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Commemorata a Scarperia la tragedia delle foibe

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Un momento della cerimonia Un momento della cerimonia © Aldo Giovannini
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Oggi venerdì 10 febbraio 2023, con una significativa e partecipata cerimonia, il comune di Scarperia San Piero, ha commemorato la “Giornata del Ricordo” in memoria delle migliaia di vittime uccise gettate nelle foibe dai comunisti titini. Come ha sottolineato anche il Presidente Sergio Mattarella nel ricordo ufficiale al Viminale, colpevoli di essere italiani. Ricordiamo che la mozione per istituire questa commemorazione fu approvata nel 2013 a maggioranza dal consiglio comunale di Scarperia, per poi essere poi ufficializzata nel febbraio del 2014 dal Commissario Straordinario dott. Fabrizio Stelo (attualmente Prefetto di Oristano, a cui inviamo dal Mugello i saluti dagli amici che lo ricordano con stima ed affetto).

Presente il Sindaco Federico Ignesti unitamente ad alcuni assessori e consiglieri comunali (Casati, Piccirillo, Ciani, Serotti, Modi), il presidente del Consiglio Regionale della Toscana Antonio Mazzeo, autorità militari con l’Arma dei Carabinieri e la Polizia Municipale, il parroco di Scarperia don Antonio Cigna, alcuni componenti e Associazioni combattentistiche d’arma (Alpini) e di volontariato (Misericordia), oltre ad un numeroso gruppo di studenti dell’Istituto comprensoriale della scuola media “Galileo Chini”, accompagnati dai loro docenti.

Dopo il silenzio fuori ordinanza eseguito dal Maestro Antonio Vecchio e il canto dell’Inno Nazionale e la preghiera e la benedizione di don Cigna, il Sindaco Ignesti ha ricordato questa tragedia di un secolo, quello passato, che ha lasciato sul campo tragedie infinite con guerre mondiali e conflitti regionali, milioni di morti. Diciamo subito senza retorica che  il sindaco Ignesti è stato di una adamantina onestà intellettuale, e senza timori reverenziali per nessuno, (poiché i negazionisti sono sempre in giro – ndr), dopo aver ricordato che la targa nel corso degli anni è stata vandalizzata più volte dai soliti emeriti imbecilli (così come fu spaccata nel 1964 la statua del soldato americano nel piccolo mausoleo di Ponzalla, dove morirono nel 1943 300 soldati per la nostra libertà – ndr), il sindaco dicevamo, senza mezzi termini, ha spiegato con dovizia di particolari, quelle che sono state le foibe in terre italiane (Istria, Dalmazia e Venezia Giulia), durante la seconda guerra mondiale, dal 1943 al 1945, con la morte atroce di migliaia di nostri connazionali (donne, uomini, militari, religiosi, bambini), rei di essere italiani che non avevano fatto niente, pagando con la vita quello che fu il fascismo durante la seconda guerra mondiale in terre slave.

Anche il dott. Mazzeo, nel suo intervento ha avuto una anamnesi storica molto profonda, segno indiscutibile che l’allora Presidente della Repubblica Azelio Ciampi volle per legge nel 2004, che il 10 febbraio di ogni anno fossero ricordati gli italiani che ingiustamente e con ferocia, legati con il filo spinato uno dietro l’altro, trovarono la morte in quelle lugubri cavità carsiche come sono le foibe: raccapriccianti e indescrivibili. Un plauso al Municipio e alla scuola di Scarperia San Piero. 

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