a chi spetta la pulitura delle caditoie? © Ok!News24
"Il Comune: è competenza di Publiacqua. Publiacqua: è competenza del Comune".
È questo ciò che molti cittadini negli ultimi giorni, durante le forti piogge, si sono sentiti dire quando hanno segnalato ai due enti la necessità di pulire le caditoie ostruite.
Quella della frammentazione (masochista) delle competenze è una triste storiella che ormai sentiamo ripetere da anni. Risultato: tutto come sempre, nonostante promesse e appelli vari del Sindaco e degli Assessori succedutisi nel tempo.
Prendiamo una delle 66.492 caditoie di Firenze: Alia dovrebbe occuparsi della pulizia superficiale, Publiacqua della pulizia interna ordinaria (a sua volta esternalizzata ad imprese in appalto), il Comune della manutenzione straordinaria del manufatto e infine l'aggiudicatario del Global Service della rete stradale dovrebbe garantire i servizi di pronto intervento in caso di allagamenti.
Morale della favola: tutti fanno tutto e nessuno fa niente. Una girandola incredibile di protocolli d'intesa, appalti, subappalti che pregiudica l'ottimale funzionalità di un servizio oggi sempre più importante, soprattutto alla luce delle tendenze climatiche in atto.
"Abbiamo depositato una mozione in Consiglio di Quartiere 5 - racconta Matteo Chelli - per impegnare il Presidente a sollecitare Sindaco e Giunta affinché si facciano promotori (per davvero) di un percorso in sede di Autorità Idrica Toscana che porti all'assunzione diretta da parte dei comuni del servizio attualmente svolto da Publiacqua, in modo poi da poter individuare un soggetto economico unico a cui affidare il complesso di attività sulle caditoie oggi spacchettato fra Comune, appaltatore del Global Service e Publiacqua. L’idea è quella di avere esclusivamente due attori: Alia per la pulizia superficiale, da eseguirsi, ovviamente, in concomitanza con il lavaggio delle strade, e un altro operatore per le restanti operazioni di pulizia interna, pronto intervento e manutenzione. Vedremo se il Partito Democratico darà prova, ancora una volta, di immobilismo oppure - come auspichiamo - di decisione. Le chiacchiere hanno stancato, è il tempo dell'agire. Volere è potere. "
