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Dicomanocheverrà - Inopportune le dichiarazioni del Sindaco di Dicomano sulla scarcerazione di Rodolfo Fiesoli.

Presentata anche un’interrogazione sul risarcimento richiesto da alcune delle vittime.

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Il momento dell’arresto di Fiesoli Il momento dell’arresto di Fiesoli © Foto Germogli
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Il Gruppo Consiliare Dicomanocheverrà non ha digerito le dichiarazioni del Sindaco di Dicomano in seguito alla scarcerazione di Rodolfo Fiesoli il "guru" del Forteto. Una vicenda che nelle ultime settimane si è riaccesa anche dopo la conferenza stampa di alcuni avvocati delle vittime di cui vi abbiamo già ampiamente dato notizia. Di seguito, la nota di Dicomanocheverrà

 

La scarcerazione Rodolfo Fiesoli, ha purtroppo riaperto una ferita, forse mai definitivamente chiusa, in molte persone che hanno vissuto direttamente le dolorose vicende legate al Forteto. Una ferita che ancora pesa su tutto il nostro territorio.  Tuttavia cio’ che lascia ancor più esterrefatti sono le dichiarazioni di Stefano Passiatore, sindaco di Dicomano e presidente dell'Unione dei Comuni  del Mugello che, a seguito di questa decisione della Magistratura, ha  sentito  il bisogno  di affermare,  attraverso un comunicato stampa  (e non sul suo profilo social ): “.... la scarcerazione e la collocazione presso il domicilio, questo fa  parte di un ordinamento giuridico e di uno stato di diritto che non si vendica  ma che fa giustizia. Ritengo che questo sia un valore. Uno Stato che anche di fronte ai crimini più efferati come quelli del Forteto  mantiene una sua umanità nel valutare le condizioni di salute dei carcerati. Credo che il nostro ordinamento vada compreso”.

Come dire, Passiatore ha di nuovo perso una buona occasione per tacere. Infatti se le sue affarmarzioni astrattamente prese possono essere anche, almeno in parte, se calate in questo contesto, contesto che lui dovrebbe conoscere bene, pesano come macigni, soprattutto su tutti coloro che da quelle vicende non si sono mai ripresi e in alcuni casi ancora in attesa di gisutizia.

Sia la scarcerazione di Fiesoli e ancor più una sorta di  plauso di un rappresentante istituzionale riaffondano quindi la lama  in ferite mai rimarginate delle vittime e delle loro famiglie .

Che necessità c’era di fare un comunicato sulla scarcerazione di Rodolfo Fiesoli? Comunicato che poi Passiatore, noto per un utilizzo molto importante dei social, questa volta non ha nemmeno condiviso sul proprio profilo? Cui prodest?  A chi giova? direbbero i latini.

Sulla base di questa sua visione, Passiatore , quindi, è  favorevole  anche  per il trasferimento agli arresti domiciliari di tutti  i malati gravi,  condannati  al 41 bis?  E ciò proprio mentre lo stesso Stato decide che questi possono ricevere cure adeguate anche in carcere, piuttosto che fra le calde mura domestiche,  come invece  è stato deciso per Fiesoli. Nessuno di noi disconosce l’art 27 della Costituzione che stabilisce che le pene non devono essere contrarie al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato ma al contempo abbiamo ben presente che dall’altra parte ci sono persone che hanno visto le loro vite irrimediabilmente compromesse e che a loro dobbiamo prima di tutto rispetto.

Piuttosto sarebbe importante capire dove il comune di Dicomano, pensi di reperire le risorse per risarcire alcune delle vittime del Forteto. E’ di pochi giorni fa infatti la notizia che diversi enti locali, compresi i comuni di Dicomano e di Vicchio sono stati riconosciuti responsabili per non aver ottemperato a suo tempo ai dovuti controlli sociali e il comune di  Vicchio ha già ricevuto  dal Tribunale di Genova l'invito a formulare insieme alla Presidenza del Consiglio dei Ministri “proposta di definizione conciliativa della causa”. Cio’ ci fa pensare che lo stesso a breve sarà richiesto anche al comune di Dicomano e proprio su questo come Gruppo Dicomanocheverrà abbiamo presentato un’interrogazione che sarà portata nel prossimo Consiglio Comunale.

I consiglieri: Laura Barlotti – Marcello Certini  - Cristina Ticci

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