“Pietro Annigoni. Presenza di un artista”. Recensione del libro © n.c.
I 25 anni dalla scomparsa del grande Maestro Pietro Annigoni (1988-2013), sono stati degnamente commemorati con una serie di manifestazioni ed eventi artistici e culturali, ma nello stesso momento l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze con l’Editrice Polistampa, ha dato alle stampe una splendida monografia dell’artista, impreziosita da opere rare ed inedite dalle collezioni dello stesso Ente CRF, della Fobndazione Croff-Guelkpa di Ivrea e da raccolte pubbliche e private.
Il libro a cura di Emanuele Barletti con la collaborazione di Arabella Cifani e Franco Monetti, presentazione di Giampiero Maracchi presidente del C.d’A. dell’Ente CRF e la prefazione del sindaco di Firenze Matteo Renzi, si suddivide in diverso settori, praticamente dai primi passi in quel di Milano, sua città natia fino alla sua scomparsa nella città del Giglio che lo ha accolto, stimato, amato.
Per gli amanti della pittura e in modo particolare per la “scuola” artistica di Annigoni, questo libro è davvero una rarità, nel senso che sono riportati tanti aspetti della sua lunga esistenza artistica, che praticamente lo ha portato non solo a ritrarre Re, Imperatori, Regine (era infatti chiamato come il pittore delle “Regine”) e grandi personalità, ma ha caratterizzato con la sua superba tavolozza nel ritrarre quella che è stata la vita sociale, civile, umana di un preciso periodo storico del ‘900, per poi proporre quei tanto amati paesaggi e panorami con casali, prati, fiumi, colline, monti, maggiatiche, insomma una natura intatta e soava.
Galleria fotografica
Non possiamo non dimenticare - e nel libro ce ne sono tanti – quei disegni, quegli schizzi, quei ritratti relativi a personaggi, donne, uomini, bambini, bambine, che hanno avuto un ruolo importante nella natura di Annigoni, senza contare poi quelle piccole-grandi scenografie dove il Cristo è al centro della sua mente.
Anche il nostro Mugello è rappresentato; il periodo vissuto negli anni ’40 e ’50 nella Villa di Lama (Piazzano), ospite della nobil famiglia Venerosi Pesciolini (sembra di rivivere i tempi di Giosuè Carducci quando fra ‘800 e ‘900 veniva ospitato a Pilarciano dalla nobil famiglia Giarrè Billi), portò l’artista a ritrarre ville e casali, contadini e personaggi variegati, con il culmine dello stupendo Cristo Crocifisso dipinto in affresco nell’abside della Chiesa di San Martino a Castagno d’Andrea.
Una bella e completa monografia questa che suggella la vita e la storia di un grande personaggio e di un grande artista. (“Pietro Annigoni-presenza di un artista” – 2013 - Edizioni Polistampa – 240 pagg. - Oltre 150 illustrazioni - € 16).
Frontespizio del libro “Pietro Annigoni – presenza di un’artista”
La villa di Lama dipinta da Pietro Annigoni negli anni ’40, quando era ospite della nobil famiglia Venerosi Pesciolini. Per coloro che non sanno dov’è ubicata, l’antica nobile residenza (attualmente di proprietà Cavini Rook), si trova sulla strada comunale fra l’abitato di San Miniato a Piazzano verso Santa Maria a Vezzano.


