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Tragedia in Valdelsa, 69enne muore schiacciato dal trattore. Federacma: “Serve subito la revisione obbligatoria dei mezzi agricoli”

«Un altro nome, un’altra famiglia distrutta – ha dichiarato il presidente Andrea Borio –. Non possiamo accettare che un trattore diventi un...

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Una nuova tragedia nei campi colpisce la Toscana: Alessandro Mugnaini, 69 anni, pensionato molto conosciuto nella Valdelsa, ha perso la vita in un incidente con il trattore. L’uomo stava percorrendo la Cassia in località San Filippo, nel Comune di Barberino Tavarnelle, quando – per cause ancora da chiarire – il mezzo si è ribaltato all’altezza dell’incrocio per Codilungo, schiacciandolo.

Sul posto sono intervenuti tempestivamente i Vigili del Fuoco di San Casciano, il personale sanitario del 118 e la polizia municipale. I pompieri hanno liberato Mugnaini dal mezzo con l’ausilio di speciali cuscini di sollevamento, ma ogni tentativo di rianimazione è risultato vano. Il decesso è stato constatato sul posto dal medico del 118.

Alla notizia ha fatto seguito la dura presa di posizione di Federacma, la federazione delle associazioni dei rivenditori di macchine agricole e da giardinaggio aderente a Confcommercio, che ha rilanciato l’allarme sulla mancata attuazione della revisione tecnica obbligatoria dei mezzi agricoli.

«Un altro nome, un’altra famiglia distrutta – ha dichiarato il presidente Andrea Borio –. Non possiamo accettare che un trattore diventi un rischio mortale solo per l’assenza di controlli. Serve subito l’applicazione della legge sulla revisione tecnica dei mezzi, ferma dal 2015 in attesa di decreto attuativo».

Secondo i dati INAIL, ogni anno in Italia oltre 100 persone muoiono in incidenti legati all’uso di trattori. Il ribaltamento è la causa più frequente, ma molti dei decessi si potrebbero evitare con la presenza di dispositivi di sicurezza come rollbar, cinture e freni efficienti. Troppi mezzi, però, circolano ancora senza alcuna verifica.

«Mugnaini era molto amato nella sua comunità – aggiunge Borio –. Viveva a Barberino con la moglie, titolare di un agriturismo, e aveva tre figli. Lascia anche i genitori anziani. La sicurezza non guarda all’età: servono cultura della prevenzione e controlli immediati, altrimenti continueremo a contare morti nei campi».

Federacma ribadisce quindi l’urgenza di attuare la normativa, creare centri autorizzati alla revisione e introdurre controlli efficaci per proteggere chi lavora – o vive – in campagna.

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