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Conquistato il Monte Ararat dalla spedizione mugellana

GIovanni Menchi e Andrea Frilli salgono 3 cime in Turchia

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Giovanni Menchi in vetta al Monte Ararat Giovanni Menchi in vetta al Monte Ararat © OKMugello
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Lo avevano studiato, si sono allenati e lo hanno fatto. Il 28 marzo hanno conquistato il Monte Ararat scalando fino alla cima di 5137 metri sul livello del mare. Per acclimatarsi all'alta vetta del Monte Ararat, dopo essersi allenati sulle nostre Alpi scalando un 4000 metri, il 25 marzo hanno salito il Monte Artos di 3515 metri, il 26 marzo il Monte Suphan di 4058, il 27 marzo trasferimento al campo base del Monte Ararat per conquistare la vetta il 28 Marzo.

Un abella impresa che sarà inserita nel lungo elenco delle imprese "pazzerelle" di Giovanni Menchi e dei suoi amici (in questo caso Andrea Frilli). Doveva essere della spedizione anche Lorenzo Monti, ma un contrattempo lo ha obbligato a desistere nonostante l'allenamento sulle Alpi. Se conosciamo bene Giovanni Menchi, in questo momento, starà già programmando la prossima impresa, che noi naturalmente racconteremo, intanto ecco la cronaca di Menchi della scalata sul Monte Ararat.

Allora siamo partiti da Cevirme 2000 mt (paesino ai piedi dell Ararat vicino alla città di Dogubayazut), da lì a piedi fino a dove iniziava la neve e poi con gli sci al campo base, abbiamo noleggiato cavalli per portarci la roba al campo base con 2 portatori che ci hanno aiutato anche a montare le tende al campo base che si trova a 3150 mt anche perché i cavalli non riuscivano più ad andare avanti la neve era oltre il ginocchio del cavallo. Siamo saliti seguendo a grandi linee il trail estivo, senza però trovare nessuna traccia, abbiamo dovuto tracciare tutto il tragitto in solitaria nella neve fresca fatta da giorni con doppia fatica. Avevamo il Gps per orientarci e per eventuali soccorsi avevamo il telefono con scheda turca. Qua i soccorsi vengono effettuati dall esercito, infatti prima di salire devi comunicare e chiedere il permesso. Data la finestra di bel tempo di solo 1 giornata era obbligatorio fare la vetta saltando direttamente il campo 2 (che avremmo dovuto sistemare a 4000 mt). Una curiosità è il fatto che i portatori non hanno esperienza di sci e camminano con le ciaspole. Conquistare la vetta è stata una esperienza fantastica, la quota ci ha messo a dura prova, ma il desiderio di superare noi stessi ci ha fatto superare le difficoltà e continuare a salire nonostante la tanta fatica che stavamo accumulando. Una nostra vittoria che condividiamo con tutti i lettori di OKMugello.

 

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