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Verso il conclave. Tutti i segreti del Vaticano

Quanti papi sono stati eletti? I nomi scelti, il papato più lungo, il papa più giovane e la papaessa è mai esistita? Tutti segreti da sapere prima del Conclave.

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In attesa del conclave In attesa del conclave © avarand per depositphotos
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Quanti Pontefici si sono succeduti nella storia?
Papa Francesco è stato il 266° pontefice e il suo successore sarà il numero 267.
Questo almeno dice l’Annuario pontificio, ovvero il libro che riporta i dati ufficiali sulla Chiesa cattolica, ma l'elenco dei pontefici che si sono succeduti da san Pietro fino a Francesco è tuttavia stato spesso soggetto di aggiornamenti e non solo.
Questo avviene soprattutto in occasione di una nuova elezione ma anche per la costante ricerca e rilettura storica degli eventi che alcune volte rimette in discussione delle certezze del passato.
Nella successione sulla soglia di Pietro in duemilaventicinque anni si sono verificati passaggi controversi e anche bizzarri.
Dal sistema di elezione del Papa al nome scelto passando attraverso episodi curiosi di ogni tipo.
Cerchiamo di vederli insieme per svelare qualche curiosità e potersi avvicinare meglio al Conclave.

Torniamo ai numeri dei pontefici. Quanti sono stati in realtà finora?
Come abbiamo accennato Francesco, per i numeri ufficiali è stato il 266° Papa ma non è proprio così perché nel conteggio compaiono alcune anomalie.
Papa Benedetto IX per esempio è stato pontefice in tre diversi momenti (nel 1032, nel 1045 e nel 1047) ed è stato contato tre volte. I pontefici eletti nei brevi intervalli tra le sue abdicazioni – Silvestro III, Gregorio VI, Clemente II, Damaso II, Leone IX e Vittore II – sono di conseguenza tutti legittimi e compaiono nell’elenco ufficiale.

Non è questo l’unico caso nella storia sovrapposizioni temporali dei regni pontificali; situazione che si riconduce soprattutto agli anni confusi a cavallo dell’anno Mille.
Nel X secolo Giovanni XII (papa dal 955 al 964), Leone VIII (963-965) e Benedetto V (964 965) risultano ufficialmente come 130°, 131° e 132° pontefice, ma in realtà furono papi negli stessi anni poiché eletti in contrapposizione tra loro: Giovanni e Benedetto acclamati dai romani, Leone dall’imperatore tedesco.

Anche in altre circostanze i papati si sono sovrapposti: per esempio ogni volta che c’è stato un cosiddetto “antipapa” ovvero colui che si autoproclamava, o veniva proclamato, pontefice, ma non era riconosciuto dalla Chiesa.
Ciò avvenne nel 1417 per Gregorio XII (papa), Giovanni XXIII e Benedetto XIII (antipapi dello Scisma d’Occidente), tutti e tre deposti dal Concilio di Costanza, che elesse Martino V.

Non mancano poi alcuni casi particolari, che alterano e confondono ulteriormente la lista.
Il 22 marzo 752 fu regolarmente eletto pontefice il sacerdote romano Stefano, che si insediò in Laterano, ma dopo soli due giorni si ammalò (forse colpito da un ictus) e morì prima di essere consacrato e per questo motivo non risulta più presente nell’Annuario nonostante il suo nome compaia nella serie dei ritratti pontifici della Basilica di San Paolo fuori le mura, a Roma.
Per inciso si sarebbe chiamato Stefano II, cosa che ha complicato anche la numerazione dei successivi pontefici con lo stesso nome. In epoca antica c’era già stato qualche altro morto prima di essere consacrato, ma in quei casi il nome è rimasto nell’elenco ufficiale.
La questione si complica ulteriormente se si considera che, di alcuni pontefici viene messa in discussione persino l’esistenza.
Ad esempio nell’Annuario compare un solo Anacleto (76-88), successore del successore di Pietro mentre per molto tempo si è ritenuto che in quegli stessi anni ci sono stati due pontefici distinti, Cleto e Anacleto (entrambi raffigurati nel Duomo di Siena) e un certo Dono II, che compare in alcune liste non ufficiali del X secolo, ma che non è mai esistito ed è comparso per un errore di trascrizione dal titolo latino Dominus che fu scambiato per un nome proprio.

