Agenti Polfer © Polizia di Stato
Il Siulp di Firenze, tramite le parole del Segretario Generale Riccardo Ficozzi, lancia un nuovo e preoccupato allarme sulla condizione della Polizia di Stato nel capoluogo toscano, definendola “non più sostenibile”. A fronte del collocamento in quiescenza di almeno 38 poliziotti nei primi cinque mesi dell’anno e di un totale previsto di oltre 70 pensionamenti entro fine 2025, la città riceverà appena 26 nuovi agenti dal piano nazionale di potenziamento degli organici e nessuna assegnazione dagli Istituti di Istruzione della Polizia.
Secondo Ficozzi, la situazione è resa ancora più critica dal mancato aggiornamento della previsione di organico in base alla presenza reale di persone sul territorio. Firenze, infatti, registra quotidianamente una popolazione fluttuante che supera il doppio dei residenti a causa dell’afflusso turistico costante, senza che ciò si rifletta in un adeguato potenziamento delle forze di polizia.
Ancora più grave è il quadro dei commissariati distaccati, come Empoli e Sesto Fiorentino, che già oggi faticano a garantire i servizi minimi e non riceveranno alcun rinforzo. Il segretario del Siulp sottolinea l’effetto cumulativo di questa carenza: si tratta di un depauperamento progressivo che mette a rischio la funzionalità stessa dell’apparato di sicurezza.
Ficozzi critica con durezza anche le promesse politiche giudicate “insostenibili”, come l’impegno di aumentare l’organico di 200 unità, definito irrealizzabile sin da subito dal sindacato. A suo avviso, queste promesse si scontrano con la realtà di un sistema lasciato privo di risorse, che contribuisce alla ricorrente collocazione di Firenze tra le città più insicure d’Italia.
Tra le soluzioni proposte, il Siulp suggerisce il trasferimento delle competenze amministrative, come la gestione dei passaporti e dei permessi di soggiorno, alle amministrazioni comunali, in modo da alleggerire il carico operativo dei commissariati.
Il sindacato avverte che, in mancanza di un’immediata inversione di tendenza, renderà pubbliche tutte le criticità che emergeranno, evidenziando come le difficoltà operative si tradurranno inevitabilmente in disservizi per i cittadini e in un deterioramento degli standard di sicurezza urbana.
L’appello del Siulp è chiaro: serve un’azione concreta, tempestiva e strutturale per salvaguardare la funzionalità e l’efficacia delle forze dell’ordine, a beneficio della collettività.


