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Sanità Toscana, la centralità della medicina territoriale

Durante il confronto hanno partecipato l’assessora regionale alla Sanità e al Sociale, Monia Monni, dirigenti Asl...

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Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri di Firenze Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri di Firenze © Galli Torrini
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L’incontro “Medicina territoriale: work in progress”, tenutosi presso la sede dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Firenze, ha posto l’accento sull’importanza strategica della medicina territoriale per la sostenibilità del sistema sanitario toscano. Il presidente dell’Ordine, Pietro Dattolo, ha sottolineato come il futuro della sanità regionale dipenda dalla creazione di percorsi chiari e condivisi, capaci di garantire un’efficace presa in carico dei pazienti cronici e di rendere accessibili i servizi, dalle Case della Comunità alla rete di specialisti di riferimento.

Durante il confronto hanno partecipato l’assessora regionale alla Sanità e al Sociale, Monia Monni, dirigenti Asl, professionisti del settore e rappresentanti accademici, tra cui il professor Andrea Galli e la dirigente regionale Monica Marini. Dattolo ha evidenziato la necessità di team integrati e strumenti digitali condivisi, che consentano la comunicazione in tempo reale tra medicina generale, specialistica ambulatoriale, infermieri di famiglia e ospedalieri, riducendo la frammentazione dei servizi e migliorando la continuità assistenziale.

Secondo il presidente, la sfida non è solo organizzativa ma anche culturale, richiedendo una collaborazione continua tra professionisti e istituzioni. Le Case della Comunità devono diventare centri di riferimento per i cittadini, offrendo accoglienza, orientamento e assistenza integrata. Investire sul territorio, ha concluso Dattolo, significa garantire cure efficaci, ridurre la pressione su ospedali e pronto soccorso e rafforzare la fiducia dei cittadini nel sistema sanitario, trasformando le competenze e le risorse disponibili in azioni concrete e coordinate.

Il rafforzamento della medicina territoriale emerge dunque come elemento centrale per una sanità moderna, capace di prevenire, curare e rispondere alle esigenze dei cittadini in maniera sicura ed efficiente.

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