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Approvati nuovi progetti di videosorveglianza in 17 comuni del Fiorentino. 252 telecamere per la sicurezza urbana

Nel dettaglio, i progetti approvati prevedono l’installazione complessiva di 252 telecamere, suddivise tra 131 telecamere di...

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Telecamere - Immagine di repertorio Telecamere - Immagine di repertorio © Pixabay
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Firenze, 17 luglio 2025 – Il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto di Firenze Francesca Ferrandino, ha approvato questa mattina i progetti per l’installazione di nuovi sistemi di videosorveglianza presentati da numerosi enti locali della Città Metropolitana. L’iniziativa coinvolge i Comuni di Calenzano, Castelfiorentino, Certaldo, Dicomano, Empoli, Figline e Incisa Valdarno, Firenze, Fucecchio, Gambassi Terme, Montespertoli, Pelago, Signa e Vinci, oltre alle Unioni dei Comuni del Chianti Fiorentino, del Valdarno e Valdisieve e dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello.

Nel dettaglio, i progetti approvati prevedono l’installazione complessiva di 252 telecamere, suddivise tra 131 telecamere di sorveglianza e di contesto e 121 dispositivi per la lettura automatica delle targhe. L’obiettivo principale dell’intervento è la prevenzione e il contrasto della criminalità diffusa e predatoria, attraverso una maggiore capacità di controllo nelle aree urbane considerate più vulnerabili o strategiche per il mantenimento della sicurezza pubblica.

Tutti i progetti saranno ora trasmessi al Ministero dell’Interno per la successiva valutazione finalizzata all’accesso al finanziamento previsto dal fondo istituito dalla Legge 18 aprile 2017, n. 48. Tale fondo è destinato a sostenere economicamente i Comuni che partecipano ai “patti per la sicurezza urbana”, agevolando così l’installazione di infrastrutture tecnologiche avanzate a supporto delle forze dell’ordine.

L’iniziativa rappresenta un ulteriore passo avanti verso la costruzione di un sistema integrato di sicurezza territoriale, fondato su prevenzione, tecnologia e cooperazione tra istituzioni locali e centrali. L’adozione di strumenti digitali per il monitoraggio del territorio si conferma strategica nel garantire maggiore protezione ai cittadini e nel rafforzare la risposta a fenomeni di illegalità che interessano il tessuto urbano e metropolitano.

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