Coppia di Marradi con 700 grammi di Marijuana. Ma il giudice: 'Uso personale' © n.c.
Incredibile storia per una coppia che abita nei pressi di Marradi (in un casolare isolato) che, secondo il quotidiano online Ravenna Notizie, è stata trovata con ben 700 grammi di Marijuana. E per la quale il giudice di Firenze non ha convalidato l'arresto, rifiutando l'ipotesi di spaccio ed accogliendo la tesi della difesa in merito 'all'uso personale'. Ma ecco l'articolo di Ravennanotizie.it
I Carabinieri hanno trovato a casa di una coppia di Marradi - sospettata di rifornire i consumatori di marijuana del brisighellese - quasi 700 grammi di "maria" insieme ad una pianta adulta di cannabis e a decine di “talee” destinate alla riproduzione in larga scala. Ma il giudice di Firenze non ha convalidato l’arresto ed ha accolto la tesi difensiva del possesso della droga per il solo uso personale. L’operazione antidroga portata a termine dai Carabinieri di Brisighella risale alla settimana scorsa. I militari dell’Arma da qualche mese avevano avviato un’attività investigativa per individuare chi fosse a capo di un presunto canale di rifornimento per i consumatori di marijuana di Brisighella e dintorni e alla fine avevano concentrato le indagini su una coppia di Marradi. Così hanno ottenuto un decreto di perquisizione della Procura di Firenze, hanno effettuato un “blitz” a casa dei due, che vivono “da eremiti” in un casolare isolato posto sulla sommità di una collina poco oltre il confine fra le province di Ravenna e Firenze. All’operazione ha partecipato anche il pastore tedesco “Geco” condotto da un carabiniere del nucleo cinofili di Bologna addestrato per la ricerca di sostanze stupefacenti. Alla fine, grazie anche al fiuto del cane antidroga, i carabinieri hanno trovato nascosti nella soffitta dell’abitazione della coppia numerosi contenitori ermetici di vetro pieni di marijuana già essiccata, per un peso complessivo di quasi 700 grmmi, oltre a bilancini di precisione e a qualche “spinello” pronto all’uso. Inoltre nel terreno adiacente il fabbricato è stata trovata una rigogliosa pianta adulta di cannabis, alta circa un metro e mezzo. Ma la vera “scoperta” dei carabinieri è arrivata quando hanno fatto ingresso nell’orto a pochi metri dall’abitazione, dove hanno trovato numerose “talee” di cannabis (in totale 76), cioè piccoli ramoscelli tagliati da una pianta adulta che se coltivati da una mano esperta sviluppano le radici e quindi generano nuove piante. A quel punto, per i due “coltivatori”, entrambi con vecchie vicende di droga alle spalle, è scattato l’arresto con l’accusa di “coltivazione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio”. Durante l'udienza di convalida, però, l’uomo si è difeso dichiarando di fare uso “da sempre” di marijuana e di non poterne fare a meno al punto da coltivarla per suo esclusivo uso personale e di non averla mai “spacciata”. La donna, invece, si è dichiarata estranea ai fatti ed ha preso le distanze da quella che ha definito una “debolezza” del marito, spiegando al giudice di essere assolutamente contraria al consumo di marijuana nonché di aver litigato più volte, proprio per quel motivo, con il consorte. Alla fine la linea difensiva del solo “uso personale” è stata accolta dal giudice che ha rilasciato i due coniugi senza applicare nessuna misura cautelare, osservando che quella coltivazione di marijuana “fai da te” non configurava alcun reato, perché in assenza di attività di spaccio non costituiva un “pericolo” per la salute della collettività. Fonte Ravennanotizie.it Clicca qui



Nedo
Bravo giudice, finalmente qualcuno con un po' di buon senso..