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La saga del PD borghigiano continua - E' la volta della Consigliera comunale Irene Pieroni

Non accenna a diminuire lo scontro tra le varie anime del PD.

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Irene Pieroni Irene Pieroni © NN
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Non accenna a diminuire la saga del PD borghigiano che registra un nuovo intervento e questa volta è il turno della Cansigliera comunale Irene Pieroni che dice la sua a proposito dello scontro in atto tra le due anime del suo partito e anche lei, come la segretaria Baluganti, non le manda certo a dire a chi, secondo lei, si è ritirato sull'Aventino politico. Uno sviluppo imprevisto di un dibattito politico oramai messo in piazza da vari interventi social che forse tendono, nella loro comunicazione, a raggiungere più persone rispetto a quelle presenti nelle sedi dei partiti. Un intervento che comunque finirà nei social come gli altri. Pubblichiamo di seguito la nota di Irene Pieroni 

 

Rimango personalmente basita, e sinceramente molto preoccupata, dal comportamento che alcuni dei miei colleghi di partito stanno assumendo in questo ultimo periodo: credo che tutto ciò non abbia niente a che fare con le categorie politiche che da sempre la nostra impostazione ci ha costretto ad assumere, e che ruotano intorno a concetti come battaglia, dialettica, contrapposizione. 

In primo luogo ormai tutto si riduce a uno scontro a colpi di post sui social, in cui mi pare che l’unico obiettivo sia riuscire a capire quanti likes riusciamo a raggranellare, come se fossimo degli influencer qualsiasi. Poi si cerca di screditare l’avversario politico, che incredibilmente, a sorpresa, ma alla fine nemmeno troppo, fa parte del proprio partito, strizzando volentieri l’occhio a forze politiche da sempre all’opposizione, fomentando contemporaneamente commenti e giudizi che non risparmiano né l’amministrazione uscente, espressione del partito democratico di Borgo San Lorenzo, né chi, eletto con il nostro partito, ne fa parte, e cerca faticosamente, ogni giorno, di operare per il bene della comunità: tutto questo da parte di chi, ormai da quasi due anni, dalle dimissioni ancora per me incomprensibili da assessore di Timpanelli, ha scelto l’Aventino politico, la ferma posizione di non entrare nelle scelte della segreteria né in quelle della vita politica attiva del partito.

La mia è una formazione di sinistra, vengo da una precisa parte politica; tuttavia, vorrei che un punto fosse chiaro: tutto questo non ha niente a che vedere con l’essere o meno di sinistra, o con l’attuale comportamento di correnti progressiste del nostro partito. Questo è un atteggiamento polemico, revanchista e distruttivo, capitanato molto probabilmente da livori personali purtroppo mai sopiti, che niente ha a che fare con i temi da sempre cari alla sinistra del Pd, come l’ambiente, la transizione ecologica, la mobilità, la giustizia sociale, la sanità pubblica, ciò di cui mi sto e ci stiamo occupando con il nostro circolo, da molti anni ormai, sempre senza l’aiuto di chi impone la propria superiorità morale in nome di un falso concetto di “sinistra”.

Cari amici, al circolo di Borgo San Lorenzo non c’è nessuna lobby, piuttosto militanti impegnati con sincerità e passione: spero riusciate a capire che la lotta politica si fa sui temi e le proposte, e non sui nomi o sulle contrapposizioni passate.

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