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La storia dell'Istituto delle Suore Stimmatine di Borgo San Lorenzo

Altre storie, altri tempi.

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La chiesa di San Francesco che nel 1851 fu la prima sede dell’Istituto delle Suore Stimmatine La chiesa di San Francesco che nel 1851 fu la prima sede dell’Istituto delle Suore Stimmatine © Aldo Giovannini
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Come abbiamo scritto in un precedente articolo in occasione della giornata denominata “Open Day” all’interno dell’Istituto Scolastico paritario delle Scuole Stimmatine di Borgo San Lorenzo, he si è svolto sabato scorso, alcuni genitori di bambini che sono a scuola in quell’istituto, ci hanno chiesto una breve storia della presenza delle suore Stimmatine. Dunque sfogliando il leggendario “Messaggero del Mugello” un inesauribile pozzo di storia (peccato terminasse le pubblicazioni nel 1933 dopo 50 anni!) ecco quello che scrive il 7 Settembre 1919 , prendendo le notizie dalla “Vita” della Fondatrice Anna Lapini scritta dal P. Ricci:

“Nel 1850 era a Borgo a predicare il padre Atanasio da Signa, al quale nel trattare colle persone più reputate del paese, era venuto fatto di dire qualche cosa del gran bene che facevano presso Firenze le Stimatine: onde ridestatesi le antiche affezioni verso i seguaci di S. Francesco, proposero i promotori di invitare all’ufficio di maestre le donne della Fantina. Questi erano Giuseppe Parigi Priore di Ronta e Antonio Savi Gonfaloniere del Comune ed operaio insieme dei Cappuccini e della Chiesa del SS. Crocifisso; il cav. Giovan Battista Del Turco già noto come uno dei primi e più zelanti sovventori della Lapini, e Giovanni Guiducci.

Dopo la Pentecoste venne la Lapini in Borgo. “Appena arrivata fu sollecita di recarsi a visitare quella parte dell’antico convento francescano destinato a fondarvi il Ritiro: la trovò angusta, in misero e brutto stato, sicchè nel percorrerla essa e la compagna si coprirono di polvere e ragnateli, essendo quasi tutte soffitte, ad eccezione di due stanze più vaste e che le piacquero, non per questo, ma per essere stato ricovero delle Domenicane, prima che ritornassero nel loro monastero di S. Caterina, e con esse di quella Suor Reginalda, defunta in fama di santa. Per tal ragione e perché poverissimo, fu ben contenta di quel luogo.

Il 22 settembre, vinte alcune contrarietà nel frattempo insorte, senza alcuna solennità ma con molta letizia dei buoni s’incominciarono ad ammettere alla scuola le fanciulle, le quali vi accorsero tanto volentieri che fino dai primi giorni oltrepassarono il numero di trecento. Così quel Municipio aveva un insigne beneficio senz’altro aggravio che un’annua elemosina di lire duecento. Per provvedere gli utensili più necessari il Parigi fece una questua; alcuni mobili furono somministrati dai Savi, i quali, essendo loro morto uno zio a Scarperia, inviarono la fondatrice a scegliere in quella eredità ciò che le paresse più adatto. Il nome a quel Ritiro lo dette l’annessa Chiesa del SS. Crocifisso.

Narra quindi l’Anna Lapini, le peripezie dei primi anni di vita dell’Istituto; di una piena che obbligò a trasportare le scuole nel corridore del palazzo Fiorelli, poi nella casa Pucci, distante assai dal Ritiro e di altre difficoltà e strettezze gravi, fino alla costruzione delle scuole annesse al Ritiro, avvenuta nel 1853.”

Ecco in maniera del tutto stringata la piccola-grande storia della venuta a Borgo San Lorenzo delle Suore Stimmatine. Purtroppo lo spazio tiranno non ci permette di portare a conoscenza dei dieci, cento, mille episodi che hanno caratterizzato nel corso di un secolo e mezzo la vita sociale e pedagogica delle Stimmatine che hanno insegnato a molte generazioni la via maestra del bene, del rispetto, dell’educazione morale e civile, il tutto nel nome di un certo Francesco d’Assisi. 173 anni (1851-2023), sono pochi e sono tanti. Per la nostra cittadina l’avvento delle Suore Stimmatine è stato un bene prezioso e per questo le ringraziamo nel più profondo del cuore per tutto quello che di bello e di buono hanno fatto in tutto questo tempo. E pensare che dopo la seconda guerra mondiale, degli emeriti imbecilli, volevano chiudere e distruggere tutto. Speriamo che fra 30 anni i duecento anelli di questa lunga catena siano ancora uniti e forti.

 

Foto 1 (copertina)

La chiesa di San Francesco che nel 1851 fu la prima sede dell’Istituto delle Suore Stimmatine

 

Foto 2

Primi del ‘900. Una scolaresca delle Suore Stimmatine

 

Foto 3

Un gruppo di bambini e bambine all’Asilo infantile delle Suore Stimmatine –1945

Prima fila da sinistra in alto: i fratelli Uliva, Giuliano Calamai, Mario Rocci, Anna Rocci, Mario Margheri, Roberta Ricci, Graziella Mazzoni, non riconosciuta.

Seconda fila da sinistra: Bruno Bogani, Aldo Giovannini, Paolo Innocenti (Santi), Vittoriano Mannozzi, Enzo Panchetti, Graziella Masini, Renzo Giovannini, Franco Barletti (Cacino), Gilberto Giannelli (cippe) , Francesco Semiani, Paolo Mattioli.

Terza fila da sinistra: i fratelli Iandelli, Bruno Bogani (?) e dopo le tre Suore Stimmatine, Rolando Gianassi, Pietro Margheri, non riconosciuto, Mauro Bartolozzi.

Quarta fila seduti in basso da sinistra: Franco Marrani, Paola Giovannini, Andrea Costi, Vinicio Gianassi, Carlina Mannozzi, Silvano Squarcini e Carla Poggiali.

 

Foto 4

La III Media femminile dell’Istituto Salesiano presso l’Istituto delle Suore Stimmatine –1948

Da sinistra in alto si riconoscono salvo errori, Adriana Affortunati, Anna Torelli, Giuliana Landi, Agostina Casati, Suor Laura, Carla Buzzoni, Maria Barletti; seconda fila da sinistra, Amneris D’Aurelio, Annalisa Margheri, Prof. Vannoni, Prof. Anna Nencetti Banchi, Alda Gigli, Palma Tagliaferri, Isa Donatini; Terza fila da sinistra: Anna Rocchi, Anna Rossi, Luciana Corradi, Suor Primetta, Franca Giovannini, Anna Costi, Luisa Rogai, Giuliana Squarcini.

 

 

 

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