino dell’area di Paterno”. Nell’assemblea di ieri sera, organizzata per consegnare al sindaco le 6205 firme raccolte contro l'ipotesi discarica, hanno preso la parola la giornalista Valentina Mariotta del Corriere della Sera; che ha tracciato un quadro completo della situazione al momento attuale. Poi l’intervento di due medici che, dopo l’indagine condotta dalla Asl hanno approfondito le possibili conseguenze sulla popolazione. Il sindaco Borchi ha anche comunicato che la Commerciale e Industriale Vaglia e la Med Link hanno in questi giorni fatto istanza alla Procura per accedere alla cava e smaltire i rifiuti. Facendo quindi seguito a quanto avevano finora solo annunciato. Resta per il momento sospesa, quindi, la procedura d’ufficio per la rimozione dei rifiuti; nella speranza che la rimozione e la bonifica siano pagati dai responsabili e non con fondi pubblici. La notizia è stata data ieri sera in tarda serata dal presidente del Comitato Ambientale, David Kessler, nel corso di una partecipata assemblea pubblica a Vaglia; centrata proprio sul futuro della cava. L’occasione era infatti la consegna delle firme raccolte a sostegno della petizione (oltre 6200) al sindaco, Leonardo Borchi. Nicola Di Renzone
