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Ascanio Celestini: “Rumba. L’asino e il bue del presepe di San Francesco nel parcheggio del supermercato”

Un cavaliere che non volle più fare la guerra e che, da frate, in tempo di crociate, si recò in Terra Santa predicando la pace e la fratellanza.

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ascanio celestini ascanio celestini © nn
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Rimandato il 28 febbraio per un’indisposizione dell’attore, arriva finalmente al Teatro Corsini di Barberino “Rumba. L’asino e il bue del presepe di San Francesco nel parcheggio del supermercato” il nuovo straordinario spettacolo di Ascanio Celestini. San Francesco, un uomo controcorrente, perché pur essendo ricco, scelse non solo di essere povero, ma di farsi servo dei poveri. Un cavaliere che non volle più fare la guerra e che, da frate, in tempo di crociate, si recò in Terra Santa predicando la pace e la fratellanza. «Ma perché Francesco ci affascina ancora dopo otto secoli? E dove lo troveremmo oggi?

Tra i barboni che chiedono l’elemosina nel parcheggio di un supermercato? Tra i facchini africani che spostano pacchi in qualche grande magazzino della logistica?» Ponendosi queste domande, nei panni del personaggio-narratore, Ascanio Celestini racconta il Francesco di oggi, che trova i propri personaggi in strada, tra le case popolari, tra coloro che, oggi come ieri, nessuno vede. A Francesco si deve anche l’invenzione del Presepe, che il santo allestì per la prima volta a Greccio: «Nella notte di Natale del 1223 Francesco ha fatto, in quel piccolo paese, il suo primo presepe. Un bue, un asino e una mangiatoia. Niente altro. Serviva mostrare che Gesù era nato povero. In un paese povero, un posto di poveri.» Celestini dedica uno dei suoi racconti a Francesco, il santo che scelse di servire i poveri e nel 1223, a Greccio, creò il Presepe.

Ha vinto tra gli altri, 2 premi UBU, il premio Gassman, il Flaiano, il Volponi, il Ciak d’oro ed il premio Vittorio de Sica, al cinema lo ricordiamo in “Mio fratello è figlio unico” di Luchetti, in “Questione di cuore”di Francesca Archibugi , “Tutti giù per aria”di Francesco Cordio  “Una montagna di balle” di Nicola Angrisano “La pazza della porta accanto - Conversazione con Alda Merini”, regia di Antonietta De Lillo  (la canzone L'amore stupisce è di Ascanio) “La pecora nera”, regia di Ascanio Celestini “Viva la sposa”, regia di Ascanio Celestini “Achille Tarallo”di Antonio Capuano, “Il paese interiore”, di Luca Calvetta “Il mare nascosto, di Luca Calvetta .

In Mugello l’abbiamo già applaudito al Corsini di Barberino due volte: in “Pro Patria” nel 2011 ed in “Pueblo” nel 2018 e al Teatro Giotto di Vicchio nel 2016 con “Laika”, sabato 10 potremo vederlo finalmente in scena, di nuovo al Corsini in “Rumba” di e con Ascanio Celestini con le musiche di Gianluca Casadei la voce di Agata Celestini le immagini dipinte Franco Biagioni ed il suono di Andrea Pesce in questa interessantissima produzione Fabbrica, Fondazione Musica Per Roma, Teatro Carcano

 

 

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