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Mostro di Firenze: Una foto ritrovata è stato l' input per la revisione del processo Vanni?

Uno strappo alla regola... di Paolo Cochi

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I delitti del mostro di Firenze I delitti del mostro di Firenze © OKMugello
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Una foto dimenticata nelle vecchie carte è stato lo spunto che mi ha convinto definitivamente che il racconto/confessione di Lotti è mendace. Analizzando dapprima accuratamente il fotogramma e poi sottoponendo ad accurata perizia, si potrebbe accettare la natura dello strappo sulla tenda dei francesi. Infatti, sembrerebbe che non fu affatto una lama a squarciare la parte posteriore della tenda dei francesi, come indicato da Lotti al processo. 

Sarebbe necessario svolgere l'esperimento giudiziario alla presenza della PM e dei periti oltre alla polizia scientifica di Firenze dove è custodito il reperto in questione. Un esperto di tessuti potrebbe tranquillamente valutare l'origine dello squarcio che dall'immagine risulta alquanto sfilacciata nei tessuti, più che tagliata. Il testimone chiamante in correità Lotti, unica fonte di prova della condanna di Mario Vanni, potrebbe aver mentito anche su questa parte del racconto.

Lotti asseri' di aver visto Mario Vanni praticare dal basso verso l'alto con un taglio netto. A prima vista, valutando il fotogramma non sembra affatto così. Tutto ciò potrebbe aprire le porte, assieme ad altri elementi di novità emersi di recente, alla richiesta di revisione da parte dei legali di Mario Vanni. Nulla di nuovo invece, sul fronte dell'accesso agli atti da Parte della Procura, che continua di fatto a ignorare l'art. 116 del cpp,  e a non eseguire quanto disposto dalle ordinanze dei Gip.

L'ultima risposta del Procuratore Spezia all'avvocato Mazzeo fu: "stiamo digitalizzando l'archivio e mancano risorse e mezzi per cercare quanto richiesto." Salvo poi investire risorse e mezzi nel prelievo e confronto del DNA di Natalino Mele (il bambino scampato nel delitto del 1968) non si capisce bene quale sia la finalità dell'operazione. Intento, continuano le indagini sull'uomo del Mugello. Segue.....

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