OK!Valdisieve

Signa: adottati i nuovi strumenti urbanistici durante l’ultima seduta di Consiglio Comunale

Moltissimi gli interventi previsti dai nuovi piani che, in linea generale, guardano a sviluppo industriale, sicurezza idraulica, viabilità e infrastrutture...

Abbonati subito
  • 28
La presentazione dei due piani La presentazione dei due piani © Comune di Signa
Font +:
Stampa Commenta

Sono stati adottati i nuovi strumenti urbanistici di Signa durante l’ultima seduta di Consiglio Comunale del 4 aprile scorso.
Un provvedimento atteso che propone un nuovo disegno di Signa per i prossimi trent’anni. Moltissimi gli interventi previsti dai nuovi piani che, in linea generale, guardano a sviluppo industriale, sicurezza idraulica, viabilità e infrastrutture stradali, ambiente e qualità della vita.
“Con grande soddisfazione siamo arrivati alla conclusione di uno fra i provvedimenti più importanti di tutta la nostra legislatura – afferma il sindaco Giampiero Fossi.

Con questi atti diamo un nuovo volto alla Signa dei prossimi anni. Ci siamo mossi in un’ottica di sviluppo e crescita ma anche di riordino, lavorando attentamente sui contenitori, sulla viabilità e con uno sguardo sempre accorto all’ambiente. Abbiamo esaminato le criticità, anche le più annose, per restituire una soluzione organica a tutto l’insieme: le scelte fatte ci offrono la proiezione di una Signa che cresce e si sviluppa nella giusta direzione. Una città attenta alle necessità dei suoi cittadini ma, al contempo, inserita nel disegno metropolitano della grande Firenze.
Abbiamo lavorato per recuperare alcune ferite sul territorio da restituire alla comunità sotto forma di servizi o spazi da destinare a pubbliche funzioni e, contemporaneamente, per lo sviluppo della nuova viabilità – pensiamo al ponte sul Bisenzio, alla nuova via Roma, al completamento di via Arte della Paglia. In più, guardiamo a una Signa policentrica: non parliamo più di frazioni ma di nuovi centri in cui ogni zona del territorio costituisca una propria realtà con caratteristiche specifiche da intersecare in un’unica rete”.

“Abbiamo scelto di portare contemporaneamente in adozione sia il piano strutturale che il piano operativo – afferma l’assessore all’urbanistica Andrea di Natale.
Una strategia extra-ordinaria che ha richiesto un grande sforzo collettivo che però viene ripagato dalla qualità del prodotto finale.
Non abbiamo tralasciato alcun aspetto e abbiamo analizzato attentamente ogni problematica: un lavoro lungo e scrupoloso che ci ha permesso di non lasciare nulla di intentato.
Ci siamo concentrati sulla ricucitura di alcune cesure sul territorio e sul recupero di spazi, andando a toccare anche temi di grande portata come l’area Nobel o i Renai. I punti cardine su cui abbiamo fatto perno per l’elaborazione dei piani guardano a un incremento del lavoro con lo sviluppo della zona industriale; la mitigazione del rischio idraulico – sulla quale ci spendiamo da anni e ci vede protagonisti nella piana insieme al Consorzio di Bonifica e la Regione Toscana; sviluppo della rete di infrastrutture viarie urbane ed extraurbane; sostenibilità ambientale; incremento della qualità della vita per il cittadino – ne è un esempio la riqualificazione di via Roma che stiamo ultimando.
Voglio spendere un sentito ringraziamento a tutti i soggetti coinvolti in questa operazione – il team di professionisti guidati dall’architetto Filippo Falaschi, la progettista incaricata Sara Bindi Fortoni e tutte le forze politiche con cui abbiamo avuto un attento confronto”.


Tra i punti strategici, appunto, l’area Nobel per la quale l’Amministrazione, attraverso i nuovi strumenti urbanistici, prevede una nuova centralità accessibile e multifunzionale: ci sarà una parte adibita al lavoro – circa 30mila mq di area produttiva; 7mila mq di spazio da destinare al commercio per la vendita, ad esempio, di prodotti realizzati all’interno della stessa area Nobel; una importante zona turistico-ricettiva, per luoghi di socialità e aggregazione; le due grandi aree naturali a nord e sud della Nobel da mantenere: l’area a nord si profila come un bosco secolare già esistente, mentre l’area naturalistica a sud – che si affaccia verso l’Arno e la foce dell’Ombrone – prenderà le forme di un parco a tema da integrare con il verde esistente e con la vecchia stazione ferroviaria.

“Il passo successivo sarà mettere i nuovi piani a disposizione dei cittadini attraverso il sito istituzionale – afferma il funzionario comunale Filippo Falaschi Dopo la pubblicazione sul BURT i piani saranno efficaci e partiremo con il periodo di raccolta delle osservazioni. I contributi dei cittadini andranno a integrare e arricchire ulteriormente gli strumenti urbanistici”

“Questa è una partenza
– concludono il Sindaco e l’Assessore – adesso abbiamo uno strumento moderno e definito che ci permetterà di mettere mano concretamente alla Signa di domani”

 

Lascia un commento
stai rispondendo a