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fermata banda ritenuta responsabile di una serie di furti in abitazioni

La banda operava fra Firenze e Pisa.

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Il materiale sequestrato Il materiale sequestrato © carabinieri
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Alle 22 del 1 dicembre scorso, a Firenze e Campi Bisenzio, a conclusione di serrata attività investigativa, il Nucleo Operativo dei Carabinieri di Firenze ha proceduto al fermo di 4 albanesi, un 33enne, un 31enne, un 26enne ed un 34enne, tutti irregolari sul territorio nazionale, gravemente indiziati in concorso di 3 furti aggravati perpetrati presso private abitazioni nelle serate dell’11 novembre e 30 novembre scorsi, rispettivamente a Firenze, San Miniato e Palaia (Pisa). 

Le indagini, avviate il 15 novembre scorso dalla denuncia di una delle vittime, hanno consentito di raccogliere plurimi e gravissimi indizi di colpevolezza a carico degli indagati, ritenuti appartenenti, ciascuno con compiti specifici, ad un sodalizio criminale con base a Firenze, dedito nelle ore serali a perpetrare furti presso abitazioni periferiche e isolate della provincia, muovendosi a bordo di autovetture a noleggio. 

Le indagini, portate avanti incessantemente dai Carabinieri, hanno consentito allo stato di contestare alla banda anche altri 2 tentati furti in abitazioni di Palaia, dalle quali nulla è stato asportato pur essendo stato sfregiato ogni ambiente domestico, ponendolo a soqquadro e provocando ingenti danni ai proprietari, costretti a onerose riparazioni. 

All’esito delle perquisizioni personali, veicolari e domiciliari eseguite durante la cattura, i Carabinieri del Nucleo Operativo hanno recuperato gran parte della refurtiva, accumulata illecitamente dagli indagati: 3.300 euro contanti in banconote di vario taglio, 6 orologi di lusso (Rolex, Bulova, Chanel), ingente quantità di preziosi in oro di famiglia (collane, catene, bracciali, anelli), 5 smartphone, 15 profumi di lusso. Recuperate anche 67 cartucce calibro 12, asportate da un’abitazione di Palaia, che verosimilmente sarebbero servite alla banda per far saltare le serrature delle porte di ingresso delle case o per difendersi dall’eventuale arrivo di proprietari armati o delle Forze di Polizia. 

Il gruppo, che agiva cambiando frequentemente le proprie autovetture a noleggio per complicare le indagini, è risultato caratterizzato da elevata efficacia e professionalità: gli gli esecutori materiali venivano fatti scendere dall’autista in strade isolate, mentre quest’ultimo attendeva alla guida, con il motore acceso, mantenendosi in costante contatto radio tramite portatili con i complici nel frattempo in casa, avvisandoli dell’eventuale arrivo di pattuglie e mantenendosi pronto a recuperare i restanti componenti per velocemente dileguarsi. Per quanto attiene al modus operandi, analizzato dagli investigatori, il gruppo si procurava l’ingresso nelle case distruggendo ogni barriera o ostacolo, procurando gravissimi danni alle abitazioni mediante arnesi atti allo scasso (smerigliatrici, martelli di grosso calibro, cacciavite) tutti recuperati al momento del fermo.

Gli indagati sono stati sorpresi e fermati dai militari in borghese in un noto ristorante di Campi Bisenzio mentre festeggiavano a cena il successo dei colpi poco prima messi a segno, con danni patrimoniali di ingente entità per le vittime. I fermati sono stati condotti al carcere di Firenze-Sollicciano.
Il procedimento penale nei confronti degli indagati è tuttora pendente in fase di indagini e l’effettiva responsabilità sarà vagliata nel corso del successivo processo, ove non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in loro favore.

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