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Green pass da oggi servirà anche per molti altri servizi: ecco cosa cambia

La certificazione verde sarà obbligatoria per una serie di servizi da oggi 20 gennaio. Nuove regole anche dall'1 febbraio. Scattano le sanzioni sul posto di lavoro

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Controlli Green Pass Controlli Green Pass © N.c
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Scatta oggi la seconda fase delle nuove regole per il possesso del Green pass. Da oggi  giovedì 20 gennaio sarà infatti obbligatorio avere almeno il Green pass base (rilasciato o in seguito alla vaccinazione, o dopo guarigione da Covid-19, o dopo aver effettuato un tampone dall’esito negativo, eseguito nelle precedenti 72 ore nel caso di test molecolare, oppure nelle precedenti 48 ore nel caso di tampone antigenico rapido) per l’accesso ai servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici. 

Dieci giorni dopo la prima fase e due settimane dopo il decreto cambiano le regole nel contrasto al Covid con l'entrata in vigore delle prime novità per quanto riguarda i provvedimenti che estendono la lista delle attività che non si possono fare senza certificazione verde.
Regole già in vigore per altri altri servizi ai cittadini, come ad esempio per ristoranti o mezzi pubblici. E che si estenderanno ulkteriormente ad altri settori dall'1 febbraio. Ma vediamo tutto nel dettaglio.

Da oggi scatta l'obbligo di possesso ed esibizione del Green pass base per accedere ai servizi alla persona come parrucchieri e barbieri.
Obbligo di Green pass base anche per entrare nei centri estetici e negli studi professionali dove si eseguono tatuaggi e piercing.

Controlli e sanzioni
Ai fini della verifica del Green pass non è necessario richiedere il documento d’identità. Per i clienti privi di certificazione è prevista una sanzione da 400 a 1000 euro; stessa sanzione per il titolare che non abbia effettuato il controllo o che abbia comunque consentito l’ingresso ai clienti sprovvisti della certificazione verde base.
Inoltre, per il lavoratore sprovvisto di green pass è prevista l’assenza ingiustificata, senza diritto allo stipendio, fino alla presentazione del green pass stesso.
Per le imprese con meno di 15 dipendenti, dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata, il datore di lavoro può sospendere il lavoratore per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, comunque per un periodo non superiore a 10 giorni lavorativi, rinnovabili fino al 31 marzo 2022, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del posto di lavoro per il lavoratore sospeso.

Nel caso in cui il lavoratore acceda al luogo di lavoro senza certificazione, il datore di lavoro deve effettuare una segnalazione alla Prefettura ai fini dell’applicazione della sanzione amministrativa che va da 600 a 1.500 euro. L’obbligo del green pass non riguarda i bambini sotto i 12 anni e i soggetti esenti per motivi di salute dalla vaccinazione sulla base di idonea certificazione medica. 

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