OK!Valdisieve

L’ira di Nardella per le frasi della Prof: “Mi vergogno sia successo a Firenze”

Non si calma l'indignazione dopo le frasi choc della docente della Mazzanti all’indirizzo di Liliana Segre. Il sindaco annuncia una visita a scuola

  • 326
la porta dell'ufficio del Sindaco Nardella la porta dell'ufficio del Sindaco Nardella © Nadia Fondelli
Font +:
Stampa Commenta

Non lasciano dubbi le parole del sindaco Dario Nardella sul brutto episodio accaduto alla scuola media Mazzanti di Coverciano.

"Mi vergogno che questa cosa sia successa proprio a Firenze, città medaglia d’oro della Resistenza e città legatissima a Liliana Segre, oltre che città che ha sofferto sulla propria pelle la persecuzione e la Shoah. Sulla porta del mio ufficio c’è ancora la scritta “Qui c’è un antifascista” e ci resterà”.

Parole come pietre che arrivano a seguito del brutto episodio accaduto lunedì scorso alla scuola Mazzanti di via Novelli attorno alle presunte dichiarazioni di una insegnante che durante la celebrazione della Giornata della Memoria, sarebbe piombata all’interno di una classe dove in quel momento si stava tenendo una lezione di storia rivolgendo alcune frasi choc all’indirizzo della senatrice a vita Liliana Segre.

Le dichiarazione di Nardella arrivano oggi a margine della presentazione del progetto di realizzazione di un poliambulatorio in Congo dedicato alla figura di Maria Cristina Ogier. Ed è stato proprio il sindaco a tornare sulla vicenda annunciando che la prossima settimana sarà in visita nella scuola per parlare con gli insegnanti e con gli alunni.

“Trovo gravissime – ha aggiunto – le dichiarazioni. Ha fatto bene il viceministro Ascani ad annunciare provvedimenti quanto meno per capire bene come sono andate le cose. Inviteremo la scuola proprio il giorno in cui assegneremo la cittadinanza onoraria a Liliana Segre qui a Palazzo Vecchio. Perché se è confermato che una insegnante arrivi a dire cose così gravi allora dobbiamo seriamente preoccuparci sullo stato di alcune nostre scuole e dunque dobbiamo lavorare per aiutare la scuola a essere davvero luogo di formazione civica”.



Lascia un commento
stai rispondendo a