Mensa © Pixabay
La ditta Qualità e Servizi fornitore dei servizi scolastici delle mense della Piana torna a far discutere la politica con l'elaborazione di un nuovo menù etnico.
Nel mirino la proposta dei Capogruppo Daniele Brunori e Paolo Gandola per unire le tradizioni culinarie di due popoli in lotta nel medio oriente con l'elaborazione di un menù ebraico-plaestinese.
“Abbiamo accolto con sorpresa la notizia dell’iniziativa dei Comuni e di Qualità e Servizi di proporre menù dedicati al tema della pace, come quello denominato Sapori di Pace. Crediamo davvero che la scuola sia il luogo più giusto per educare al dialogo, all’incontro e al rispetto reciproco.
Proprio per rafforzare questo messaggio e dimostrare che lo stesso è davvero autentico e privo di connotati politici, chiediamo di compiere un passo ulteriore: un menu ebraico-palestinese, che unisca nella stessa tavola le tradizioni culinarie dei due popoli”
Intervengono così, con una nota congiunta, Daniele Brunori, capogruppo della Lega di Sesto Fiorentino e Paolo Gandola, capogruppo delle liste di centrodestra a Campi Bisenzio.
“Se davvero Qualita e Servizi vuole dimostrarsi un’azienda pubblica e non di parte, proponiamo un menù che parli ai bambini attraverso i sapori più che con le parole; che mostri come culture diverse possano convivere armoniosamente; che trasformi un semplice pasto in un piccolo gesto di educazione alla pace”.
Immaginiamo hummus e falafel accanto al challah, cous cous e riso speziato insieme, datteri e melagrane come simbolo di prosperità condivisa. Un segno semplice ma potente.
Partire dalle scuole di Sesto e Campi per un messaggio più grande.
Sarebbe bello se questo percorso di dialogo iniziasse proprio qui, nelle scuole di Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio: luoghi dove i bambini imparano, ogni giorno, che le differenze possono essere una ricchezza”.
Da qui la richiesta congiunta dei due capogruppo: “Chiediamo ai Comuni, a Qualità e Servizi e alle comunità scolastiche di accogliere senza riserve questa proposta: un vero menù della Pace, che unisca, includa e apra strade di dialogo. Perché la pace si costruisce insieme, anche con gesti semplici. A meno che Qualità e Servizi non voglia chiaramente scendere in campo, con precisi connotati politici, che, in tal caso, contesteremo chiaramente”.


