OK!Valdisieve

Duemila persone in piazza dopo i fatti del liceo classico Michelangiolo

Alla manifestazione hanno preso parte i ragazzi di diversi istituti della città, ma anche membri di associazioni pacifiste, sindacati, partiti.

Abbonati subito
  • 170
Manifestazione foto repertorio Manifestazione foto repertorio © Pixabay
Font +:
Stampa Commenta

Al grido di Firenze è antifascista, circa duemila persone sono scese in piazza  nel capoluogo toscano dopo che sabato 18 febbraio due studenti sono stati pestati da sei militanti di Azione Studentesca fuori dal licelo classico Michelangiolo.

Apriva il corteo, partito dai giardini di viale Malta, lo striscione "Liberiamoci dal fascismo e dal governo Meloni".

Imponente il dispiegamento di polizia e in via Frusa, dove si trova la sede di Azione studentesca, qualche momento di tensione. Qui il corteo ha sostato per alcuni minuti, con i partecipanti che hanno intonato slogan contro le forze dell'ordine e lanciato petardi, ma non si sono registrati incidenti. 

Durante la manifestazione contestato il sindaco di Firenze, Dario Nardella, secondo alcuni, presenza come "non gradita", come racconta il quotidiano La Nazione

La manifestazione era stata indetta dagli studenti dopo che sabato 18 febbraio due ragazzi del Collettivo Sum (Studenti uniti Michelangiolo) sono stati aggrediti da sei militanti del gruppo di destra Azione Studentesca. Ancora sono in corso le indagini per verificare come si sono svolti i fatti e individuare con precisione i veri respondsabili.

Gli incidenti di fronte al Michelangiolo, erano stato ripresi anche in un video, ripostato dal deputato del Partito democratico Marco Furfaro che parla di "violenza fascista". Nelle riprese del video si vede un ragazzo a terra colpito da calci che viene poi difeso da un compagno, che sferra a sua volta pedate e pugni. Alla fine del filmato un giovane urla: "Fascisti di m***a!".

Il pestaggio sarebbe cominciato quando alcuni membri del collettivo della scuola si sarebbero avvicinati invitandoli a buttare i volantini in un cestino e a sospendere la distribuzione. I due più coinvolti sono gli stessi che si vedono nel video e che hanno testimoniato in questura. Secondo gli studenti del collettivo non è la prima volta che Azione Studentesca fa volantinaggio lì, e sarebbe un pretesto deliberato per provocare lo scontro.

L'episodio di sabato ha continuato a far discutere anche il mondo della politica, con le opposizioni che criticano aspramente il governo guidato da Giorgia Meloni per non aver condannato l'accaduto né annunciato alcuna iniziativa in merito.

Intanto il coordinatore di FDI di Firenze Cellai, ha postato dopo l'accaduto, sulla sua pagina Facebook, una messaggio.

In merito agli scontri davanti al liceo Michelangelo :

Il coordinamento di Fratelli d’Italia esprime profondo rammarico per gli scontri avvenuti stamani nei pressi del liceo Michelangelo e condanna ogni forma di violenza da chiunque esercitata.

La politica deve essere strumento di confronto anche aspro e duro ma non può e non deve travalicare mai in scontro fisico e limitazione della libertà di espressione altrui. E nessuno ha nostalgia della stagione della violenza politica che ha segnato troppo a lungo la storia d’Italia.

Al contempo auspichiamo che venga fatta chiarezza sull’episodio con la corretta ricostruzione dei fatti e auspichiamo che tutti, soprattutto coloro che rivestono incarichi istituzionali come ha fatto il Sindaco di Firenze, abbiano la stessa accortezza nel commentare l’accaduto senza additare responsabilità prima che le stesse siano acclarate, cosa che rischia soltanto di alimentare ulteriormente un clima già troppo pesante.

Jacopo Cellai
Coordinatore FDI Firenze

Lascia un commento
stai rispondendo a