Dicomano anni '50 e '60. Un libro la racconta © n.c.
Veniamo gentilmente a conoscenza che sabato prossimo 1 dicembre 2018, (ore 16,30) presso i locali degli Ex Macelli l’amico Saulo Cappellini, caro amico di Dicomano e membro, con altri amici (e l'autore di questo articolo ndr) del Comitato del Mugello per i Valori Risorgimentali, presenterà un suo libro dal titolo “ Alla ruffa, alla raffa”- vita e personaggi nella Dicomano degli anni ’50 e ‘60””. E’ un piccolo affresco di Dicomano con la sua gente, le botteghe, le tradizioni di vita, a cavallo degli anni 50 e 60 del secolo scorso. Con sapiente ironia Saulo Cappellini ci rappresenta un quadro suggestivo della Dicomano di quegli anni, dal primo “ supermercato “ (Il Corellino) all’arrivo del primo negozio alla moda (Maxim), attraverso le sue abitudini, le attività, i giochi dei ragazzi. Trecento nomi di persone e cento tra botteghe e attività ricordate, accompagnati da altrettante foto inedite, contribuiscono, con i racconti, a rappresentare un quadro suggestivo, a tratti colorito, ma profondamente realistico, del paese di quegli anni, in marcia dal dopoguerra verso la modernità degli anni 70. Interverranno, il sindaco Stefano Passiatore, Giulia Fossi assessore alla Cultura, lo scrittore Bruno Confortini, coordinatore e presentatore con letture ad opera di Claudio Capretti, Angiolo Carotti, Gaia Della Rosa, Giorgio Minozzi, Giuliano Rosi. I ricavi delle vendite del libro contribuiranno al restauro delle opere del pittore Paolo Galli in via Dante Alighieri. Paolo Galli, quanti ricordi: carissimo amico, un bravo artista, una persona speciale, che faceva parte di quel gruppo di pittori mugellani (Mario Lapi, Alberto Bonanni, Marco Lukolic ed Enrico Pazzagli di Borgo, Otello Bini, Rutilio Muti, Mauro Simoni ed Ezio Cecchini di Vicchio, Vasco Tortelli e Luigi Romei di Barberino di Mugello, Amelio Settimelli di San Piero a Sieve e Gigi Savi di Scarperia), che costituivano il gruppo artistico mugellano e che hanno lasciato davvero una grande impronta. Paolo Galli “il pittore pazzo” (come lo appellò Amilcare Giovannini nel 1967 su La Nazione) è stato uno dei prim’attori. E questo di Saulo Cappellini nel devolvere i ricavi per il restauro dei suoi affreschi è davvero un atto nobile.



Monica Nei
Buongiorno ho visto questo vostro libro. Vorrei acquistarlo A chi posso rivolgermi cortesemente? Grazie mille