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Firenze riapre: il nostro tour in zona Gioberti

Fra emozioni, idee, dubbi, e proposte. Nostro reportage nella Firenze che tira su il bandone

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Uno scorcio di via Gioberti Uno scorcio di via Gioberti © Street View
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Sembra il primo giorno di scuola in via Gioberti e dintorni. L'aria della mattina un po ventosa e frizzante ben testimonia il sentimento che c'è fra i negozianti delle Cento botteghe e i residenti che si sono sentiti più soli in questi due lunghi mesi.

L'emozione è palpabile e sotto le mascherine di molti e anche qualche preoccupazione. Non mancano però dei bei sorrisi e qualche occhio lucido.
La prima sosta è da Piansa dove dietro ai blocchi ci sono Nadir e Matteo pronti a far gustare il primo buon caffè dopo tante moke fatte in casa col naso schiacciato dei vetri della finestre ai negozianti dei dintorni. La voglia di ripartire è forte come ci conferma Lorenzo Bargiacchi dell'omonima boutique che ha passato gli scorsi giorni a sanificare gli abiti e a prepararsi per questo debutto post covid.

Sono ben cariche e fiduciose anche le sorelle Simona e Laura di Rosa Blu che mascherina brandizzata sul volto e guanti d'ordinanza stanno già accogliendo i primi clienti nonostante sia lunedì.
E' invece un lunedì come tanti per Daniela e il figlio della storica ferramenta Gurioli che, mai hanno chiuso anche durante il lockdown come da codice Adeco anche se i clienti sono pressoché dimezzati in pandemia.
Il polso di un lento ritorno alla normalità lo ha Salvatore Chiaracane della pompa C.S. in piazza Alberti; lui che mai ha chiuso ed anzi è stato per chi era impegnato in emergenza un punto di riferimento come avevamo scritto qui conferma che stamani c'è molte più persone in giro e tutte ben disciplinate dato che, ricordiamo per fare benzina è necessario non scendere dall'auto e se in scooter indossare la mascherina. Lui provvede a tutto e anche per chi paga con la carta il pos viene igienizzato ad ogni cliente.

Anche Patrizia della boutique Kent è carica e mostra con orgoglio il bel manichino con abito tricolore che troneggia come buon auspicio nel suo negozio. Lei e la sorella hanno già la collezione primavera estate disponibile e da allegria vedere quei toni pastello e quelle fantasie floreali dopo tanto buio.
Seduto al tavolino all'aperto del caffè Bigallo è anche Michele Pierguidi presidente del Quartiere 2 che si beve un caffè salutando i cittadini che si stanno pian piano e con disciplina abituando alla nuova normalità.

Intento nel suo lavoro Danilo Bencistà di Foto Fantasy nonché presidente del centro commerciale naturale delle cento botteghe di via Gioberti. Lui è aperto da dopo Pasqua ma di persone in giro fino a stamani, conferma, ce n'erano davvero poche. La fotografia del resto è basata sulle emozioni e nei momenti bui sono solo negative. Unico rammarico non riuscire a fare gruppo con gli altri CCn per porsi al fianco dell'amministrazione a lavorare per la ripartenza del commercio in città

Girato l'angolo tutto scrorre nel forno Ghibellina di via Capodimondo dove Monica, con il ritorno alla normalità si sente come sollevata dalla grande responsabilità di essere stata per due mesi per tanti l'unico punto di riferimento.
Nel salone hair style di Dario in via Tommaso Campanella c'è già un cliente a sistemarsi la chioma inselvatichita dai due mesi di clausura. Il suo sorriso mascherato dice tutto e forbici e pettini nelle sue mani paiono vibrare nell'aria nella felicità di un ritorno molto atteso.

Firenze risponde presente! Anzi come ha detto durante i mesi bui il presidente del Quartiere 2 Pierguidi: Firenze si rialza sempre!









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