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Sieci un paese vivo. Il recupero dell'area Ex-Brunelleschi può dare maggiore impulso

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Sieci un paese vivo. Il recupero dell'area Ex-Brunelleschi può dare maggiore impulso Sieci un paese vivo. Il recupero dell'area Ex-Brunelleschi può dare maggiore impulso
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Progetto "Nuova Brunelleschi"? Sempre più curiosità da parte di abitanti di Sieci e non solo, un qualcosa che potrebbe dare un nuovo volto e restituire alla collettività un'area ad oggi inutilizzabile. Sono arrivate alla "Cooperativa Sieci Nuova" anche le prime adesioni da parte di privati e commercianti ed anche importanti feedback sul piano internazionale, primi importanti passi per giungere al traguardo e far sì che un semplice progetto di recupero ideato dai neo-architetti Lapo e Fabio per la loro tesi magistrali si trasformi in qualcosa di concreto e utile alla comunità.Parole chiave? Viabilità, recupero ambientalistico, valorizzazione storica e nuova edilizia.

Proseguono le riprese per le vie e Piazze di Sieci delle interviste e video-reportage messi a punto da Ok!Valdisieve per la rubrica "Nuova Brunelleschi". Questo mercoledì (1 luglio, ndr) abbiamo parlato ancora una volta della storia della Fabbrica ma anche e sopratutto della storia del paese di Sieci, un paese vivo e ricco di voglia di fare e mettersi in gioco per il quale la fabbrica potrebbe essere solo un surplus. Con un abitante molto conosciuto di Sieci abbiamo parlato di associazionismo e di tutte le realtà che fanno parte di questa piccola-grande frazione del Comune di Pontassieve: Circolo ARCI Primo Maggio, Croce Azzura Sezione Sieci, Polisportiva, Circolo MC 'Il Gabbiano'. Nel prossimo video in uscita lunedì (6 luglio, ndr) sarà presente questo e molto altro, assieme ad altri spunti di storia grazie a persone che hanno vissuto direttamente o indirettamente la storia della Fabbrica Brunelleschi.

Non vi resta dunque che attendere! Curiosi?

Nel frattempo vi proponiamo una pillola storica sugli Albizi di Poggio a Remole e le famose "Marsigliesi", i particolari laterizi per copertura prodotti nella Brunelleschi:

La prima testimonianza certa dell’esistenza di una Fornace, collegata alla tenuta degli Albizi di Poggio a Remole, risale all’anno 1774, quando questa fornisce gran parte dei laterizi utilizzati per i lavori di restauro ed ampliamento del Palazzo Pretorio di Pontassieve.

Nel 1820, anno della redazione del catasto generale toscano, nel territorio di Pontassieve risulta già la presenza di un complesso articolato attorno a due fornaci, una per la produzione di laterizi e calcina, l’altra per la produzione del “lavoro sottile”.

Alla morte del marchese Amerigo degli Albizi nel Gennaio del 1842, si estingue il ramo fiorentino della famiglia e subentra un ramo collaterale trasferitosi dalla Francia, sotto la guida del Cav. Alessandro Pietro. Il figlio Vittorio Pietro, personaggio di rilievo nell’ambiente culturale fiorentino della Toscana preunitaria, investì notevoli capitali per la trasformazione dell’azienda. Importò dalla Francia nuove tecnologie con le quali dette inizio alla produzione di speciali embrici di copertura, che prenderanno il nome di Marsigliesi, dal luogo di provenienza delle maestranze specializzate (Marsiglia), le prime saranno prodotte nella fornace delle Sieci. La vicinanza di una grande città come Firenze divenuta nel frattempo capitale del Regno di Italia e l’inaugurazione della linea ferroviaria Firenze- Arezzo, inaugurata nel 1862 diedero ampio rilievo alla fornace che distribuirà i propri prodotti su tutto il territorio nazionale.

La morte nel 1877 di Vittorio Albizi venne accolta con profondo dolore, poiché uomo che si era speso personalmente e con ingenti capitali nel far fiorire le sue industrie sparse in tutta la provincia fiorentina, garantendo una prospettiva economica alla popolazione.

Se vuoi riascoltare la prima puntata in audio, ecco il podcast:

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