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“Nessuno si salva da solo”: al Meyer donazione interreligiosa per promuovere la solidarietà

Un gesto concreto in vista della Giornata Mondiale della Donazione di Sangue.

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I promotori dell'iniziativa I promotori dell'iniziativa © nn
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Al Centro Trasfusionale IRCCS Meyer si è tenuta una donazione interreligiosa di sangue, simbolica ma fortemente significativa. Un appuntamento che ha riunito esponenti delle tre principali religioni monoteiste per lanciare un appello universale alla solidarietà: «Nessuno si salva da solo». Protagonisti dell’iniziativa, promossa da DonatoriNati Toscana, sono stati l’imam di Firenze Izzeddin Elzir, il Rabbino Capo Gadi Piperno e l’Abate di San Miniato al Monte dom Bernardo Gianni, insieme alla direzione dell’ospedale pediatrico Meyer. Tutti uniti in un gesto concreto che va oltre le differenze, nel nome della comunità, della pace e della fratellanza.

Il sangue non ha colore

«Il sangue è lo stesso per tutte le persone e non ha colore», è il messaggio forte che ha attraversato la mattinata di oggi. A pochi giorni dalla Giornata Mondiale della Donazione di Sangue, l'iniziativa ha voluto ricordare che il gesto del donare sangue è un atto profondamente umano, che unisce e che salva vite ogni giorno, nei reparti e nelle emergenze.

Un richiamo che acquista ancora più forza in un momento storico complesso, in cui lo scontro spesso prevale sul dialogo. La donazione, in questo contesto, diventa un ponte tra culture, fedi e generazioni.

Un gesto, mille significati

Il significato del sangue, in tutte le tre religioni rappresentate, ha radici antichissime e valenza simbolica profonda: nella spiritualità, nel sacrificio, nella vita. In questo contesto, donare sangue diventa una forma contemporanea di testimonianza, un modo per affermare l’interdipendenza tra le persone.

«Una goccia di sangue ci ricorda che ognuno di noi ha bisogno dell’altro» ha sottolineato Pierluciano Mennonna, presidente di DonatoriNati Toscana, sottolineando il ruolo educativo e sociale dell’iniziativa.

Un messaggio anche per i giovani

L’iniziativa è pensata anche per le nuove generazioni, che spesso faticano a ritrovare punti di riferimento solidi. Attraverso la presenza congiunta di figure religiose, personale sanitario e associazioni di volontariato, si è voluto lanciare un messaggio positivo e inclusivo: fare del bene è possibile, e farlo insieme è ancora più potente.

Polizia e Vigili del Fuoco, coinvolti attraverso DonatoriNati, rappresentano l’impegno civile che si mette al servizio della cittadinanza non solo in emergenza, ma anche nella promozione di una cultura del dono.

Rinnovata la convenzione con l’Ospedale Meyer

A margine dell’iniziativa, è stato firmato il rinnovo della Convenzione triennale tra DonatoriNati e l’Ospedale Pediatrico Meyer. Un passaggio importante che conferma la centralità del Centro Trasfusionale Meyer nella raccolta sangue regionale e il ruolo dell’associazione come punto di riferimento per la Toscana.

Una collaborazione virtuosa che negli anni ha consentito di garantire scorte costanti di sangue anche nei mesi più critici e di educare alla donazione attraverso eventi, campagne e momenti di partecipazione collettiva.

La donazione interreligiosa al Meyer rappresenta molto più di un gesto simbolico. È un esempio concreto di solidarietà condivisa, capace di abbattere muri culturali e religiosi, riaffermando il valore universale dell’aiuto reciproco.
In un’epoca segnata da divisioni e tensioni, iniziative come questa ricordano che la vera forza sta nella collaborazione, e che una goccia di sangue può unire più di mille parole.

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