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Il mediano di Mauthausen

All'Istituto storico Toscano della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Firenze si presenta il nuovo volume di Francesco Veltri

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Vittorio Staccione Vittorio Staccione © Wikipidia
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In occasione della ricorrenza della festa della memoria il libro di Francesco Veltri apre uno squarcio su una storia dimenticata, sconosciuta ai più.
E' la vicenda terrena di Vittorio Staccione calciatore del Torino che dopo essere entrato da bambino nelle giovanili della squadra granata fa tutta la trafila fino alla prima squadra. E' in ottima compagnia dato che suoi compagni sono campioni del calibro di Libonatti, Baloncieri e Rossetti.

Staccione non era un giocatore qualsiasi; forse non era un campione straordinario ma era un uomo che, spinto anche dal fratello Francesco si appassiona alla militanza politica e si mette dalla parte degli operai e degli sfruttati.
La sua vicenda, splendidamente raccontata dal giornalista e scrittore calabrese Francesco Veltri dal titolo "Il mediano di Mathausen (2019 Diarkos) è una storia dimenticata. O comunque sconosciuta ai più.
La sua scelta di stare con gli operai e contro il regime fascista gli costerà molto caro.

Interverranno alla serata di presentazione del libro il Vice Presidente del Museo Fiorentina, Massimo Cervelli, l'autore Francesco Veltri e Federico Molinario, pronipote di Staccione e amico del Museo Fiorentina

Vittorio Staccione, prigioniero e poi morto in prigionia oggi è membro della Hall of Fame Viola dalla prima edizione e a Torino è stata collocata in suo nome una pietra d'inciampo proprio di fronte a quella che fu la sua ultima abitazione. Quella dove fu arrestato e deportato a Mauthausen.

Vittorio Staccione nato a Torino, 9 aprile 1904 e morto a Gusen, 13 febbraio 1945 ha all'attivo 94 presenze nella Fiorentina dal 1927 al 1931 ed è tra coloro che per primi hanno indossato la maglia viola nel 1929. Dopo la carriera da calciatore è tornato a Torino lavorando come operaio alla FIAT prima della deportazione.


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