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Le mele toscane tengono botta e arrivano in tavola con una qualità eccellente

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Le mele toscane tengono botta e arrivano in tavola con una qualità eccellente Le mele toscane tengono botta e arrivano in tavola con una qualità eccellente © n.c.
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La raccolta delle mele inizierà a metà settembre, e i frutti toscani hanno ancora la possibilità di crescere e ridurre gli effetti dei danni provocati dalla gelata di aprile e dalla siccità di questa estate. Pur all’interno di un’annata con il segno meno la mela toscana punta quest'anno a piazzarsi sul mercato con un valore maggiore rispetto alle danneggiate “colleghe” italiane ed europee.

“La produzione di mele in Toscana è concentrata in Valdichiana dove le gelate di aprile hanno colpito a macchia di leopardo, è successo così che il Nord e alcune zone collinari non ne hanno risentito e pur avendo dovuto affrontare la siccità che ha danneggiato tutti i settori agricoli, grazie alle escursioni termiche di queste settimane la qualità delle nostre mele è altissima”, dice Tonioni presidente della sezione prodotto ortofrutticolo di Confagricoltura Toscana.

E mentre il Trentino raccoglierà in alcune aree fino al 75 per cento in meno rispetto allo scorso anno, in un’annata che ha messo in ginocchio la Germania e l’Austria, che stimano di avere circa la metà della produzione del 2016, la Toscana fa i suoi conti e punta a calcolare "solo" un 20 per cento in meno, con la speranza che le dimensioni dei frutti aumentino in attesa della raccolta.

Secondo le leggi della domanda e dell’offerta si avrà un aumento del valore del prodotto, ma commenta Tonioni l’aumento di prezzi non sarà tale da stravolgere il mercato: “Avremo ottime mele toscane in commercio con prezzi non molto più alti che in passato”.

 

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