Le regole per l'elezione del Papa
Ma chi può essere eletto Papa?
Partendo dall’assunto che nel corso dei secoli le regole sono cambiate più volte vi sorprenderà sapere che, teoricamente chiunque, anche un laico poiché cristiano battezzato, può essere eletto Pontefice. Una regola che incredibilmente è valida tuttora anche se non è mai accaduta un’evenienza del genere.
Nel corso dei due millenni l’elezione papale è avvenuta in modalità diverse.
Pietro ad esempio tutti sappiamo che è stato incaricato direttamente da Gesù in persona anche se divenne vescovo di Roma solo dopo alcuni anni.
I suoi primi successori furono indicati da lui stesso poi il Papa venne scelto come i vescovi: la comunità cristiana – consacrati e laici – eleggeva o, più spesso, acclamava la propria guida spirituale.
Va ricordato che per secoli potere temporale e potere spirituale si sono contesi il controllo della Chiesa e non era quindi casistica rara che la scelta della guida suprema della chiesa cattolica venisse influenzata dai sovrani, che in alcuni casi arrivarono a nominare il papa direttamente.
Influenza dei regnanti che, sulla carta, è durata fino al 1903 data in cui è decaduto il diritto formale per alcuni re cattolici di porre il veto su certi candidati.
In realtà la chiesa di Roma fin dall’XI secolo, proprio per affermare la propria autonomia dal potere imperiale, aveva stabilito regole precise per l’elezione pontificia che sono alla base di quelle attuali.
Nel 1562 con papa Pio IV fu introdotto il voto segreto e nel frattempo si era affermata anche la pratica del voto riservato ai soli cardinali e introdotta la tradizione del “conclave” (clausi cum clave): quando gli elettori restano chiusi in un luogo fino ad elezione avvenuta.

L’elezione più lunga della storia della Chiesa
Leggenda vuole che la prassi del Conclave sia nata nel corso di quella che ad oggi è l’elezione più lunga della storia che durò ben tre anni!
Siamo nel 1268 e alla morte di Clemente IV la nomina del successore si protrasse a tal punto che i cittadini di Viterbo (città dove si stavano svolgendo le elezioni), esasperati dall'attesa rinchiusero gli elettori nel Palazzo dei papi, razionando loro il cibo e scoperchiando il tetto per costringerli così, presi dai morsi della fame e dalle intemperie, a sbrigarsi.
Fu così che dopo ben 1006 giorni si arrivò nel 1271 all’elezione di Gregorio X.

Il conclave non solo a Roma
La formula del conclave (che ebbe un precedente occasionale ma meno clamorosa nel 1198 divenne definitiva dal 1294.
Molti non sanno però che, nonostante Roma sia la sede del potere papale non tutti i conclavi, anche se la maggioranza di essi (anche se non tutti nella Cappella Sistina), sono avvenuti fuori dalla città eterna.
Oltre alla già citata Viterbo sono state sedi di conclave Perugia, Napoli, Venezia, Arezzo in Italia e Avignone e Lione in Francia e Costanza in Germania.

I nomi
È tradizione, almeno databile dal 533 in poi, che il neo pontefice abbandoni il nome di nascita.
Il primo a farlo fu Giovanni II, nato Mercurio, ma il precedente più noto di tutti è lo stesso apostolo Simone che fu chiamato Pietro direttamente da Gesù stesso.
Poi cominciarono ad esserci papi germanici e francesi, per i quali il cambio nome divenne la regola.
Il nuovo nome simboleggia il fatto che dopo l’investitura nasce una persona nuova che ha tagliato tutti i legami col passato per assurgere a un ruolo universale.
Dopo il 1009, soltanto due hanno mantenuto il proprio nome di battesimo: Adriano VI nel 1522 e Marcello II nel 1555.
Il nome scelto inoltre è un’anticipazione di quello che sarà un programma pastorale com’è stato ad esempio con Francesco che ha scelto un esplicito riferimento al modello del poverello di Assisi.

