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Finisce la favola dei Medici rugby. La società fiorentina vittima della pandemia in città

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il Medici rugby non c'è più il Medici rugby non c'è più © n.c.
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La società I Medici Rugby, realtà sportiva importante che in una decina di anni è riuscita a far innamorare di questo sport la nostra città costretti a interrompere la propria attività.
La crisi pandemica con il mancato svolgimento del campionato di serie A ha fortemente danneggiato uno sport basato essenzialmente sul contatto e, di conseguenza vietato da tutti i protocolli da oltre un anno.

Il presidente della Commissione cultura e sport del Comune di Firenze Fabio Giorgetti, ricorda un recente studio di PtsClas, pubblicato sul Sole 24 Ore, che chiariva le difficoltà riscontrare dalla palla ovale.

Si è giocato solo il Top 10, annullando tutte le altre competizioni a partire dalla serie A dove avrebbero dovuto giocare i Medicei, afferma Giorgetti. La pandemia, inoltre, ha costretto la società Toscana Aeroporti, sponsor principale dei Medicei, ad una compressione di alcuni costi togliendo risorse alla società di rugby.

"Firenze però non ha perso il rugby – prosegue il presidente Fabio Giorgetti – ed è ben rappresentato: “La nostra città conta il più alto numero di praticanti, secondi soli ad alcune realtà del Veneto. Il rugby rimane uno sport che riscuote interesse nei giovani e nelle famiglie e sia il Florentia Rugby in serie B (che l’anno scorso ha perso la finale per arrivare in serie A) che il Firenze Rugby 1931 in serie C che potrebbe ambire al salto di categoria, hanno ottime possibilità di arrivare a grandi livelli.

Queste società lavorano da anni con i ragazzi di Firenze dimostrando ancora una volta l’importanza dello sport di base e la necessità che venga riconosciuto il ‘diritto allo sport nella Costituzione italiana’, inoltre c’è bisogno di pensare ed immaginare un nuovo modo di fare sport dopo il Covid, investendo sulle società sportive dilettantistiche, fulcro dell’educazione e della crescita sportiva dei nostri ragazzi”.

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