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Manifestazioni di Pisa e Firenze, il Sap condanna le dichiarazioni strumentali e mistificatorie

La replica del segretario Massimo Bartoccini dopo la mozione di condanna approvata dal Consiglio Regionale della Toscana.

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All'indomani della mozione di condanna sugli scontri di Pisa e Firenze votata a maggioranza PD, IV E M5S in occasione del consiglio regionale della Toscana di ieri 28 febbraio, il segretario provinciale del SAP di Firenze, Massimo Bartoccini, interviene stigmatizzando quelle che ritiene "pericolose mistificazioni della realtà dei fatti tese unicamente a strumentalizzare politicamente quanto accaduto".

"Ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero e di condannare quanto accaduto in occasione degli scontri a Pisa e Firenze, figuriamoci se si tratta di consiglieri regionali"... dice Bartoccini "ma nessuno può permettersi di cambiare la realtà dei fatti a proprio uso e consumo mettendo in discussione il principio che è l'autorità di pubblica sicurezza a stabilire le regole per lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche, vietando, ove ritenuto opportuno per motivi di ordine e sicurezza pubblica, l'accesso a vie e piazze a cortei peraltro non autorizzati".

Prosegue Bartoccini commentando quanto scritto nella mozione di condanna presentata in consiglio regionale da PD, IV E M5S... "E' un falso storico dire che <<gruppi di manifestanti, in gran parte minorenni, venivano improvvisamente fatti oggetto di cariche con manganelli>> perché è dimostrato dalle riprese divulgate anche sui social che c'è stato il tentativo di trattare con i manifestanti i quali hanno invece ritenuto di dirigersi verso il cordone di polizia che chiudeva l'accesso alla piazza dei Cavalieri spintonando e colpendo gli agenti che, solo a quel punto, hanno reagito".

"Le responsabilità di ognuno saranno valutate dalle autorità competenti, ma non consentiamo a nessuno di negare la realtà dei fatti"... dice ancora Bartoccini  "nessuno ha negato ai manifestanti di esprimere il proprio pensiero nonostante la manifestazione non fosse stata autorizzata; nessuno ha toccato coloro che hanno manifestato rispettando la legge; e se chi firma mozioni di condanna, omettendo di raccontare la verità intende sfruttare il momento per fini diversi da quelli del rispetto delle regole democratiche che trovano fondamento nelle leggi della Repubblica Italiana, deve anche assumersi la responsabilità di dire chiaramente che: la pubblica autorità non può imporre regole in occasione di manifestazioni non autorizzate perché vale solo il volere di chi manifesta organizzando cortei non autorizzati; le forze dell'ordine non devono rispettare gli ordini ricevuti perché la pubblica autorità non può vietare ad un corteo l'accesso in una piazza; le forze di polizia non devono reagire alle provocazioni di chi li prende a pugni e sputi".

Conclude Bartoccini... "Mi aspetto che le autorità competenti facciano presto e bene il loro lavoro. Ma mi aspetto, però, anche che chi si è reso responsabile di reati contro le forze di polizia e l'ordine pubblico sia analogamente perseguito e chiamato a rispondere di quanto commesso".

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