Polizia di Stato - immagine di repertorio © Polizia di Stato
La Polizia di Stato ha portato a termine nei giorni scorsi un’importante operazione nazionale ad “alto impatto” finalizzata al contrasto della criminalità di matrice cinese, con azioni condotte in 24 province italiane, tra cui Firenze. L’operazione è stata coordinata dal Servizio Centrale Operativo (SCO) e ha coinvolto le Squadre Mobili e i Reparti Prevenzione Crimine, concentrandosi su fenomeni connessi a immigrazione clandestina, sfruttamento della prostituzione e del lavoro, contraffazione, traffico di droga e detenzione abusiva di armi.
Le attività investigative, precedute da un lungo lavoro di indagine, hanno permesso di individuare soggetti e luoghi legati a pratiche illecite, spesso operanti in ambiti produttivi e commerciali gestiti da cittadini cinesi. Le autorità hanno evidenziato come la criminalità cinese in Italia sia strutturata in gruppi autonomi, spesso formati da membri dello stesso nucleo familiare, caratterizzati da un forte vincolo di appartenenza e metodi operativi violenti e omertosi, analoghi a quelli delle organizzazioni mafiose.
Tra i risultati ottenuti a livello nazionale: 13 arresti, di cui 3 per spaccio, 2 per sfruttamento della prostituzione, 3 per cumulo pene, 1 per tentata estorsione e altri per reati gravi; 31 denunce, 1942 persone identificate, 305 esercizi commerciali controllati (2 sequestrati), 248 veicoli ispezionati, 550 grammi di shaboo sequestrati (pari a circa 5.500 dosi), 29 sanzioni amministrative per oltre 73.000 euro e 22.825 euro sequestrati in contanti.
A Firenze, i controlli sono stati effettuati dal 28 luglio al 1° agosto nell’ambito del progetto “Squadra Mobile 2025”. La Questura ha identificato 316 persone, controllato 73 veicoli e svolto 10 posti di controllo. Sono stati ispezionati 24 esercizi commerciali, tra cui centri massaggi, bar, sale slot e negozi. In due casi, sono state sanzionate infrazioni al Codice della Strada e due ragazze irregolari sul territorio nazionale sono state deferite all’Autorità Giudiziaria.
Questa attività si inserisce in una strategia più ampia di contrasto alla criminalità organizzata e alla devianza sociale, avviata dallo SCO nel 2023 e già applicata in vari ambiti: dallo sfruttamento della manodopera al gioco illegale, dalla prostituzione alle irregolarità connesse al Decreto Flussi. L’operazione conferma l’impegno costante delle forze dell’ordine nel monitorare e reprimere le infiltrazioni criminali che mettono a rischio la sicurezza e la legalità sul territorio nazionale.


