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Consiglio aperto sul Rovigo, Bene Comune: “Occasione mancata per unire le forze. Grave la bocciatura della mozione”

La bocciatura della mozione sul Rovigo e la mancata adesione alla candidatura FAI: “Un'occasione persa per coinvolgere cittadini e istituzioni"

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Bene comune Bene comune © bc
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Nel 14° episodio di “Bene Comune Informa”, il gruppo consiliare di minoranza torna a commentare l’esito del Consiglio Comunale aperto svoltosi il 14 aprile scorso a Firenzuola sul disastro ambientale del torrente Rovigo, colpito dal crollo della vecchia discarica degli anni ’70.

“Un appuntamento che il nostro gruppo ha fortemente voluto – spiegano i consiglieri – con l’obiettivo di fare chiarezza e stimolare un confronto reale tra cittadini, istituzioni e soggetti coinvolti. La sala del Consiglio era gremita, segno di quanto la questione stia a cuore alla popolazione”.

Presenti all’incontro, oltre all’amministrazione comunale, anche rappresentanti della Regione Toscana, l’assessora Monia Monni, i parlamentari Erica Mazzetti e Marco Morioni, il Consorzio di Bonifica Medio Valdarno, la Misericordia di Firenzuola, le associazioni locali e la ditta incaricata degli interventi sulla frana. Tuttavia, dopo le ore 20 la seduta è stata interrotta dal sindaco, impedendo a diversi cittadini già prenotati di intervenire. “Una scelta che ha lasciato l’amaro in bocca – commentano da Bene Comune – vista la varietà dei temi trattati: competenze, tempistiche, risorse e indagini ambientali”.

Nel corso della seduta ordinaria precedente, il gruppo aveva inoltre presentato una mozione contenente due richieste precise: l’aggiornamento della mappatura regionale dei siti a rischio, come quello di Rovigo, e il coinvolgimento strutturato del volontariato civile nelle operazioni di bonifica, sul modello adottato a Faenza e Bologna dopo le alluvioni. La proposta, però, è stata bocciata dalla maggioranza. “Una decisione incomprensibile – sottolineano – che priva la comunità di strumenti utili, concreti e sicuri per affrontare l’emergenza. È preoccupante che l’amministrazione si limiti a rimandare la responsabilità alla Regione o alla Prefettura”.

A questa bocciatura si aggiunge, secondo il gruppo, “un altro segnale negativo”: la mancata adesione del Comune alla candidatura del torrente Rovigo tra “I Luoghi del Cuore” del FAI. “Un’occasione persa – commentano – proprio mentre la campagna ha superato gli 11.000 voti, portando il Rovigo al primo posto in Toscana e ventesimo a livello nazionale. Un risultato straordinario di mobilitazione popolare, che potrebbe dare accesso a fondi fino a 50mila euro per interventi di valorizzazione”.

Il gruppo Bene Comune annuncia di voler proseguire nella propria azione informativa e propositiva: “Nonostante la chiusura della maggioranza, continueremo a sollecitare il dibattito, promuovendo nuove assemblee pubbliche dove tutte e tutti possano parlare, intervenire ed essere ascoltati. Il futuro del nostro territorio merita partecipazione e trasparenza”.

 

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