OK!Valdisieve

Intervento dei Carabinieri a Vicchio: Sequestro di coltelli e arresto per violenza e resistenza

L'arrestato sarà giudicato questa mattina

Abbonati subito
  • 4975
Carabinieri Carabinieri © N. C.
Font +:
Stampa Commenta

Ieri sera, nella via Beato Angelico, i Carabinieri della stazione locale, insieme a quelli del pronto intervento, sono intervenuti in risposta alle segnalazioni dei cittadini riguardo alla presenza di individui armati di coltelli nella zona. In particolare, intorno alle 20:00, questi individui hanno cercato di attaccare un uomo residente nel Mugello, probabilmente a causa di vecchie dispute tra di loro.

I Carabinieri, arrivati prontamente sul luogo, hanno notato un veicolo che si allontanava ad alta velocità e hanno richiesto all'autista di fermarsi. Dato che l'autista ha ignorato l'ordine, è seguita una breve persecuzione fino a quando i militari sono riusciti a raggiungerlo. Durante i controlli, sono stati identificati i due occupanti del veicolo, entrambi cittadini tunisini nati nel 1974 e nel 1980.

Il 49enne, residente nel Mugello, era in uno stato di agitazione e ha opposto resistenza ai militari, pronunciando minacce. Durante gli accertamenti, sono stati trovati due coltelli da cucina, lanciati dal veicolo in fuga, e un terzo coltello è stato rinvenuto all'interno dell'auto; tutti gli oggetti sono stati successivamente sequestrati. Durante l'operazione di contenimento, il 49enne ha riportato una lesione che richiede una prognosi di 25 giorni, così come due dei militari intervenuti.

L'auto militare è stata danneggiata a causa dei colpi inferti dal 49enne durante il suo arresto, che è stato eseguito per i reati ipotizzati di violenza e minaccia a pubblico ufficiale, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, danneggiamento e porto di armi od oggetti atti a offendere. Sarà giudicato attraverso il rito direttissimo, fissato per questa mattina. Il 43enne, invece, è stato denunciato per il possesso di armi o oggetti atti a offendere e per la violazione dell'articolo 10 del testo unico sull'immigrazione, in quanto si trovava irregolarmente sul territorio.

NDR: In una prima stesura dell'articolo avevamo, erroneamente, citato il Bar Baraonda di Vicchio. Confermiamo da fonti sicure, che tale citazione era sbagliata e il Bar Baraonda non è coinvolto in nessun modo nell'episodio successo. Ci scusiamo con i diretti interessati per l'errore commesso.

 

Lascia un commento
stai rispondendo a