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Il Sindaco Nardella dimentica l'Assessora Del Re e in consiglio comunale parla del suo buon governo

L'Assessora defenestrata viene liquidata in 5 minuti mentre 65 sono dedicati al blitz di venerdì e alla sua politica ambientalista di buon governo.

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Dario Nardella, durante il suo intervento Dario Nardella, durante il suo intervento © Ok!News24
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La comunicazione del sindaco Dario Nardella prevista oggi in aula sul decreto di revoca dell’assessore Cecilia Del Re nel consiglio comunale era un argomento atteso.
Un argomento importante perché la cacciata della Super Assessora regina delle preferenze nelle due ultime consiliature e che ha contribuito non poco a portare Dario Nardella a diventare sindaco di Firenze al primo turno è stato liquidato in pochi minuti. Nello stupore generale.
Solo all'apertura dei lavori in aula (che avvengono sempre con un fastidioso ritardo di almeno mezz'ora sull'orario previsto in convocazione!) il Presidente del Consiglio Comunale Luca Milani ha comunicato che il sindaco avrebbe riferito anche sul blitz ambientalista di venerdì scorso che lo ha visto protagonista in veste di supereroe senza mantello.

Nessuno si aspettava però che il nodo urbanistico su cui è caduta Del Re e che ridisegnerà Firenze fosse liquidato in non più di 10 minuti da Dario Nardella.
Il Sindaco nel ribadire come il tema fosse "cuore del progetto di mandato sia nella sua prima che nella seconda consiliatura nonché azione centrale del suo governo.
L'ipotesi di ridiscutere il passaggio della tramvia al Duomo è stato quindi un elemento di oggettivo conflitto. Non è nel programma di mandato elettorale e riproporlo significa
- sottolinea Nardella -  rimettere in dubbio tutto il sistema tramviario."

Un problema soprattutto di metodo sottolinea il Primo Cittadino "ne io ne la Giunta siamo stati informati in nessuna circostanza di questa presa di posizione dell'Assessora Cecilia Del Re su un tema peraltro collegato con uno degli atti istituzionali più importanti del mandato ovvero il piano di progettazione della città futura."

"Decisione per me sofferta - prosegue Nardella confermando che - l'ho voluta io a lavorare nella Giunta e l'ho riconfermata e mi sono preso la responsabilità politica e istituzionale di questa difficile decisione.
Infine voglio dire ai cittadini che mi assumerò la delega e la eserciterò con il massimo impegno e dedizione perché il tema dell’urbanistica e fondamentale per la città e adesso ci aspetta la fase di osservazione e approvazione definitiva.

Domani - conclude -  abbiamo in agenda programmatica una Giunta in cui discuteremo le priorità dei prossimi 15 mesi. Un'agenda che ci deve portare a completare il programma di mandato che noi abbiamo siglato con Firenze.
Un patto di fiducia con gli elettori.
La scelta non è motivata quindi da aspetti personali e come già ha fatto la maggioranza del Salone dei Duecento anch'io mi  unisco ai ringraziamenti per il lavoro svolto da Cecilia Del Re."


Poche righe lette in aula e non più di dieci minuti d'intervento parevano pochi a prescindere dopo il terremoto politico della settimana e figuriamoci come sono sembrati dopo dato che il Sindaco ha parlato per altri 60 minuti di se stesso, protagonista suo malgrado del blitz ambientalista.

Dopo aver fatto la cronaca minuto per minuto e secondo per secondo del fatto (con tanto di cronometraggio con decimi di secondi) Il Sindaco ha sottolineato come la Municipale e neanche la Digos fossero a conoscenza di minacce o azioni previste. Che un nutrito gruppo di fotografi, cameramen giornalisti fossero lì per seguire il sopralluogo dei due cantieri di restauro che lui in qualità di Sindaco stava compiendo dalle 9,30 e che il trabatello presente su un lato dell'arengario fosse lì da svariati giorni perché utilizzato dal personale che restaurava le statue presenti sull'arengario stesso e che al suo seguito erano i collaboratori social e fotografici per documentare il soppralluogo ai cantieri tanto che alle 10,32 stavo registrando il video in cui dava il resoconto dello stato dei lavori.

Fin qui lo smontaggio pezzo per pezzo della teoria del complotto. Poi Dario Nardella la mette sul personale e sulla sua sensibilità di uomo.
"Quando ho visto accanto a me i due agenti che stavano svolgendo il lavoro ordinario di controllo della piazza correre di scatto e sento delle urla mi giro e faccio ciò che qualunque persona in un momento del genere avrebbe fatto. Ho agito d’istinto più con il cuore che con la testa. Non ho avuto il tempo di riflettere e di ragionare. Ho agito d’impulso come un padre di famiglia e ho pensato sola a difendere la casa di tutti noi come uomo e poi come Sindaco.
Vi chiedo scusa e prendo a prestito le parole di Romano Prodi che ha detto che chiunque in un attimo del genere perderebbe la pazienza e farebbe ciò che ha fatto Nardella. 

Non ho inteso usare violenza ho soltanto compiuto un gesto d’interdizione e in molti nelle ore successive hanno ricamato con commenti, congetture, etc…

Sono stati attimi concitati è facile adesso commentare, in quei momenti non lo era. Nessuno poteva sapere quale potesse essere l’entità del danno. Era presente la violenza e il potenziale pericolo per la città. 

Non mi sono pentito, rivedendomi mi sono reso conto di avere usato nell’impeto toni e espressioni che non sono consoni a un Sindaco, ma rabbia e paura mi hanno portato a usarle con le mie fragilità e la mia spontaneità.

Ho sentito dire con grande stupore che tutto questo è stata una messinscena e voglio dire con tutta la forza che ho che questo commento espresso è ridicolo e offende al limite della diffamazione.
Chi dice questo offende, i cittadini, la Polizia Municipale e i giornalisti!.
Chiedo anche a tutti voi di non insultare la loro professionalità e ringraziare gli agenti che hanno fatto il loro dovere e hanno agito in pochi secondi."

Passando all'entità dei danni Nardella sottolinea come il giorno stesso ha chiesto una relazione tecnica sull'entità del danno cagionato e scoperto che il danno purtroppo aveva già raggiunto una certa consistenza, ma l'azione è stata mitigata grazie ai restauratori presenti in piazza che hanno suggerito di agire subito con acqua e spazzola per mitigare il danno prima che la vernice si seccasse e facesse presa. Vernice peraltro ancora sotto esame per capire se ci sono anche agenti chimici all'interno.
In questa operazione immediata di ripulitura che è durata due ore e mezzo il Sindaco ha ringraziato per il suo pronto intervento spazzola alla mano la vice sindaca Alessia Bettini.
23 metri lineari di base e 5,30 di altezza ripulite ma nonostante ciò il danno stimato è di 30.000 euro.

.Fin qui la cronaca e il resto dei 60 minuti spesi da Dario Nardella sono stati per "giustificare" i due attivisti, forse su suggerimento dell'assessore all'ambiente Andrea Giorgio a cui ha ricordato e tramite loro a tutto il mondo tutto ciò che di buono e giusto lui e la sua Giunta hanno fatto per l'ambiente. Un "pippone" come lo ha definito qualcuno dell'opposizione che pareva un elogio a se stesso; quasi un discorso di metà mandato fatto fuori tempo massimo utile soprattutto a distrarre l'attenzione pubblica dal vero motivo politico per cui tutti eravamo lì: la cacciata a sorpresa della super Assessora Cecilia Del Re.

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