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Carne al sangue o ben cotta? E' una questione di salute: ecco da cosa dipende

Spesso ci si chiede come vada consumata la carne, se al sangue o ben cotta: ecco in quali casi cuocerla bene e in quali va bene al sangue

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Carne al sangue o ben cotta, come cuocerla-okmugello.it Carne al sangue o ben cotta, come cuocerla-okmugello.it © N. c.
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È da sempre una delle fonti primarie di nutrimento, per l'uomo, e ancora oggi, lo è. La carne è infatti tra le portate principali della nostra alimentazione, ed è una fonte non indifferente di nutrienti essenziali. Il nostro corpo necessita degli amminoacidi presenti in questo alimento, così come della vitamina B12, che ha una grande importanza per il sistema nervoso. 

Ricca di minerali, come ferro, zinco, selenio, la carne ci permette di mantenere al meglio la massa magra. Si tratta, peraltro, di un alimento declinato in tantissime ricette, e che molto spesso ci aiuta anche a perdere peso, come nel caso di pollo o tacchino. 

Negli ultimi anni, si è molto discusso sul fatto di cuocere bene la carne, oppure prepararla al sangue. È un dubbio di molti, anzi, in realtà, spesso è un vero e proprio cruccio. Il timore di fondo, dietro la richiesta, nei ristoranti o nei pub, di cuocere la carne ben cotta, è che la carne al sangue possa essere contaminata e quindi di rischiare infezioni, avvelenamenti alimentari, ecc. Per altri, la vista del liquido rosso, può essere una visione non gradita. 

È dunque importante fare chiarezza su cosa significhi mangiare carne al sangue, quali sono i casi sicuri in cui consumarla, e quand'è che invece, deve essere ben cotta. 

Il cruccio di sempre: carne al sangue o ben cotta? Tutto ciò che non puoi non sapere in merito

La carne è un ingrediente immancabile di pranzi e cene in famiglia o al ristorante, e la gran parte di noi, la desidera ben cotta. Ci sono, poi, coloro che adorano la cottura al sangue, come nel caso della deliziosa fiorentina. 

Ora, tra le carni che possono essere consumate in modo sicuro, c'è il manzo, nella versione bistecca, filetto, ecc. Questo perché, in questo tipo di carne, i batteri restano in superficie ed è la scottatura a rimuoverli. Le costolette di agnello, le bistecche di coscia e il carrè, inoltre, possono essere cotti al sangue, ma badando bene di fare attenzione a quanti gradi cuocerli. L'ideale, sarebbe tra i 50 e 54 °C. 

Al sangue si può cuocere il petto di anatra, a 57°C o 64°C. E poi ci sono, invece, quelle carni che non possono essere cotte al sangue, come il pollo, il tacchino, il coniglio, il maiale e la selvaggina. Lo stesso vale anche per carne macinata, polpette, hamburger (pure di manzo), in quanto, in questo contesto, mentre vengono lavorate potrebbero essere contaminate da batteri. 

Dunque, in questi casi, è importante cuocerle al meglio. Infine, è bene sottolineare che cuocere al sangue, vuol dire che c'è il sangue dell'animale. Si tratta di un liquido rosso chiamato mioglobina e la cottura di questa carne può essere interna, a 50-52°C, oppure appena scottata, sui 40-45°C. 

Con la carne, tuttavia, in linea generale, è fondamentale prestare attenzione, e acquistarla di un certo livello qualitativo. Questo darà di certo maggiori rassicurazioni sul suo essere sicura da consumare.