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TARI, TOSAP e IMU: Nel dettaglio le misure per gli esercenti di Rufina post Covid-19

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Economia e sviluppo Economia e sviluppo © Pixabay
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Il Comune di Rufina ha illustrato le misure messe in atto per facilitare la ripresa economica delle attività economiche presenti nel proprio territorio. Di seguito nel dettaglio le misure e le modalità con cui presentare domanda da parte del titolare dell'attività:

Dichiarazione TARI

Il Comune di Rufina invita i titolari di attività economiche, che sono stati costretti a chiudere o sospendere la loro attività a seguito dei decreti governativi emanati allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19, a presentare entro il 30 giugno 2020 apposita dichiarazione, utilizzando il modello allegato, ai fini del riconoscimento di eventuali riduzioni e/o agevolazioni della Tassa sui Rifiuti per il periodo di chiusura. Il modello debitamente compilato, potrà essere presentato con una delle seguenti modalità: Posta elettronica certificata: [email protected] E-mail: [email protected]

Suolo pubblico per pubblici esercizi (TOSAP)

Sulla base del Decreto Rilancio (art.181, c.1, D.L.34/2020) ed in attesa della sua definitiva conversione in Legge, le occupazioni effettuate dai pubblici esercizi (sia preesistenti che nuove o ampliate) sono esonerate dal 1° maggio fino al 31 ottobre 2020 dal pagamento della tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche (TOSAP). Grazie al Decreto del Sindaco n. 22 del 22-05-2020 le occupazioni effettuate dai pubblici esercizi del Comune di Rufina saranno agevolate fino al 31/12/2020 (e non fino al 31 ottobre 2020). Si ricorda che sono pubblici esercizi (come da legge 287/1991) ristoranti, trattorie, tavole calde, pizzerie, birrerie, bar, caffè, gelaterie, pasticcerie ed esercizi similari.

I nuovi criteri per la TOSAP intendono contemperare le misure di contrasto al Coronavirus legate al distanziamento sociale con le esigenze di agevole ripresa delle attività di bar e ristoranti, che hanno dovuto sopportare il lockdown, cercando di privilegiare il consumo all’aperto e ampliando, laddove possibile, le aree da concedere. I pubblici esercizi che volessero occupare suolo pubblico per rispettare le norme emanate per contenere l’emergenza da coronavirus, sia che si tratti di nuova occupazione che di ampliamento di concessioni già in essere, devono presentare domanda e relativa autocertificazione utilizzando gli appositi modelli messi a disposizione, senza marca da bollo, anche via e-mail ([email protected]).

IMU per le strutture ricettive

In considerazione degli effetti connessi all'emergenza sanitaria da COVID 19, per l'anno 2020 non è dovuta la prima rata dell'imposta municipale propria (IMU) relativamente a:

  • immobili rientranti nella categoria catastale D/2
  • immobili degli agriturismi
  • immobili degli affittacamere per brevi soggiorni
  • immobili delle case e appartamenti per vacanze
  • immobili dei bed & breakfast, dei residence e dei campeggi

Unico requisito da rispettare: I relativi proprietari siano anche gestori delle attività esercitate.

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