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25 ottobre 250. Il martirio di San Miniato

Origini e nascita di uno dei monumenti simbolo di Firenze

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la leggenda di San Miniato la leggenda di San Miniato © Wikipedia
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La basilica di San Miniato al Monte è conosciuta in tutto il mondo con la sua bellezza e la sua vista impagabile sulla città, ma possiamo dire altrettanto della sua origine?
La sua storia inizia presumibilmente il 25 ottobre del 250 d.c. con il primo martirio cristiano di Firenze, quello di Miniato.

Su questo episodio si narrano varie versioni che differiscono sulle origini del Martire ma collimano tutte sulla stessa conclusione.
Le ricostruzioni più accreditate parlano di un soldato romano convertito al cristianesimo o di un principe armeno di passaggio a Firennze durante la persecuzione cristiana dell’imperatore Decio.
Si narra che Miniato, rifiutatosi di venerare gli dei pagani, sia stato torturato come esempio per gli altri.
Gli agiografi riportano vari aneddoti ‘miracolosi’, che si suppone abbiano vanificato il supplizio, ma restano tutti concordi con la finale decollazione del santo.

Dopo la decapitazione, avvenuta secondo alcuni presso l’attuale Porta alla Croce (piazza Beccaria) o secondo altri più vicino al fiume, pare che Miniato abbia raccolto la testa, attraversato l’Arno e sia salito sul colle di fronte.

Nel luogo dove sembra si sia fermato fu costruita, alcuni secoli dopo, la basilica omonima. Le ossa del Santo riposano a tutt'oggi nella cripta della chiesa che dovrebbe risalire, come complesso ancestrale, al 787.

Un'ultima ipotesi vorrebbe che Miniato fosse una figura nata sulla base di un più antico culto dedicato a San Menna, martire egiziano le cui reliquie erano venerate a San Miniato al Monte già nel 787, così come risulterebbe da un diploma di Carlo Magno che parla della basilica ‘martiris Christi Miniatis, sita Florentie, ubi eius venerabile corpus requiescit’ (del Cristo martire Miniato, situata a Firenze dove riposa il suo venerabile corpo).

Ad avvalorare l’origine esotica del santo ci viene in soccorso l’iconografia che tradizionalmente lo rappresenta con una palma.

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