Nomi inediti
Francesco I peraltro in tempi recenti è insieme a Giovanni Paolo I (Albino Luciani) l’unico ad aver scelto un nome mai usato prima: il primo completamente nuovo: Francesco; mentre Luciani scelse un nome “doppio” in omaggio ai suoi due predecessori.
Per un altro caso simile si deve risalire al X secolo con papa Lando (913-914) che rimane l’unico nella storia ad aver portare quel nome che era il suo di battesimo

I numeri “ballerini”
Abbastanza ovvio, con la ripetizione dei nomi l’aggiunta della numerazione necessaria per distinguere i papi con nomi uguali.
Curioso però è che i numeri non sono stati usati da subito e qualcuno è stato aggiunto dopo.
Da Pelagio II (579-590) per distinguere due pontefici con lo stesso nome si aggiunse la parola junior al secondo e quando ci furono tre papi con lo stesso nome si aggiunse secundus junior.
Per evitare confusioni, da Gregorio III (731-741) in poi, si iniziò a far seguire occasionalmente il numero al nome del papa, usanza che è diventata regola ufficiale dall’XI secolo.
Dal pontificato di Leone IX (1049-1054) il numero comparve anche sulle bolle pontificali e sull’Anello del Pescatore (il monile indossato dal papa, con inciso il suo nome) e solo da quel momento quindi si è aggiunto il numero anche ai pontefici eletti prima dell’adozione del sistema per evitare errori che però non mancarono…
Per esempio Papa Josep Ratzinger che prese il nome di Benedetto XVI non è stato il sedicesimo papa a chiamarsi così; come Bonifacio VIII non è stato l’ottavo con questo nome e lo stesso vale per Alessandro VI.
Da dove nasce tutta allora questa confusione?
Dal fatto che alcuni loro predecessori con lo stesso nome (Benedetto X, Bonifacio VII e Alessandro V) sono stati a posteriori “declassati” ad antipapi, ma la numerazione è rimasta.

Un altro caos riguarda i Felice: c’è un Felice III nel 483-492 e un Felice IV nel 526-530, ma non c’è il Felice II, che era presente nell’annuario fino al 1961, quando venne cancellato perché era un antipapa (prima ritenuto addirittura santo per uno scambio di persona).
Clamoroso poi il caso dei papi di nome Martino che sono tre: Martino I, Martino IV e Martino V. Non risulta però nessun papa e nemmeno antipapa che si siano chiamati Martino II e III, perché furono confusi con Marino I e II già esistiti.
Verrebbe da dire che l’idea di aggiungere i numeri non sempre abbia funzionato e lo conferma la confusione totale che sorge intorno al nome più utilizzato di sempre dai papi ovvero Giovanni.
L’ultimo Giovanni della storia, il famoso “papa buono” Angelo Roncalli (1958-1963) era XXIII ma la storia ci ricorda anche un Giovanni XXIII (1410-1415) poi declassato ad antipapa.
Contandoli tutti i papa Giovanni riconosciuti risultano 21 ma non è mai esistito un Giovanni XX dato che nel 1276 per un errore nelle liste Pedro Julião assunse direttamente il nome di Giovanni XXI. Giovanni XVI (997-998), invece, è stato escluso perché considerato un antipapa, sebbene in passato fosse ritenuto legittimo.

Il papato più breve
Fu quello di Urbano VII nel 1590 che durò solo 13 giorni. Celestino IV fu papa per 17 giorni nel 1241; Sisinnio per 20 nel 708; Marcello II per 22 nel 1555.
Il ricordo che molti hanno è quello di Giovanni Paolo I che fu papa per soli 33 giorni nel 1978.
Nell’Annuario pontificio però, come abbiamo accennato, non sono considerati i soli 3 giorni di Stefano II nel 752 che fu regolarmente eletto ma morì prima di essere consacrato.

E quello più lungo
Insuperato resta in base alla tradizione per lunghezza il papato di san Pietro che ha regnato per più di 37 anni, ma in virtù del fatto che l’apostolo nei primi anni non era vescovo di Roma, molti considerano il pontificato da record quello di Pio IX che durò 31 anni, 7 mesi e 22 giorni dal 1846 al 1878.
Terzo nella storia è quello del polacco Karol Wojtyla, Giovanni Paolo II durato dal 1978 al 2005 per 26 anni, 5 mesi e 17 giorni.

