Il Mugello e il terremoto della Marsica © n.c.
I lettori avranno seguito sul Sito Web OK!Mugello, quel che avvenne cento anni orsono, quando cioè il 13 gennaio del 1915 un disastroso terremoto colpì il territorio della Marsica, radendo al suolo intere cittadine (verdi Avezzano), paesi e villaggi, con circa 10.000 morti. Una catastrofe immensa in una zona poverissima e alle soglie di un’altra catastrofe cioè l’inizio della Prima Guerra Mondiale. Per curiosità, invitato anche da molti lettori, siamo andati a rovistare fra carte e giornali dell’epoca, per conoscere quale fu la risposta del Mugello, della nostra terra, sempre stata ballerina e che nel corso dei secoli ha subito anch’essa (tremendo il sisma del 1542 e non per ultimi quelli del 1771 e del 1835), rovine e morte. Dopo un angosciante articolo del prof. Francesco Niccolai (si dice il destino è stato ricordato proprio lo scorso 2014 in occasione del centenario della pubblicazione del suo splendido libro sul Mugello: 1914-2014), anche i paesi mugellani diedero vita a eventi e manifestazioni in favore delle popolazioni abruzzesi, evidenziando così ancora una volta la generosità dei nostri lontani pro genitori. Eccone alcune così prese alla rinfusa senza un ordine cronologico. Borgo San Lorenzo. Iniziativa dell’amministrazione comunale grazie alla solerzia del sindaco Ferdinando Frescobaldi il quale in simbiosi con la Congregazione di Carità ha inviato a tutte le associazioni, gli enti, i commercianti e la popolazione un invito a collaborare e donare con il motto “ guardate come si amano gli italiani”. Le raccolte sono molte sia in denaro, vivere, coperte ed altro. Il Club Ciclo Appenninico 1907 ha organizzato una grande serata musicale di beneficenza che avrà luogo al Teatro Giotto. Hanno aderito tutti i soci, gli sportivi e le loro famiglie. Altre associazioni si sono unite per raccogliere fondi e fra questa l’A.S. Fortis Juventus 1909, la Compagnia di Sant’Omobono, la Misericordia, la Pro-Cultura, il Piccolo Credito Toscano, la Fratellanza Militare, la Velox, la Vincenzo dè Paoli ed altre ancora, Tutte le offerte saranno portate in Comune per essere poi fatte pervenire alle autorità della Marsica. Vicchio. Il nostro paese si unisce all’ammirevole slancio di carità col quale tutta l’Italia si appresta a sollevare le misere condizioni di quelle popolazioni. Alcune signore del paese si stanno attivando per raccogliere offerte ed altro, attraverso lotterie, tombole ed eventi culturali. La Banda Filarmonica terrà un concerto al Teatro di Vicchio in favore dei terremotati Scarperia. Ad iniziativa della locale Congregazione di Carità si è formato un comitato per raccogliere offerte a favore dei danneggiati dal terremoto nella Marsica. In una adunanza preliminare tenuta dal Comitato fu deciso di inviare numerose schede di sottoscrizione e d’indire una grande serata teatrale e musicale di beneficenza al Teatro dei Concordi. Luco di Mugello. Per iniziativa della Maestra Caterina Rossi Fiorentini, dopo aver raccolto tanti oggetti dalle buone e generose famiglie luchesi, ha aperto con i suoi alunni una fiera di beneficenza, per il lutto straziante che ha colpito l’Italia. Desidero, dice la Maestra Rossi Fiorentini, che la popolazione sappia dove sono andate le sue offerte, frutto del lavoro di tante piccole mani e alla generosità delle buone persone di Luco. Contea. Generosa iniziativa del buoni monaci francescani della Chiesa di San Detole. La chiesa listata a lutto era affollatissima e alla fine della cerimonia in suffragio, Padre Cipriano da Cammarata ha tenuto una conferenza sul fenomeno tellurico, chiedendo ai presenti di anteporre la loro generosità. Ed infatti tutti concorsero con zelo perché l’incasso fu assai rilevante. Esso è già stato spedito al Comitato Diocesano di Fiesole per essere inviato in Marsica. Sant’Agata di Mugello. Con il concorso di un discreto numero di compaesani si è tenuto un banchetto a favore dei terremotati della Marsica presso la Trattoria del “Campanile” di Antonio Bartolini. Il ricavato è già stato consegnato alle autorità comunali di Scarperia per l’inoltre in Abruzzo. Panicaglia: Nella ridente scuola di Panicaglia trasformata in teatrino si sono date tre commedie di beneficenza in favore dei terremotati. Negli intervalli delle rappresentazioni prestarono servizio i musicanti della nascente Filarmonica di San Giovanni Maggiore diretti dall’egregio cappellano don Dino Margheri (don Margheri è stato poi per tanti anni parroco di Luco – ndr). Peccato che la pioggia ostinata, vietando l’intervento di molte persone, fosse la causa efficiente di poco incasso! Per non prendere troppo spazio, ricordiamo che anche a Barberino, San Piero a Sieve, Dicomano, Rufina, Londa e Vaglia, senza dimenticarsi poi dei comuni dell’Alto Mugello ( Firenzuola, Palazzuolo, Marradi, San Godenzo), ci furono tantissime iniziative, così anche nelle piccole frazioni dei comuni sopracitati. Insomma il Mugello rispose con generosità in favore di quelle disgraziate popolazioni. Erano tempi quegli dove la fame, la miseria e la povertà era pane …quotidiano, ma nonostante le miserevoli condizioni di vita, la gente non fece mancare quel poco che aveva e che veniva raccolto; una Italia poverissima nel 1915 ma immensamente ricca di amor proprio e grande generosità verso il prossimo sofferente. Poi, dopo quattro anni, 29 giugno 1919, con l’Italia devastata dalla guerra, ecco che anche il nostro Mugello fu colpito da un tremendo terremoto ( “i mali - dice un vecchio andante - non vengono mai soli”!), con la storia che ci racconta che, nonostante tante storture, giunse nel Mugello tanta solidarietà e tanti aiuti. La storia si ripeteva, nel rovescio della medaglia.


