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Quel delitto trasversale rimasto senza giustizia

Le dichiarazioni del Prof. Ceccuti storico collaboratore di Giovanni Spadolini all'epoca dei fatti e dei figli del sindaco Lorenzo e Stefano.

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Il momento della scopertura della targa dell'intitolazione della piazza a Lando Conti Il momento della scopertura della targa dell'intitolazione della piazza a Lando Conti © Nadia Fondelli
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"Grazie per questo gesto atteso da 34 anni". queste le parole di Lorenzo Conti, figlio del sindaco trucidato dalle Brigate Rosse il 10 febbraio 1986. "L'intitolazione di questa piazza proprio davanti al Palazzo di Giustizia ha due grandi valori. Il primo è che lo sviluppo di questa parte di città fu voluto da lui e dalla sua Giunta. E per noi figli ha l'altro grande valore è di essere davanti a quel tribunale da cui da 34 anni attediamo giustizia"..

Lorenzo Conti ricorda a margine dell'intitolazione della piazza di cui vi abbiamo parlato nel nostro articolo e fotogallery (articolo qui) e lo fa amaramente che di quel commando di 13 terroristi che giustiziarono il padre come vendetta trasversale per colpire il Ministro della Difesa Giovanni Spadolini, solo sei vennero arrestati anche se il Commando era composto da 13 persone.Degli altri 7 terroristi non si è mai saputo niente, come niente si è mai saputo dei mandanti.

"Come se qualcuno non volesse far sapere niente" conclude amaramente Conti.

Ma tutta la cerimonia compresa l'analisi politica dei tempi narrata dall'allora stretto collaboratore di Giovanni Spadolini Prof. Cosimo Ceccuti, il ricordo della Vicesindaca Cristina Giachi e del figlio minore del sindaco ucciso Stefano Conti sono nella video intervista che troverete.

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