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Primo suicidio medicalmente assistito in Toscana dopo l’approvazione della legge “liberi subito”

La procedura si è svolta interamente nel rispetto della normativa vigente, nonostante l’impugnazione governativa che mira a ostacolare...

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Suicidio Assistito Suicidio Assistito © InConsiglio - Regione Toscana
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Il 17 maggio 2025, nella provincia di Siena, si è verificato il primo caso di suicidio medicalmente assistito in Toscana, reso possibile dalla legge regionale “Liberi Subito”, approvata a febbraio dallo stesso Consiglio regionale. Il protagonista è stato lo scrittore Daniele Pieroni, nato nel 1961 e affetto dal 2008 dal morbo di Parkinson, aggravato da una grave disfagia che lo costringeva all’uso quotidiano della PEG per la nutrizione artificiale. La sua richiesta, formalizzata all’AUSL Toscana Sud Est il 31 agosto 2023, è stata accolta a seguito delle verifiche previste dalla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale, nota come “Cappato – Antoniani”.

La procedura si è svolta interamente nel rispetto della normativa vigente, nonostante l’impugnazione governativa che mira a ostacolare l’applicazione delle leggi regionali sul fine vita. Pieroni ha ricevuto assistenza e informazioni attraverso il Numero Bianco dell’Associazione Luca Coscioni. Il farmaco letale, somministrato autonomamente a casa, è stato preparato in presenza volontaria di personale sanitario dell’ASL Toscana Sud Est e dei suoi cari, inclusi fiduciari e familiari.

La vicenda ha suscitato commenti da parte di esponenti dell’Associazione Luca Coscioni, tra cui Marco Cappato, Filomena Gallo e Felicetta Maltese, che hanno lodato la professionalità e l’umanità dell’ASL toscana, definendola esempio virtuoso di applicazione di una legge di civiltà. Allo stesso tempo, hanno criticato l’impugnazione da parte del Governo Meloni, giudicata un atto ideologico privo di fondamento giuridico e in contrasto con i diritti riconosciuti dalla Corte costituzionale.

Il caso Pieroni rappresenta un momento cruciale nel dibattito sul fine vita in Italia, sottolineando la necessità di normative chiare e rispettose della volontà individuale. La Toscana, grazie a una legge promossa tramite iniziativa popolare, si conferma tra le Regioni italiane più attive nella tutela dei diritti civili legati alla dignità della vita e alla libertà di scelta.

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