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Lettere in redazione. Necessità di un'infrastruttura moderna per il rilancio del Mugello

Tale progetto rappresenterebbe molto più di una semplice soluzione ai disagi viari: si configurerebbe come motore di sviluppo...

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Lettera - Immagine di repetorio Lettera - Immagine di repetorio © olegkrugllyak per Depositphoto
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Un cittadino di Scarperia, residente nel Mugello sin dalla nascita nel 1958, lancia un appello alle istituzioni locali attraverso una riflessione lucida e articolata sulla situazione critica della Strada Statale 65. Questo collegamento, un tempo vitale per la regione, si trova oggi in uno stato di progressivo deterioramento, aggravato dalla scarsità di manutenzione e dai crescenti effetti dei cambiamenti climatici. A seguire la lettera integrale

Egregi Signori della Redazione,

Scrivo in qualità di cittadino mugellano, nato e residente a Scarperia dal 1958, con una conoscenza del nostro territorio e, in particolare, delle sempre più critiche condizioni della Statale 65. Questa arteria vitale, che per il tempo rappresentava un collegamento fondamentale, versa oggi in uno stato di crescente degrado, aggravato dalla mancata manutenzione e dagli impatti sempre più evidenti dei cambiamenti climatici, con conseguenze potenzialmente irreversibili per la sicurezza e la connettività del Mugello.

Mi sorge spontanea una domanda, che credo sia condivisa da molti concittadini: Perché le amministrazioni comunali del Mugello non hanno mai intrapreso un'azione congiunta e decisa per sollecitare la Regione Toscana a investire in modo significativo nella realizzazione di una nuova infrastruttura viaria? Immagino un sistema moderno, sicuro e veloce, che potrebbe includere tratti in galleria per superare le criticità orografiche e ambientali attuali.

Un'opera di tale portata non rappresenterebbe solamente una soluzione ai problemi di viabilità esistenti, ma si configurerebbe come un volano per lo sviluppo economico e sociale dell'intero Mugello. Creerebbe nuove opportunità di lavoro e conferirebbe una rinnovata rilevanza territoriale a quella che la storia ricorda come la fertile "terra nuova". In un contesto in cui l'espansione urbanistica a sud di Firenze appare ormai satura, con limitate possibilità di sviluppo nella piana di Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio, escludendo le aree a rischio alluvione, il Mugello potrebbe rappresentare una nuova frontiera di crescita sostenibile.

Credo fermamente che sia giunto il momento per noi cittadini di prendere l'iniziativa. Propongo la formazione di un comitato civico con l'obiettivo primario di promuovere attivamente la realizzazione di questa vitale infrastruttura. Un collegamento strategico di soli 10-15 chilometri potrebbe consentire di raggiungere agevolmente il Piano del Mugnone o le aree a monte di Careggi, aprendo nuove prospettive di collegamento con il capoluogo regionale e con il resto della Toscana.

Confido nella sensibilità del vostro giornale nel dare risalto a questa importante questione, aprendo un dibattito costruttivo tra i cittadini, le amministrazioni e le forze politiche per il bene del futuro del nostro amato Mugello.

Con i più cordiali saluti,

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