Edicola Giannelli © Aldo Giovannini
Da lunedì 14 luglio 2025, anche l’edicola dell’amico Stefano Giannelli in via Leonardo da Vinci a Borgo San Lorenzo chiude i battenti, dopo 50 anni esatti, quando cioè venne aperta dal padre Orfeo nel 1975. Quando chiude un esercizio commerciale conosciuto ed apprezzato da tanti anni, dispiace molto, subentra una malcelata amarezza, e gli esempi che si sono succeduti in questi ultimi tempi, per esempio in una strada storica come via Mazzini, la mitica Malacoda, ecco oltre all’amarezza anche la tristezza di un mondo che cambia – in peggio –, nell’osservare tanti “trianò” abbassati di negozi che avevano fatto la storia.
Certo che la crisi della carta stampata è ormai accertata, una crisi irreversibile, basta leggere proprio in questi giorni su “24 Ore”, la classifica dei quotidiani e quello che hanno perso di vendite nel corso degli anni; migliaia e migliaia di lettori che hanno lasciato il cartaceo per i social e i siti web, segnatamente i quotidiani che hanno cambiato il loro volto politico, con la speranza di vendere di più, ma che al contrario sono arretrati: e di molto.
Tornando all’edicola in oggetto, non molto tempo fa anche il punto vendita (se ben ricordiamo fu aperto dall’amico Rabatti) del Viale della Resistenza è stato chiuso 4 mesi orsono, così anche lo scorso anno l’edicola del viale F.lli Kennedy, aperta dall’altrettanto amico Giovanni Mei, per poi passare a Ferdinando Ferrini: quindi tre edicole sparite.
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Certo che anche negli altri centri le cose non vanno bene, tutt’altro. Paesi come San Piero a Sieve, una volta comune, tanto per citarne uno, non esistono più edicole, nelle frazioni non se ne parla nemmeno.
Borgo San Lorenzo ancora si salva in calcio d’angolo, calcisticamente parlando, poiché sono ancora cinque le edicole in attività: in piazza Gramsci (è la più antica, ex Mattioli), nel Corso (ex Maestrini e Recati), poi in via del Canto (la Laura), in via Pietro Caiani (Tommaso davanti allo Stadio Comunale) ed infine l’edicola nel piazzale dell’Ospedale.
Ripetiamo che la chiusura ci dispiace; eravamo amici da una vita con Stefano e suo babbo, la sua edicola era divenuta anche un ritrovo di tanti amici, con simpatiche discussioni sportive, paesane, popolari, poi i tantissimi bambini che una volta usciti di scuola affollavano l’edicola per scegliere tanta oggettistica per i loro giochi.
E così è la vita. Auguriamo a Stefano ed Adriana tanti anni di vita serena e un meritato riposo.
Maria G
Finalmente va a casa È veramente un pericolo pubblico con quella macchina verde Spesso percorre i marciapiede del paese la mattina presto