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Ballottaggi in Toscana: destra pigliatutto. Confermati i tre capoluoghi

Alla sinistra va solo Pescia. E ora l'obiettivo è conquistare la Regione Toscana.

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Ballottaggio amministrative Ballottaggio amministrative © OkNews24
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La tornata elettorale di ballottaggio in Toscana parla chiaro. Nessun effetto Schlein e per la sinistra è un cappotto netto del centrodestra che vince quattro a zero nelle sfide contro il centrosinistra con la conferma nei tre capoluoghi strappati cinque anni fa (Massa, Pisa e Siena).cosa non proprio scontata.
Un ballottaggio decisamente amaro per i dem che perdono anche "a casa" del segretario regionale Emiliano Fossi.

E' indubbio che a Campi Bisenzio guardavano in molti specie dopo le frammentazioni che hanno colpito in egual misura sia a sinistra che a destra e che hanno mandato al ballottaggio dopo il suicidio della destra l'esponente del Pd contro il candidato di Sinistra e Cinque Stelle che eleggono sindaco Andrea Tagliaferri col 57, 32% che la spunta nettamente su Leonardo Fabbri.

Non può confortare la sinistra moderata che il dato toscano sia un dato in linea con quello nazionale, dove il centrosinistra alla seconda tornata ha conquistato solamente Vicenza.
Conforta invece molto sul fronte del centro destra perché s'intravede la possibilità di conquistare anche la guida della Toscana fa due anni, come ammette Luca Baroncini, commissario regionale della Lega.
“Le vittorie a Massa, Pietrasanta, Pisa e Siena, confermano come il centrodestra sia sempre più vincente e come la Lega conservi un ruolo fondamentale nell’ambito della coalizione. Questi meritati successi ai ballottaggi ci fanno ben sperare per la prossima tornata elettorale del 2024, quando andranno al voto moltissimi comuni in Toscana senza dimenticare le Regionali del 2025, dove puntiamo a vincere senza se e senza ma”. A patto di andare uniti. “Il centrodestra governa in sette capoluoghi di provincia su 10. Siamo pronti per le sfide delle amministrative 2024 e per conquistare la Regione Toscana nel 2025. Uniti, vinciamo”, le parole del coordinatore regionale di Forza Italia Toscana, Marco Stella. “Il centrodestra è pronto per governare la Toscana, sono questi ballottaggi a dirlo. Nei comuni dove il centrodestra ha governato ha ottenuto nuovamente la fiducia”, conferma il coordinatore fiorentino di FdI Jacopo Cellai.

E ovviamente la batosta fa finire nel mirino la segretaria dem Elly Schlein: “Massa, Pisa e Siena, i tre capoluoghi toscani al ballottaggio, si confermano tutti al centrodestra. La Schlein in Toscana non l’hanno proprio vista arrivare” ironizza l’eurodeputata del Carroccio Susanna Ceccardi. “Non c’è che dire: un ottimo effetto Schlein”, twitta invece Matteo Salvini. Un “cannoneggiamento” che arriva anche dal suo stesso campo, come se in tre mesi potesse avere la bacchetta magica per invertire una china che parte da lontano.

Per il segretario regionale Emiliano Fossi i risultati certificano l’esigenza di cambiamento: “Il Pd è cresciuto quasi ovunque, ma non abbastanza e soprattutto le divisioni del centrosinistra non ci hanno aiutato. È tempo di cambiare il Pd, ce lo hanno chiesto al congresso ed è il dato che viene fuori dalle urne. Oggi si chiude una stagione e se ne apre una nuova”, senza però commentare il risultato di Campi, dove a vincere è stata la sinistra, non il centrodestra.

A farlo ci pensa il senatore Dario Parrini: “Inutile girarci intorno. Sono estremamente preoccupato – scrive su Facebook – Veniamo sconfitti con un distacco di quasi 20 punti in un comune cruciale della Piana fiorentina, con un peso specifico pari a quello di un capoluogo. Quella di Campi è una batosta che assume purtroppo un cospicuo valore simbolico poiché si tratta della città dell’attuale segretario regionale del nostro partito e dell’attuale assessore regionale all’Ambiente”.

Il nuovo partito dem che si sposta a sinistra con la giovane Schlein non sfonda né nella parte più di sinistra che preferisce la sinistra autentica né fra i moderati che finiscono per strizzare l'occhio al terzo polo.
Sorprende l'altro dato raro. Chi governa vince e lo fa nettamente sappiamo bene come alla prima tornata post nuovo governo solitamente per effetto del contrappasso la coalizione che siede a Palazzo Chigi non vince.

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