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Impianto eolico Giogo di Villore e Corella: presentato il ricorso al Consiglio di Stato

A causa di questo discutibile rilievo procedurale, è venuta a mancare la giustizia sostanziale, ossia una pronuncia sul merito...

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Italia Nostra e CAI comunicano di aver presentato, entro i termini previsti, ricorso in appello al Consiglio di Stato avverso la sentenza TAR Toscana n. 29/2024, che ha dichiarato l’improcedibilità del ricorso delle due Associazioni contro l’impianto eolico Giogo di Villore e Corella, per una presunta carenza, ossia l’omessa impugnazione della deliberazione del Consiglio dei Ministri del 1° settembre 2022.  “In realtà quella deliberazione” specifica il comunicato di Italia Nostra e Cai “aveva lasciato immutato il contenuto della precedente delibera autorizzativa regionale, per cui una nuova, impugnazione sarebbe stata nient’altro che un doppione di quella già depositata pochi mesi prima

A causa di questo discutibile rilievo procedurale, è venuta a mancare la giustizia sostanziale, ossia una pronuncia sul merito dei rilevi oggetto del ricorso al TAR, che riguardano numerose materie di carattere ambientale e di interesse pubblico”. “Ricordiamo infatti” continuano le due Associazioni “che il progetto Giogo di Villore fa da battistrada per interventi su tutti i crinali e che è in gioco non solo un caso singolo, ma la corretta applicazione delle norme paesaggistiche toscane e nazionali, contro ogni distorsione emergenzialista del diritto e contro una visione miope e puramente tecnica e di mercato della transizione ecologica”.

“Siamo fiduciosi” continua la nota “sulla regolarità e la logicità della procedura da noi seguita e sul fatto che il Consiglio di Stato riconosca l’illegittimità della sentenza n. 29/2024 e ci consenta di avere una risposta in termini di diritto rigoroso e sostanziale, punto per punto. Inoltre, esprimiamo riconoscenza e appoggio al Comune di S. Godenzo che sta combattendo e portando ugualmente avanti il suo ricorso amministrativo in sede di appello”. 

 

 

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Commenti 1
  • Gabriele I.

    Il punto, per me, non è tanto la realizzazione o meno dell'impianto eolico al Giogo di Villore, per il quale ci potrebbero essere buoni motivi da un punto vista geologico ed ambientale per non costruirlo (non lo so), quanto proprio il rifiuto in toto dell'eolico per questioni paesaggistiche. Per prima cosa andrebbe risparmiata energia, ma con le auto elettriche, l'IA, i dissalatori, i climatizzatori (che in certe condizioni non sono solo un lusso), ecc. temo che la domanda crescerà, anziché diminuire. Resta dunque la questione di come produrla e fra il potenziale disastro del riscaldamento climatico o un moderato peggioramento del paesaggio io preferisco il secondo.

    rispondi a Gabriele I.
    gio 28 marzo 12:35