Il più giovane e il più vecchio
Stando ad alcune pergamene Benedetto IX fu nominato papa a soli 12 anni nel 1032, per altre fonti a 18, per altre ancora a 30.
Il secondo papa più giovane è stato Giovanni XI, eletto diciottenne nel 955. Seguono Bonifacio IX a 36 anni (nel 1386) e Leone X a 38 (nel 1513).
Il più anziano è stato invece Celestino III, papa a 85 anni nel 1191, seguito da Paolo IV (nel 1555) e Clemente IX (nel 1670), papi a 79 anni.

Italiani e stranieri
La maggioranza dei papi eletti finora è di nazionalità italiana (con predominanza romana) per ovvi motivi storici e geopolitici.
L’elezione al soglio di Pietro del polacco Wojtyla nel 1978 ha spezzato un’assenza di papi non italiani che durava dall’olandese Adriano VI eletto nel 1522.
Nella storia ci sono stati papi greci, siri, africani, tedeschi, francesi, due spagnoli e un inglese mentre Francesco è stato il primo proveniente dalle Americhe.

Gli antipapi
Ci sono poi i cosiddetti antipapi, ovvero coloro che sono stati eletti e nominati pontefici, ma poi non riconosciuti subito oppure in seguito dalla storia ufficiale della Chiesa.
Nell’annuario ne sono registrati 37 ma per gli storici se ne contano da 29 a 43.
Il primo fu Ippolito nel 217 poi riconciliatosi con la Chiesa e morto martire mentre l’ultimo ufficialmente riconosciuto è stato Felice V (Amedeo VIII di Savoia) dal 1439 al 1449, anche lui dimessosi.

I nomi mancanti
Papa Francesco come sappiamo bene è stato il primo nella lunga storia della chiesa ad assumere il nome di Francesco in onore del poverello di Assisi.
Nessun papa ad oggi ad esempio si è mai chiamato Giuseppe, come il padre putativo di Gesù.
Tra i nomi degli apostoli nessuno ha mai scelto Giacomo, Andrea, Matteo, Filippo, Tommaso, Bartolomeo e nemmeno Simone (che come capo della Chiesa divenne Pietro) e, per ovvi motivi, neanche Giuda. Fuori dalla lista dei nomi scelti anche quello di Luca evangelista
Curioso notare poi che nessun papa ha mai voluto essere Pietro II

Tradizioni di famiglia
Diversi papi furono parenti. Silverio (536 537) era figlio di papa Ormisda (514–523), che divenne sacerdote dopo essere rimasto vedovo.
Nell’XI secolo, i conti di Tuscolo portarono al soglio di Pietro due fratelli: Benedetto VIII e Giovanni XIX.
Nei secoli seguenti troviamo si contano vari zii e nipoti: Clemente VI e Gregorio XI, Gregorio XII ed Eugenio IV, i Borgia Callisto III e Alessandro VI e i Medici Leone X e Clemente VII.

La papessa è mai esistita?
Una figura leggendaria è quella della Papessa. Ma è mai esistita?
La papessa Giovanna oggi rimane come una figura leggendaria celebrata anche in film recenti che rimandano al racconto dell’unico papa donna che avrebbe regnato sulla chiesa ingannando sulla sua identità sessuale con il nome di Giovanni VIII dall’855 all’857.
Si dice che fosse una donna inglese abile a travestirsi da monaco diventata papa dopo la morte di Leone IV. Sempre secondo la leggenda pare che sia morta secondo una versione in seguito a un travaglio per altre ad un parto prematuro
Le successe Benedetto III che regnò per poco tempo ma abbastanza per assicurarsi che il suo predecessore fosse cancellato dalle registrazioni pontificie.
Il nome papale di Giovanna venne in seguito ri-utilizzato, forse proprio per cancellarne la memoria da un altro Giovanni VIII che fu pontefice dall’872 all’882.

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